Nella Super League cinese il regolamento applicato in campo non è una semplice formalità. A differenza di ciò che avviene nei campionati europei, in Cina, le punizioni sono esemplari. Martedì sono state diramate due sospensioni pesanti. Il caso più grave riguarda la squalifica di 6 mesi di Sheng Qin, giocatore del Shanghai Shenua, reo di aver rifilato un pestone a Witsel. L’arbitro lo ha immediatamente espulso ed è stato multato con 135.000 yuan da parte del club e con 16.000 yuan da parte della Lega. Con i sei mesi di squalifica si perderà quasi tutto il campionato. Secondo la federcalcio cinese uno degli obiettivi, nello sviluppo del calcio in Cina, è quello di educare i giocatori al rispetto. Un giocatore del Tianjin Quanjian che aveva provocato un avversario alzando ironicamente il pollice dopo un rigore sbagliato, è stato squalificato per due giornate e dovrà pagare 4.500 yuan di multa. In Cina non scherzano.
