Sognare di diventare un allenatore professionista di successo è un desiderio molto comune, soprattutto tra gli sportivi che amano il “dietro le quinte”, la tattica e lo studio degli avversari e dei giocatori. Ma va detto che tra il dire e il fare c’è di mezzo un vero e proprio oceano, considerando che si tratta di un percorso lungo e ricco di ostacoli. Nella guida di oggi, quindi, scopriremo alcuni consigli utili per intraprendere questa strada e per riuscire ad arrivare fino al traguardo.

La formazione: il punto di partenza essenziale

Una solida formazione è fondamentale per diventare degli allenatori di successo. Ciò vuol dire acquisire tutte le conoscenze teoriche più importanti, così da poter guidare un gruppo di atleti nella maniera corretta, anche da un punto di vista motivazionale e psicologico. Quando si parla di formazione, si intende anche lo studio personale: per fare un esempio concreto, spesso i futuri allenatori studiano i colleghi per conto proprio, o si informano consultando le quote sportive di Betway, per analizzare i campionati di categoria inferiore.

Ovviamente, esiste un determinato percorso formativo che un aspirante allenatore deve affrontare. Nello specifico, bisogna prima iscriversi ad un corso UEFA Grassroots C Licence, per poi passare ad un secondo corso, ovvero quello per allenatori dilettanti regionali. Poi arriva la necessità di conseguire l’abilitazione UEFA B e la successiva UEFA A. Infine, si dovrà iscriversi al corso UEFA Pro, necessario per allenare in Serie A.

L’esperienza sul campo: imparare dalla pratica

Oltre alla formazione, è fondamentale accumulare una discreta esperienza sul campo, affiancando altri allenatori esperti e lavorando con diverse squadre e in diverse categorie. Lavorare a stretto contatto con atleti di varie età e livelli di abilità permette, infatti, di affinare le proprie competenze tecniche e tattiche, così da poter crescere e sviluppare una propria identità di gioco. Non a caso, molti allenatori nascono come giocatori: un discorso che può essere applicato anche ad alcuni dei migliori attaccanti inseriti in questa analisi di Xavier Jacobelli. Karim Benzema, ad esempio, ha dichiarato che dopo il ritiro potrebbe anche pensare di vestire i panni di allenatore.

La comunicazione efficace: un altro aspetto cruciale

Un allenatore di successo deve possedere delle doti comunicative eccellenti, ben al di sopra delle medie. La capacità di trasmettere con chiarezza concetti, strategie e obiettivi ai propri atleti è un passo cruciale per ottenere risultati positivi. Inoltre, deve essere anche in grado di gestire le dinamiche all’interno della squadra, ascoltando le esigenze e i bisogni dei singoli membri del gruppo, e mediando eventuali contrasti tra le personalità più forti. Un discorso simile vale anche per la comunicazione non verbale, che spesso conta più di mille parole.

Lo sviluppo personale: l’importanza di una mentalità aperta

Inoltre, è importante poter contare su una mentalità aperta, flessibile e votata alla curiosità, sempre disponibile ad imparare da nuove esperienze. Infine, un allenatore come Inzaghi deve ovviamente sapere che la formazione e lo studio non finiscono mai, e che la carriera verrà caratterizzata dalla necessità di aggiornarsi continuamente sulle nuove tendenze.

 

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