Eugenio Bersellini, morto ieri a 81 anni, dopo un ricovero per polmonite. E’ stato uno degli allenatori che ha resistito di più sulla panchina dell’Inter. Nei suoi cinque anni nerazzurri vinse uno scudetto nel 1980 e due volte la Coppa Italia. Il nome di Bersellini resterà legato all’Inter del presidente Fraizzoli e di campioni come Beccalossi e Oriali, Bordon e Altobelli. Con Beccalossi ebbe un rapporto tormentato, lo mise fuori squadra, poi lo reintegrò. Altobelli gli rende omaggio: «Un innovatore della preparazione atletica: il suo insegnamento è che per vincere servono sacrifici, gli devo tutto».
A Bersellini deve qualcosa anche l’Italia campione del Mondo nell’82, in cui c’erano 5 giocatori dell’Inter. Bersellini chiuse la sua carriera in Libia, dove allenò il figlio Saadì nell’Al-Ittihad e con lui vinse il campionato nel 2002. L’ultimo successo aveva ammorbidito il «Sergente di Ferro». «Invecchiando si diventa più buoni. I suoi ragazzi dell’Inter lo chiamavano “Il tigre”, ma dietro la maschera da burbero c’era un uomo dolcissimo», ricorda la figlia Laura.
(Corriere della Sera)