L’ex arbitro Angelo Bonfrisco ha parlato ai microfoni di TMW all’indomani delle polemiche sul VAR scatenate dalla direzione di Damato in Atalanta-Juventus: “Reputo altamente negativo il capannello dei giocatori che vanno a protestare dall’arbitro che, al di là della decisione tecnica, prende l’ulteriore decisione al VAR. Il che non ha senso. Se come da regolamento le squadre mandassero solo il capitano a parlare con l’arbitro, sarebbe tutto più corretto e tranquillo. Nessuno dice che tutto quello che decide il direttore di gara è giusto, ma se si protesta anche dopo che questo ha consultato la tecnologia non se ne esce più. La cultura della protesta c’è solo in Italia ed è una brutta abitudine. Il caso del contatto tra Lichtsteiner e Gomez, con un po’ più di attenzione si poteva rilevare anche senza tecnologia. La dinamica è chiara anche se, secondo me, non è da rosso. Giusto il provvedimento di Damato. Comunque sottolineo che è stato seguito correttamente il protocollo del VAR: non sono infatti passati più di quindici secondi tra la gomitata e il gol, l’azione è lineare. Il rigore dato alla Juventus? A mio modo di vedere non è penalty: Petagna ha toccato il pallone con la spalla. A questo punto tutti i contatti di questo tipo andrebbero sanzionati con la massima punizione”.

Redazione
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