Se oggi un tifoso nerazzurro prova a pensare alla stagione 2019-20, siamo certi che le incognite sovrasteranno in maniera netta le certezze. Chi sarà l’allenatore? Icardi ci sarà? E Perisic? Ed il centrocampo da rifondare? Capiamo bene che i principali personaggi attuali della Beneamata sono, al momento, messi tutti in discussione. Così, proviamo a ripartire da qualche certezza: sicuramente i centrali difensivi, che già giovedì a Francoforte sono ritornati agli standard a loro più consoni sfornando una prestazione straordinaria contro un attacco atomico. L’arrivo di Godin, inoltre, sarà un ulteriore, importantissimo tassello a completare un mosaico già forte di per sè. La squadra di mercato nerazzurra, però, mentre si concentra sui prossimi acquisti, indagando e annusando eventuali malumori dei vari top d’Europa, tiene ben aperto anche il file “prestiti con diritto di riscatto“.

La situazione Politano: perchè verrà riscattato

Matteo Politano non è un fenomeno, lo sappiamo bene, ma è stato uno dei volti più positivi (almeno per ora) della stagione nerazzurra. Nonostante un rendimento altalenante di squadra, infatti, l’ala offensiva classe 1993 si è sempre distinto, rendendo la manovra nerazzurra più frizzante e facendo valere la sua abilità (dote più unica che rara in rosa) di saltare l’avversario nell’uno contro uno, creando superiorità numerica anche a difesa avversaria piazzata. Guardando ai numeri, Politano è stato quasi sempre impiegato in campionato (24 presenze), mettendo a referto 3 gol e 3 assist, aggiungendo anche 1 assist e 1 gol rispettivamente in Champions e in Europa League. Il giocatore obiettivamente non scalda più di tanto il cuore dei tifosi quando viene inserito nell’ipotetica formazione titolare dell’Inter del futuro: ci sta, c’è di meglio, soprattutto per una squadra che vuole puntare a vincere il prima possibile. Crediamo, però, che come rincalzo potrebbe rivelarsi molto utile in futuro, mettendo in seria difficoltà le difese avversarie nel secondo tempo. L’amministratore delegato sport dell’Inter, Marotta, è già al lavoro per raggiungere un accordo con il Sassuolo, sfruttando le sue abilità diplomatiche e l’ottimo rapporto con la dirigenza del club emilianoo. L’esborso relativo ad un eventuale riscatto ammonta a 20 milioni di euro, ma si proverà comunque a limare la cifra, tramite contropartite tecniche.

Gli altri riscatti: Keita e Cedric

Sfumato con largo anticipo Vrsaljko, rivelatosi un flop pieno di problemi fisici, c’è da valutare il riscatto del suo sostituto, Cedric Soares. Pensiamo sia francamente presto per sbilanciarsi, anche se il portoghese ha dimostrato di avere buone doti tecniche. Un po’ meno positivo, c’è da dire, in fase difensiva, ma ha ancora tre mesi per guadagnarsi un posto nella nuova Inter. Il diritto di riscatto è fissato a quota 11 milioni: ci sarà da ragionare. Ben più dispendiosa, invece, sarebbe la conferma di Keita Baldé. Il senegalese ha mezzi tecnici e potenzialità molto importanti, che purtroppo non è riuscito a mostrare per intero al mondo nerazzurro. La partenza non è stata delle migliori, visto che in molti ricordano le sue prove da falso nueve contro Bologna e Parma nella prima parte di stagione. Successivamente, però, non ha mai avuto reali possibilità di essere provato da titolare. Keita però ha chiuso in crescendo nel 2018, segnando anche il gol vittoria ad Empoli nell’ultima partita dell’anno. L’infortunio, però, è stato crudele e quanto mai inopportuno, visto che il giocatore aveva la concreta possibilità di farsi apprezzare dal mondo Inter nel 2019.

Keita, ormai da settimane, appare prossimo al rientro, e sinceramente c’è un velo di mistero attorno a questo continuo rimandare. Ci auguriamo che il match di domani contro la Spal sia l’occasione buona per rivederlo almeno fra i convocati. D’altronde, con Icardi nella situazione che tutti conosciamo, con Nainggolan e Perisic ai box, e con Lautaro Martinez squalificato in Europa League, la situazione in attacco è di totale emergenza. Serve che Keita ritorni e che sfrutti al meglio questi tre mesi per guadagnarsi un riscatto, che sarebbe quanto mai importante per l’Inter tutta. Perchè? Perchè se davvero Icardi e Perisic dovessero essere ceduti a giugno, aggiungendosi alla partenza certa di Candreva, l’Inter si ritroverebbe praticamente con l’intero attacco da rifare. Titolari e riserve. Ripartire, almeno, da Keita e Politano, potrebbe essere un buon passo iniziale. Specialmente se consideriamo che, da rifondare, c’è già un centrocampo, che vede in Brozovic l’unico giocatore su cui puntare realmente in ottica futura. L’Inter ha un disperato bisogno di certezze: serve che i propri interpreti facilitino il processo.

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24 anni, laureato in "Scienze della Comunicazione" presso l'Università della Calabria. L'Interismo è qualcosa che scorre dentro senza freni, in maniera totalmente irrazionale. Condividere questo sentimento è magnifico, scrivere di Inter ancora di più.