L’Inter sarà zavorrata dalla questione fair play finanziario ancora per pochi giorni. Entro il 30 giugno, i nerazzurri devono raggiungere il pareggio di bilancio. Com’è la situazione in Corso Vittorio Emanuele? Marco Bellinazzo, de Il Sole 24 Ore, fa il punto dalle colonne di “Goal”:
“Lo scorso aprile la società nerazzurra si è vista riconoscere dalla Uefa il merito di aver raggiunto gli obiettivi stabiliti nel Settlement Agreement firmato nel 2015 rientrando nei limiti dei 30 milioni di deficit per il periodo fiscale 2016. In questo modo il club ha evitato il pagamento di ulteriori 7 milioni di multa. Tuttavia la stessa Uefa ha ribadito per l’Inter l’obbligo di raggiungere il pareggio di bilancio al 30 giugno 2017. Ora, al 30 giugno 2016 l’Inter ha subito una perdita di 59 milioni (anche se calcolata in base ai criteri stabiliti dal Financial Fair Play è risultata di minore entità e pari appunto a meno di 30 milioni).
Ritirato Perisic dal mercato, si sta trattando la vendita al Siviglia di Jovetic (già in prestito nell’ultimo semestre) e Banega per ottenere questo target. Dopo di che l’Inter potrà ragionare più liberamente sui conti del 2018 quando si rientrerà negli ordinari parametri triennali del fair play Uefa. Il mancato ingresso in Champions certo peserà sul versante dei ricavi, ma Suning sta lavorando per alzare ancora le entrate commerciali”.