“Perisic? Ha chiesto di andare a giocare all’estero, ma non sono arrivate offerte. Se resta qui, mi aspetto che si comporti con la stessa personalità che ha sempre dimostrato. Starà a noi recuperarlo mentalmente e fisicamente”. Con queste parole, Piero Ausilio chiude dunque qualsiasi discorso relativo ad una cessione di Ivan Perisic nel mercato di riparazione.

Niente Arsenal (che si è già cautelato con il prestito di Denis Suarez) per l’ala croata, che in questi momenti vive da separato in casa. Come è stato detto dal ds nerazzurro, dirigenza ed allenatore ora dovranno assolutamente recuperare un giocatore che per la seconda volta in due anni si trova costretto a rimanere a Milano pur non avendo alcuna motivazione. Se però lo scorso anno rimase dopo aver parlato con Spalletti e grazie alla novità giunta con l’arrivo del tecnico di Certaldo, rimane un mistero su cosa possa convincere Perisic a lottare, nei prossimi 4 mesi, per il terzo posto, la coppa Italia e l’Europa League.

In ogni caso, la grana Perisic va risolta al più presto: l’Inter è ancora al terzo posto, con due competizioni in cui può arrivare in fondo e non può permettersi di avere un giocatore (perdipiù importante) che potrebbe innescare il caos, magari trovando sponda in alcuni compagni di squadra che attualmente non sono soddisfatti del proprio minutaggio.

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Mercato chiuso

Ausilio non si è limitato a parlare di Perisic. Alla domanda se l’Inter potesse concludere qualche affare in questi ultimi due giorni di mercato, il ds ha chiuso categoricamente la porta a qualsiasi operazione. Sembra tramontare, dunque, l’ipotesi di uno scambio tra Carrasco e Candreva, anche lui alle prese con qualche mal di pancia.

A proposito di Candreva, vanno registrate le parole del suo agente, Federico Pastorello, il quale ha dichiarato: “In questi giorni abbiamo letto e sentito di tutto, ora cogliamo l’occasione per fare chiarezza: siamo soddisfatti di comunicare che Antonio Candreva rimane all’Inter, per espressa volontà della società in accordo con il tecnico”.

Spalletti, quindi, diventa l’artefice della permanenza dell’esterno ex Lazio nonché il primo responsabile per un suo eventuale scarso rendimento o problema creato. Eppure, nonostante siano tramontate le piste Parma e Torino (salvo ripensamenti last minute), rimarrebbe aperta l’ipotesi Cina, poiché lì il mercato chiude il 28 febbraio. Un lasso di tempo nel quale Candreva può fare tutte le valutazioni e scegliere con calma il suo futuro.

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Bloccato Miranda

Così come per Perisic e Candreva, anche per Miranda è naufragata qualsiasi possibilità di trasferimento. Il Monaco, ultimo club a proporsi, non è andato oltre la proposta di un prestito, mentre i nerazzurri avrebbero voluto liberare il centrale brasiliano a titolo definitivo. Difficile anche che in questi giorni torni alla carica il Flamengo, uno dei primi club dati dai giornali come interessati ad acquistare l’ex Atletico Madrid.

Queste sono tutte scelte legittime che la società ha fatto per non scardinare un gruppo che, comunque, finora è stato capace di mantenere la terza posizione in campionato. Tuttavia, i precedenti di questo gruppo consigliano alla società di non abbassare la guardia e stare sempre con il fiato sul collo dei giocatori, onde evitare che i mal di pancia manifestati da alcuni diventino delle vere e proprie manifestazioni di menefreghismo nei confronti del club nerazzurro.

Su questo punto, l’Inter purtroppo ha accumulato una notevole esperienza.

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