Arrivati al giro di boa della stagione calcistica 2018/2019, in piena pausa invernale e con il mercato di riparazione in procinto di aprirsi ufficialmente oggi è giunto anche il tempo di tracciare un primo bilancio riguardo i nuovi acquisti del mercato estivo; qual è stato il loro rendimento finora e se hanno rispettato le aspettative sempre ragionando in ottica di squadra e quale sarà il futuro di coloro per cui c’è da esercitare un riscatto entro il mese di Giugno prossimo.

Il mercato estivo nerazzurro è stato carico di aspettative con l’arrivo di ben 7 nuovi calciatori. Alcuni con un carico di pressione troppo alto, altri lontano dalla luce dai riflettori ma tutti indiscutibilmente necessari ed utili alla causa nerazzurra fino a questo momento.

La delusione di mercato

In sede di mercato l’acquisto più importante sulla carta è stato quello di Radja Nainggolan: il centrocampista ex Roma, arrivato a Milano per 24 milioni di euro più il cartellino di Santon e del giovane Zaniolo, avrebbe dovuto essere l’elemento in più capace di alzare l’asticella qualitativa della rosa nerazzurra. Ma finora, purtroppo, a causa dei ripetuti infortuni gli è mancata quella continuità necessaria per garantire quegli “strappi” in mezzo al campo di cui il 4-2-3-1 di Spallettiana fabbricazione avrebbe bisogno. E per un giocatore come il belga che fa della corsa e della determinazione un marchio di fabbrica, la mancanza di una condizione fisica ottimale è un problema non di poco conto. La sua ”assenza” si è sentita soprattutto in Champions League, dove il suo carisma e al sua personalità sarebbero stati necessari in alcuni frangenti decisivi.

I parametri zero

L’altro acquisto proveniente dalla capitale, sponda Lazio, è stato Stefan De Vrij. Il centrale difensivo olandese, arrivato a parametro zero, sta rispettando in pieno tutte le aspettative che si avevano su di lui. Con la sua calma olimpica e l’eleganza, unita al dinamismo e alle sue grandi doti difensive, forma insieme a Milan Skriniar una coppia difensiva quasi insormontabile. Affidabilità e solidità per uno dei leader silenziosi della rosa nerazzurra, calatosi subito nella realtà nerazzurra divenendone uno degli intoccabili di Spalletti.

L’altro arrivo a parametro zero del mercato estivo è rappresentato dalla figura di Kwadwo Asamoah. Il ghanese ex Juventus è arrivato in sordina, ma ha portato con sé grande esperienza, intelligenza tattica ed affidabilità. Schierato quasi sempre nel ruolo di terzino sinistro, la sua adattabilità in più ruoli di difesa e centrocampo ne hanno fatto finora uno degli uomini più presenti in campo. Unico neo, nella sua stagione finora molto positiva, il doppio errore in 5 giorni nei match contro Juventus e Psv Eindhoven, costati due gol pesantissimi per la sorti della stagione nerazzurra.

I futuri riscatti

Oltre ad Asamoah in estate è arrivato un altro terzino: il vice-campione del mondo croato Sime Vrsaljiko, proveniente dall’Atletico Madrid. Sbarcato in nerazzurro con il pesante compito di non far rimpiangere Joao Cancelo, finora le sue prestazioni sono state altalenanti a causa di più infortuni che ne hanno limitato la presenza in campo e la qualità delle sue giocate. Ma d’altro canto, quando è stato schierato ha sempre ricoperto il suo ruolo in maniera egregia, garantendo qualità e quantità. Dovrebbe essere più presente in zona offensiva ed accompagnare maggiormente la manovra. Lo aspettano sei mesi decisivi, in cui deve far di tutto per costringere l’Inter ad esercitare il riscatto dall’Atletico Madrid fissato a 18 milioni di euro.

Spostandoci nel reparto offensivo gli arrivi e le prestazioni di Keita Balde e Lautaro Martinez hanno bisogno di essere ancora riviste per poter dare un giudizio definitivo. Il primo, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Monaco fissato a 34 milioni di euro, aveva dalla sua parte il fatto di conoscere già il campionato italiano, visti i suoi trascorsi laziali. Ma l’adattamento al mondo Inter e agli schemi di Spalletti non è stato facile. Si è ripreso nella seconda parte di questa metà di stagione, quando schierato e gettato nella mischia con regolarità nel suo ruolo prediletto, quello di esterno destro d’attacco, ha garantito prestazioni qualitativamente positive trovando goal decisivi valsi le vittorie conto Frosinone ed Empoli.

Per quanto riguarda l’argentino, arrivato a Milano dal Racing Avellaneda sponsorizzato da un certo Diego Alberto Milito, le aspettative erano alte, altissime. Forse non si era considerato che a questo ragazzo andava lasciato un periodo di tempo necessario di adattamento al calcio italiano e al mondo Inter, che con tutto il rispetto è altra cosa rispetto alla qualità e alle pressioni del campionato argentino. Ed infatti il “Toro” dopo un inizio con il contagocce, a poco a poco sta trovando sempre più spazio in campo, sia partendo dalla panchina che nell’undici titolare. Indiscutibili le sue doti tecniche e fisiche, che unite alla sua fame e alla sua grande generosità ne fanno sicuramente un grande prospetto per il futuro. Dopo i goal contro Cagliari e Frosinone e il goal allo scadere valso la vittoria contro il Napoli, i tifosi si aspettano che Spalletti lo schieri di più in coppia con capitan Icardi per formare una coppia tutta tango e asado.

Il miglior acquisto

L’ultimo acquisto da analizzare, ma uno dei primi siglati durante la sessione di mercato porta al nome di Matteo Politano. In assoluto il migliore acquisto estivo della rosa nerazzurra finora. L’esterno offensivo romano proveniente dal Sassuolo ( per cui va esercitato un riscatto fissato a 20 milioni di euro) è uno degli intoccabili di Spalletti sia in campionato che in Champions League. Arrivato in sordina, vista il primo approdo in una grande squadra, in molti tra i tifosi e gli addetti ai lavori erano scettici riguardo la sua adattabilità al mondo Inter. Ora invece è uno dei beniamini di San Siro ed uno degli uomini chiave dello scacchiere nerazzurro. Titolare inamovibile, capace di far relegare nel dimenticatoio Antonio Candreva, Politano era proprio quello che serviva all’Inter e che mancava da anni nella rosa interista. Un esterno mancino, brevilineo e veloce, capace di saltare costantemente l’uomo partendo da destra e garantendo la superiorità numerica necessaria per arrivare al tiro, all’assist e sviluppare azioni d’attacco decisive insieme ai compagni di reparto.

Tutto sommato il bilancio riguardo tutti i nuovi uomini della rosa il bilancio è positivo, ma è chiaro che i tifosi soprattutto si aspettino sempre di più. Ora l’attenzione è tutta concentrata sul mercato invernale che potrebbe aggiungere qualche altro tassello alla rosa. Il direttore sportivo Piero Ausilio e il neo amministratore delegato  Beppe Marotta sono già al lavoro per regalare a Mister Spalletti qualche elemento utile per andare il più avanti possibile in Coppa Italia ed Europa League ed ottenere un piazzamento valido per la prossima Champions League in campionato; con la speranza di regalare tante gioie e qualche trofeo a tutto il popolo nerazzurro.