Le scelte di Spalletti

Contro il Bologna Luciano Spalletti ha dovuto fare di necessità virtù, schierando come punta centrale Keita visto il forfait di Icardi con il contemporaneo affaticamento di Lautaro Martinez. Viene riproposta la difesa a 4, con De Vrij e Skriniar centrali e D’Ambrosio e Asamoah terzini. Gagliardini è il prescelto per affiancare Brozovic a centrocampo, con Perisic e Politano sugli esterni e Nainggolan trequartista.

Non essendo Keita una vera punta centrale di ruolo, la squadra si è trovata a provare variabili rispetto al solito gioco sulle fasce con palla dentro a cercare Icardi, questo anche grazie alla presenza in campo dal primo minuto di Nainggolan. Lo stesso Gagliardini ha dato dinamismo al movimento palla centrale, non limitandosi a restare di fianco a Brozovic, bensì muovendosi intorno a lui alla ricerca di spazi per andare ad inserirsi in avanti.

Le occasioni del primo tempo

Questo approccio alla partita ci ha portato a due limpide occasioni nel primo tempo.

Al 5’ minuto Gagliardini imposta per Perisic che tocca di prima per Keita. L’attaccante senegalese entra in area e scarica centralmente per Gagliardini che aveva seguito l’azione, inserendosi con i tempi giusti. Il centrocampista controlla e di destro spara alto sopra la traversa da buona posizione.

Al 21’ Nainggolan scarica sul centro-sinistra per Keita che ha tre opzioni: può servire Asamoah che si è sovrapposto sulla fascia, può mettere una palla in area per Perisic o servire Politano che si è accentrato. L’attaccante opta per quest’ultima scelta e serve Politano che da posizione centrale tira di sinistro di poco sopra la traversa.

Le difficoltà per l’Inter sono dettate dal fatto che il Bologna arretra il proprio raggio d’azione accorciandosi con 11 giocatori dietro la palla. Per dare un’idea di quanto la squadra di Inzaghi stia arroccata a difesa dello 0 a 0 c’è un dato, ovvero che il baricentro medio sia attestato sui 40 metri con una lunghezza dei 10 giocatori di movimento di 23 metri medi alla fine del primo tempo. Con un intasamento del genere diventa difficile trovare sbocchi.

Il secondo tempo e la pazienza

La qualità migliore che l’Inter ha ritrovato in questa partita è stata la pazienza. Ovvero ha continuato a proporre il proprio gioco senza affrettare o forzare le giocate, in attesa di trovare il momento giusto per sbloccare il risultato.

Finalmente questa ritrovata pazienza viene premiata al 65’ quando Keita esce dall’area e riceve palla spalle alla porta, la protegge e la tocca per Gagliardini che apre a destra per Politano che di esterno sinistro mette la palla in area per l’accorrente Nainggolan che si inserisce perfettamente nello spazio creato da Keita che porta via l’uomo. Il Ninja controlla di sinistro e poi subito di destro batte a rete implacabilmente portando in vantaggio l’Inter.

Da notare che il gol del vantaggio nerazzurro arriva dopo un prolungato possesso di palla, iniziato oltre 80 secondi prima, da una rimessa dal fondo di Handanovic. Nell’azione, tutti gli 11 giocatori dell’Inter toccano la palla almeno una volta… A fine gara le statistiche diranno che l’Inter ha avuto il 73% di possesso palla con il 90% di passaggi completati: vogliamo chiamarlo “Spallettismo”?

L’Inter ha, a questo punto, un secondo grande merito, che è quello di non fermare la propria azione offensiva dopo il gol del vantaggio. La squadra di Spalletti infatti continua ad attaccare, anche con l’ottimo inserimento di Vecino e Candreva, subentrati rispettivamente a Nainggolan e Keita, portando lo schieramento in campo ad un 4-3-3 che vede Brozovic vertice basso del centrocampo.

E se ricomincia a segnare anche Candreva…

È il centrocampista croato ad innescare all’81’ l’azione del secondo gol. Brozovic infatti recupera palla e serve Gagliardini, da questi a Vecino che tocca per Perisic. L’esterno mette al centro premiando l’inserimento di Candreva che dopo oltre un anno torna a segnare in Serie A al termine di un’azione corale tutta con tocchi di prima.

Proprio la disposizione a 3 del centrocampo con Brozovic vertice basso, consente a Gagliardini e Vecino, in questa occasione, si mettere in difficoltà i due centrocampisti del Bologna che, in inferiorità numerica a metà campo, non riescono ad intervenire.

La difesa a 4, Nainggolan e le alternative di Spalletti

Non si può dire che l’Inter sia già al top, ma la partita con il Bologna ha comunque segnato un buon passo avanti rispetto alle prime due di campionato.

Spalletti ha rimesso la difesa a 4 e abbiamo rivisto una Skriniar pressoché insuperabile.

Significativo anche che nonostante le defezioni di Icardi e Lautaro Martinez, le alternative a disposizione del Mister fossero parecchie e di qualità. Keita non ha segnato, ma il con i suoi movimenti, come abbiamo visto, ha creato diverse occasioni e propiziato il gol di Nainggolan. Proprio il belga era attesissimo per questa sua prima partita dopo l’infortunio patito nel precampionato: pur non essendo ancora l 100% della condizione, ha fatto subito capire quanto la sua presenza in campo possa essere indispensabile per questa squadra. Una nota positiva anche per Gagliardini, che si è mosso bene in campo a fianco di Brozovic e negli inserimenti in avanti.

Dopo la sosta per le nazionali ci aspettiamo un ulteriore salto di qualità nella sfida al Meazza contro il Parma, squadra ostica da non sottovalutare.

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Impiegato tecnico di professione, cantante e chitarrista rock per passione. Amo stare con i miei figli, leggere, scrivere, fotografare e fare qualsiasi cosa possa dare sfogo alla creatività. Nel cuore porto da sempre i colori nerazzurri: per me c'è solo l'Inter!