IL MERCATO – “Quello del Milan? Preferirei parlassimo di Inter, comunque noi dobbiamo rinforzare la squadra mentre loro probabilmente l’hanno rifondata. Nella nostra rosa devono essere inserite delle pedine giuste e non partiamo da zero. Abbiamo un’ultima stagione con l’obbligo di rispettare il break even (obbligo di pareggio di bilancio.ndr), ma anche un piano di aumento dei ricavi che ci lascia tranquilli. Abbiamo la capacità di fare gli acquisti che servono a Spalletti. Abbiamo i nostri tempi e non vogliamo farci prendere dall’ansia di metterci a confronto con altri club. Sappiamo che fare partendo dalla base ottima della scorsa stagione, servono gli innesti giusti. Borja Valero ha personalità e a noi serve gente tosta, so che i campioni sono interessati alla CL, ma l’obiettivo del club è entrarci quest’anno e anche questo può essere un obiettivo affascinante. Non si svende? Il club deve avere una forte governance, abbiamo un obiettivo e vogliamo raggiungerlo“.
L’ALLENATORE – “Spalletti mi ha dato l’impressione di essere un grande condottiero. E’ il tecnico giusto, con personalità. Avrà subito da affrontare Fiorentina e Roma, un incrocio suggestivo”.
STEVEN ZHANG – “Lo stimo molto, ha 25 anni ed è rimasto in Italia per gestire un club grosso come l’Inter. Ci mette l’anima e lo supportiamo tutti al massimo. Mi è stato affidato un ruolo importante e ne sono orgoglioso, abbiamo tutto grazie a Suning per fare bene. Tutti i dirigenti sono italiani? La proprietà sa che il dna nerazzurro è italiano”.
RICAVI – “United? Brand totalmente forte, incassano tantissimo dai diritti tv, l’ultima squadra della Premier League incassa più della prima della Serie A. Il nostro obiettivo è avere un fatturato sui 300-350 milioni rientreremo nelle top 10 europee. E questo dipende da risultati sportivi e dal brand. Abbiamo iniziato con la diffusione del marchio in Cina e sta andando bene, abbiamo firmato accorsi con aziende locali e Suning è di supporto: attraverso le loro piattaforme digitali riusciamo ad arrivare a tanti tifosi che ci stanno conoscendo, pensiamo al nostro sviluppo. Puntiamo ad essere autosufficienti in 3-4 anni. Lavoriamo anche per supportare il brand Lega che deve tornare ad essere in primo piano nel mondo”.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport, 29-07-2017)