Sono stato sposato con il club per 23 anni, l’Arsenal è come una ex moglie“. Inizia così una lunga intervista che Tony Adams ha concesso al Guardian. L’allenatore del Granada poi attacca duramente il suo ex allenatore, Arsene Wenger: “Lui mi ha impedito di tornare nel club. Questo è stato vero. Ho passato 23 anni all’Arsenal e come mi hanno trattato? E’ stato un fottuto disonore. Arsene, in sostanza, non è un allenatore. E’ un grande allenatore, non fraintendetemi, ma non è il migliore con cui ho lavorato. Don Howe mi ha insegnato tanto. Terry Burton mi ha insegnato tanto. Terry Venables mi ha insegnato tanto. George Graham mi ha insegnato tanto. Mi hanno insegnato come difendere, come lavorare sulle linee, come spingere verso l’alto. Arsene è un economista migliore di tutti loro. Direi anche uno psicologo migliore di tutti loro. È uno dei più grandi gestori di tutti i tempi. Ho rifiutato tutti i club del mondo. Ma lui sarebbe stato licenziato dopo un anno al Real Madrid. Sarebbe stato costretto ad andare da un club all’altro. Ma, con l’Arsenal, ha avuto il dominio totale. La dirigenza non fa nulla. Arsene ha arbitrio. Sta guadagnando così tanto denaro che può fare quello che vuole. E non credo che lasceranno andare Arsene, si tratta di una sorta di dipendenza”.

Adams dubita che Wenger possa avere l’energia di allenare davvero i suoi giocatori e ricorda un episodio: “Quando Arsene è arrivato qui prima ha parlato di Lilian Thuram. Lo aveva allenato a Monaco e Thuram stava facendo errori che gli costavano tante partite. Ma Arsene ha lavorato con lui, lo ha allenato e lo ha formato. Alla fine lo hanno venduto per un sacco di soldi, è diventato un nazionale francese e il resto è storia. Ma Arsene ha detto: ‘Non lo farò mai all’Arsenal. Non posso permettere che questi giocatori costino più di me“.

(The Guardian)

Redazione
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