Inter e Fair Play Finanziario, la storia infinita. Calcio & Finanza torna sulla questione e scrive che, anche se tutti i tifosi, quelli che amano la calcolatrice più del campo, aspettavano il pareggio di bilancio come se fosse un gol all’ultimo minuto e anche se il 30 giugno sono stati accontentati, la questione non è ancora chiusa.

Ciò che può aver tratto in inganno alcuni osservatori è il punto 3 del settlement agreement, in cui si sancisce l’impegno da parte dell’Inter a chiudere l’esercizio 2015-2016 con un disavanzo massimo (ai fini del fair play finanziario) di 30 milioni di euro e quello 2016-2017 con un disavanzo massimo pari a zero, senza fare esplicita menzione degli esercizi successivi. In realtà, ad un’attenta lettura, emerge che il rispetto degli impegni contenuti nel settlement agreement (accordo transativo) per le stagioni 2015-2016 e 2016-2017 non autorizza il club a finanziarsi con un eccesso di deficit nelle stagioni successive, scrive il noto sito che si occupa del calcio da un punto di vista economico.

Per quelli che di economia sanno ben poco, e non è neanche troppo un peccato, viene specificato: “Considerato che l’esercizio 2015-2016 si è chiuso ai fini del Fair Play Finanziario con il deficit di 30 milioni previsto dal settlement agreement, il solo raggiungimento del pareggio di bilancio (sempre ai fini del regolamento Uefa) nel 2016-2017 non è una condizione di per se sufficiente per rispettare i limiti previsti. Per rimanere entro la soglia massima di un break even deficit aggregato di 30 milioni, il club nerazzurro dovrà pertanto chiudere in pareggio (ma solo ai fini del regolamento Uefa) anche l’esercizio 2017-2018“.

PAGINA 3 –

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Il settlement agreement”, come si può leggere a pagina 3 del testo originale allegato, “riguarda le quattro stagioni sportive 2015/16, 2016/17, 2017/18 e 2018/19”.

Quindi anche per la prossima stagione il club nerazzurro dovrà cercare di far crescere i ricavi per investire sul mercato. Suning intanto si è adoperata per le risorse con delle sponsorizzazioni. Inoltre nel 2016-2017 sono state fatte plusvalenze per 44 mln di euro. Anche nella prossima stagione servirà il pareggio di bilancio al quale si potrà arrivare come fatto quest’anno, con le cessioni, il 30 giugno. L’Inter non deve vendere a tutti i costi – spiega infine il sito – ma se arrivassero le giuste offerte giocatori come ad esempio Perisic e Jovetic (che hanno mercato) potrebbero partire.

(Fonte: calcioefinanza.it)

Redazione
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