Ancora poche ore ed avrà inizio Inter-Verona (qui i precedenti), match valido per la 30° giornata di campionato. Una partita importante per i nerazzurri non solo in vista della corsa al terzo posto ma anche in ottica derby, in programma il 4 aprile e vero crocevia per le restanti gare da disputare. L’Inter, infatti, non può che confermare quanto di buono si è visto dall’ultima mezz’ora di gara contro il Benevento: una squadra non più timorosa, capace di concedere poco all’avversario e di riprendere a segnare con regolarità grazie ai suoi giocatori più proficui davanti alla porta: Mauro Icardi ed Ivan Perisic.

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Spalletti ha finalmente ritrovato l’attacco?

 

L’Inter, inutile nasconderlo, avrà l’onere di dover condurre la partita, senza dover attendere le mosse degli scaligeri. La gara contro la Sampdoria, oltre ad aver consegnato a Spalletti un Rafinha in buone condizioni fisiche ed in grado di trascinare i compagni, ha visto “risorgere” i due esterni nerazzurri, autori di un’ottima prova, con Candreva che non ha fornito la solita moltitudine di cross bensì pochi ma precisi ed un Ivan Perisic che è tornato al goal dopo più di 3 mesi di assenza dai tabellini del marcatori: l’ultima volta in cui ha timbrato il cartellino è stato in occasione del match casalingo contro il Chievo Verona. La stessa prestazione offerta due settimane fa dovrà essere replicata oggi: pochi cross ma precisi per lo spunto di Icardi e Perisic, con il supporto di Rafinha che dovrà far valere la sua netta superiorità tecnica.

Dialogo con fascia e centrocampo

Contro la Sampdoria non si è rivisto solo l’attacco efficace della prima parte di campionato: anche un redivivo Marcelo Brozovic (finalmente ritrovato?) ed un Joao Cancelo sempre più in forma sulla fascia destra. Questo significa una maggior intesa con Candreva sulla fascia e la possibilità per l’ex Lazio di potersi eventualmente accentrarsi e di provare la conclusione, una delle sue vere doti che, tuttavia, all’Inter non è mai riuscito a sfruttare appieno. Per quanto riguarda l’ex Dinamo Zagabria, la grande capacità di corsa e l’enorme lavoro in interdizione svolto con Gagliardini ha consentito ai compagni più avanti di non essere oberati dai rientri in difesa: contro il Verona, qualora Spalletti decidesse di rischiarlo ( è diffidato), queste sue doti potranno sicuramente essere utili per i 4 là davanti, maggiormente liberi di colpire l’avversario.

Non resta che la vittoria

Come scritto prima, i nerazzurri questo pomeriggio non possono che uscire vittoriosi da San Siro: la distanza dalle due squadre romane (nonché dal Milan) impone a Icardi e compagni di non compiere ulteriori passi falsi. La vittoria, pur non essendo scontata, è ampiamente alla portata dell’Inter in quanto superiore dal punto di vista qualitativo e reduce da un buon periodo di forma. Quindi che ci (e soprattutto SI) facciano un buon regalo di Pasqua: rimanere in sella per il terzo posto!

 

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