Due anni dopo essere stata licenziata dal Chelsea dopo la lite con José Mourinho, Eva Carneiro torna a parlare e lo fa in un’intervista rilasciata a L’Equipe. L’ex dottoressa dei Blues ha ammesso che dopo essere stata licenziata, ha avuto difficoltà a seguire il calcio: “Se devo essere onesta, c’è voluto quasi un anno per poter guardare una partita di calcio. La finale di Champions League del 2016 è stata l’unica partita che ho visto l’anno scorso“. La Carneiro è stata vittima di insulti e minacce di morte quando ha deciso di intraprendere un’azione legale contro il suo ex club: “Ti consoli ogni giorno ricordando che hai fatto il tuo lavoro e non hai fatto niente di sbagliato. Fortunatamente il vento comincia a girare per i codardi che si nascondono dietro i social network in modo da poter minacciare gli altri. La legislazione è oggi a un punto di svolta, dobbiamo perseguire questi individui e devono affrontare le loro responsabilità“. Eva Carneiro ha anche lanciato un messaggio affinché allenatori o responsabili medici non qualificati, non prendano decisioni che potrebbero avere un effetto negativo sulla salute di un giocatore. “I calciatori non possono essere moderni gladiatori, non possono essere nutriti e mangiati da leoni in nome dell’intrattenimento a qualsiasi costo per la loro vita, la loro carriera e il loro futuro“. La Carneiro ha anche rivelato di aver avuto offerte per tornare nel calcio ma in seguito alla sua esperienza al Chelsea è riluttante a riguardo: “Sono disillusa perché il calcio non sembra voler migliorare o imparare dai suoi errori“.

(Daily Mail)

Redazione
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