Il mondiale di Lukaku e del suo Belgio è finito anzitempo. Eliminati ai gironi, i diavoli rossi hanno già fatto ritorno a casa. Anche l’Inter, sabato, riabbraccerà l’attaccante belga chiamato ad un riscatto immediato vista la lunga assenza e visti gli errori che han compromesso il percorso al mondiale in Qatar
Caro Lukaku quanti errori, ma tutto capita
L’eliminazione del Belgio si lega, purtroppo per l’attaccante, con doppio filo a Romelu Lukaku. Nel finale di gara con la Croazia, il 90 nerazzurro ha fallito almeno 3 o 4 occasioni che avrebbero cambiato le sorti della sfida. Un paio specialmente, come quello da pochi passi avrebbero dovuto avere un esito diverso. Esito che avrebbe contribuito a riscrivere sia le sorti del Belgio che quelle morali di Lukaku
Attenuanti ce ne sono? Sicuramente si caro Lukaku. Sono stati mesi difficili caratterizzati dall’infortunio e dai pochi minuti giocati con la maglia della Beneamata. Recuperato, in extremis, sicuramente non eri nelle migliori condizioni per affrontare un mondiale e ciò va riconosciuto, (anche se dovremmo aprire un fascicolo sul perché della tua convocazione). Di contro, però, è anche vero che un giocatore del tuo calibro certi gol non dovrebbe sbagliarli. E’ quanto stiamo imputando al tuo fratellino Lautaro, vale a dire quello step di crescita definitivo che consiste nell’essere più determinante sotto porta anche nelle situazioni cosiddette facili.
Con questo non si sta screditando un giocatore importantissimo per l’Inter, ma, a volte, non è utile nemmeno usare troppa carota anche se già di suo il belga è rattristato e arrabbiato per quanto accaduto.
Riposa per un proseguo da leone
Ora Lukaku si sta riposando in attesa di riaggregarsi, sabato, ai compagni al rientro da Malta. Il riposo è necessario dopo le fatiche accumulate in nazionale e nel difficile percorso di recupero. Bisogna liberare la mente dalle scorie di quanto successo e focalizzarsi sulla seconda parte di stagione, dove è chiamato a dare risposte, non solo per l’eventuale riscatto.
Che la prima parte della stagione non sia stata all’altezza delle aspettative, causa infortuni, è cosa detta e ridetta. Che il belga sia il primo a saperlo anche. Ma cosa aspettarsi ora? Il mondiale sembra, al netto dei gol sbagliati, aver restituito all’Inter un giocatore fisicamente a posto. Chiaro che occorrerà ritrovare la condizione per poter essere in grado di far male alle difese avversarie, ma questo è compito dei medici. E i tifosi cosa vogliono? Dire i gol sarebbe, per quanto sacrosanto, è riduttivo.
L’estate scorsa Lukaku abbandonò la nave e se ne andò a Londra. Il ritorno tanto voluto ha lasciato divisi a metà i tifosi nerazzurri: da una parte quelli contenti, dall’altra quelli riluttanti dopo l’addio. In cuor loro tutti sperano che il gigante belga possa tornare presto ad essere lo spaccapartite che abbiamo saputo apprezzare ai tempi di Conte. Serve il leone capace di ribaltare l’azione in men che non si dica ed andare a pungere le retroguardie avversarie.
La partita con il Napoli alla ripresa è classica partita da non sbagliare per poter credere ancora allo scudetto. Il doppio ottavo di finale con il Porto potrebbe significare quarti di finale come non accadeva da anni. Lukaku deve cambiare assolutamente marcia ed il primo a saperlo è proprio lui.
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Resta o va via?
E’questo il quesito in merito alla fine, a giugno, del prestito di Romelu. Il belga tornerà in Inghilterra o resterà a Milano?
A dire il vero la prima ipotesi è molto fredda in quanto, pare, che da Londra non vogliano più sentir parlare di Romelu. Ma è anche vero che se anche la seconda parte di stagione fosse al di sotto delle aspettative, in Viale della Liberazione si aprirebbe più di qualche quesito, a meno che….
…..a meno che il Chelsea non accetti il rinnovo del prestito con delle cifre diverse da quelle attive ora, (intorno agli 8mln). In qualche caso un gentlement agreement favorevole ai colori nerazzurri potrebbe significare, almeno, un altro anno di Lukaku.
E’ fuori di dubbio che, anche se dovesse averlo per tutto il girone di ritorno, l’Inter e Simone Inzaghi non han potuto godere appieno delle giocate del belga. Questa potrebbe essere un’argomentazione da portare a sostegno della tesi con cui Marotta e Ausilio potrebbero chiedere ai blues una rinegoziazione delle cifre del prestito per trattenere a Milano il giocatore.
Come andrà a finire? Tutto lascia pensare ad una permanenza, ma le strade del mercato rimangono infinite e non v’è certezza. Per ora iniziamo a sperare in una prima parte di 2023 da leone.
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