La partita contro il Tottenham ha il sapore di una di quelle serie di film horror dalla trama già scritta. Hai visto i precedenti, ma speri che forse il regista ha voluto stupire tutti con un finale sconvolgente. Non è così. Ci si aspettava un match durissimo, contro una squadra che ha appena ritrovato un ottimo stato di forma. La conosciamo la nostra Inter; mai una volta che possiamo stare tranquilli e anticipare la qualificazione. Non è successo nel 2010, perché dovrebbe andare diversamente?

L’anello debole

Pochettino stupisce tutti tenendo in panchina Eriksen, Son e Dier; Spalletti invece costruisce la formazione migliore possibile. Sulla carta. Ci sono due complicazioni: la corsia sinistra quasi totalmente colpita dalle diffide e la forma fisica di Nainggolan. Questi fattori incideranno ampiamente sulla partita. Dopo appena un minuto si intuisce che il ninja non è in condizione e così come contro il Barcellona, il mister compie un errore di valutazione schierandolo titolare.

In fase di costruzione non ripiega, lasciando Brozovic completamente solo. La manovra latita e spesso ci si affida ai lanci lunghi. Vecino non aiuta rimanendo sempre alto (e coperto dagli inglesi). In meno di un minuto Brozo riceve palla tre volte e in tutte le occasioni è costretto a cederla all’indietro.

Nei movimenti offensivi arriva spesso in ritardo, con la conseguenza che Icardi non ha un appoggio utile e l’Inter è in inferiorità numerica. Nel primo caso Perisic mette in difficoltà la difesa con un cross pericoloso; Nainggolan dovrebbe attaccare il primo palo, ma non ha corsa sufficiente per accompagnare l’azione.

Meno di trenta secondi dopo ed è nuovamente fuori posizione, troppo schiacciato verso il centrocampo.

La precarietà dei mezzi a sua disposizione ha portato i compagni ad aiutarlo, lasciando la propria posizione per portargli il raddoppio, come nel caso di Brozovic in questa che diventerà un’azione pericolosa del Tottenham:

In diverse occasioni, quando si doveva far rifiatare la squadra tenendo palla o innescando un contropiede, ha sbagliato totalmente la giocata. La stanchezza fisica influisce anche a livello tecnico. La domanda sorge spontanea: ma se il suo attuale stato è questo, non era meglio farlo entrare a gara in corso, facendo magari rifiatare Borja Valero? La gara del ninja termina poco prima dell’intervallo.

AAA qualità cercasi

Radja Nainggolan non è stato l’unico ad aver commesso grossi errori tecnici. Se si guardano i numeri finali (dati SofaScore), oltre ai tiri in porta, occasioni, etc…, ciò che colpisce è la differenza nella percentuale di realizzazione dei fondamentali:

Abbiamo creato un numero simile di passaggi, cross e palle lunghe, ma con percentuali di gran lunga inferiori al Tottenham. Il numero dei dribbling indica che abbiamo giocato col freno a mano tirato. Giocarci il pareggio a Londra era la scelta più folle e naturalmente l’abbiamo abbracciata fin da subito, nonostante le parole di Perisic ed Asamoah nel pre-gara.

Lo stesso Asamoah è stato protagonista di una prestazione pessima. Svagato e distratto in fase di copertura, ha costretto Skriniar molte volte ad allargarsi, raddoppiandogli il lavoro. Di questo parleremo in seguito.

C’è poi un giocatore che ci ha fatto gioire diverse volte quest’anno, ma che molto spesso sparisce dal campo. Matias Vecino sta dimostrando quanto ci serva a centrocampo uno che possa saltare l’uomo e creare superiorità numerica; che magari con una verticalizzazione possa portare l’attaccante davanti al portiere. Un giocatore con classe da vendere. Non è il suo caso, data la mole di errori in fase di passaggio.

La fase difensiva non è il suo forte, ma mercoledì ha mostrato troppa leggerezza. Due situazioni simili, ma interpretazioni differenti: nella prima Brozovic è in posizione ottimale per contenere Kane:

Nella seconda Vecino rimane troppo indietro, non raddoppiando su Lucas che può tranquillamente arrivare in area:

Dal Ghana con distrazione

Dicevamo di Asamoah. Il ghanese sembrava avere la testa da tutt’altra parte. L’Inter conta anche su di lui, data la sua esperienza europea, per continuare il cammino in Champions. Diversi errori gravi, che potevano compromettere il risultato prima del 78′:

Aurier lasciato totalmente libero da Asamoah, che guarda solo il pallone. Nel video seguente c’è un errore di posizionamento e uno da matita rossa: il retropassaggio che innesca il contropiede di Sissoko è assurdo, con l’aggravante che eravamo in zona offensiva con la squadra scoperta.

Il gol decisivo arriva proprio da una sua leggerezza in marcatura. Aurier è pressato da Perisic, mentre Sissoko si stacca ed è libero di penetrare il centrocampo. Asamoah si posiziona in una zona totalmente inutile, a ridosso della linea laterale:

La diffida che pende sul capo di Brozovic è lampante in questo caso; invece di commettere un fallo tattico, vanificando l’azione del francese, preferisce non incorrere nell’ammonizione. Ammonizione che sarebbe stata indolore, se avessimo mantenuto il pareggio.

Da questa pesante sconfitta però qualche raggio di luce si è intravisto. Borja Valero ha disputato un’ottima partita (a parte errore iniziale), colmando i vuoti che aveva creato Nainggolan. Anche le performances di Perisic e Skriniar sono da conservare: il croato è stato il più incisivo e ha messo in difficoltà gli Spurs, Skriniar ha completato un’altra fantastica prova difensiva.

È il momento di rialzare la testa, perché il sogno non è ancora finito.

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