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L’Inter di Simone Inzaghi prosegue la sua striscia positiva in campionato, centrando l’ottavo risultato utile consecutivo con una prestazione dominante al Bentegodi. I nerazzurri superano momentaneamente il Napoli, che affronterà la Roma domenica. L’avvio di gara vede le traverse colpite da Tengstedt e Correa, quest’ultimo schierato titolare dopo un’assenza di 552 giorni. Acerbi lascia il campo per un problema muscolare, sostituito da De Vrij.

I nerazzurri accelerano nel giro di 24 minuti: Correa apre le marcature su assist di Thuram, che poco dopo raddoppia su passaggio del Tucu. Il francese trova anche la doppietta personale, mentre De Vrij sigla il quarto gol. Prima dell’intervallo, Bisseck arrotonda ulteriormente il punteggio, mettendo al sicuro una vittoria netta, ma non banale visto che si trattava di un rientro dalla pausa-nazionali.

Correa sfrutta al meglio la chance da titolare

Dopo un inizio così-così, con il Verona che colpisce una traversa l’Inter riesce a sistemarsi e con un’azione magistrale Thuram libera Correa che con un tocco delizioso sblocca il risultato. Il Tucu, complice anche l’assenza di capitan Lautaro colpito da un’influenza e da un Taremi non al meglio dopo la partita con l’Iran, approfitta dell’occasione concessagli da Inzaghi che lo schiera dal primo minuto. Dopo pochi minuti dal gol, Correa ‘restituisce il favore’ – questa volta è l’argentino a liberare Thuram che da solo davanti al portiere, lo scarta per depositare facilmente lo 0-2. Neanche il tempo di rimettere palla al centro e Thuram fa bis con un’azione fotocopia per lo 0-3 che affossa il Verona. C’è spazio anche per De Vrij (subentrato ad Acerbi dopo soli 15 minuti) e Bisseck, che ci fanno andare a riposo con la partita già virtualmente chiusa.

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Acerbi infortunato. Finalmente Asllani

Nonostante la coperta già corta, la stagione con numero record di impegni e la turnazione estrema a cui è costretto Inzaghi, fioccano le indisponibilità. Calhanoglu fuori dopo un infortunio in nazionale, Lautaro influenzato e ciliegina sulla torta fuori Acerbi al 15esimo minuto. Per il difensore nerazzurro si parla di contrattura ai flessori della coscia. Fortunatamente, i nostri ragazzi non si scompongono e abbiamo visto (finalmente) brillare Asslani, oltre a De Vrij che segna un gol da vero attaccante dopo un bell’assist dell’albanese. Tutto questo mentre continua a crescere Bisseck e con Correa (sì, proprio lui) che sembra un altro giocatore rispetto a quello messo alla porta dallo scorso giugno. Teniamo i piedi per terra, è una partita col Verona, ma quant’è bello vedere giocare così bene anche le seconde linee?

Buchanan torna in campo e Inzaghi passa al 442

Nella ripresa, l’Inter amministra il possesso palla senza forzare, consapevole di avere la vittoria già in pugno. Da evidenziare il rientro di Tajon Buchanan, al rientro dopo l’infortunio di inizio campionato. Il canadese ha messo in mostra la sua abilità nell’uno contro uno, una qualità che può arricchire il gioco nerazzurro e offrire a Inzaghi soluzioni tattiche più variegate.

Un dettaglio interessante è stato il cambio di modulo di Simone Inzaghi, che ha optato per un inedito 4-4-2. Complice l’ingresso di Zielinski, Arnautovic e Frattesi, il tecnico ha mostrato una rara flessibilità tattica, adattandosi alla situazione e facendo necissità virtù tra cambi a disposizione e infortunati.

Tre punti assicurati in soli 30 minuti, un clean sheet prezioso e la possibilità di godersi la giornata in vetta alla classifica, con la speranza che non si tratti solo di un primato momentaneo. In un campionato così equilibrato come non si vedeva da anni, l’Inter si conferma una delle protagostie. Attenzione però perchè non c’è tempo per rilassarsi, martedi c’è il Lipsia (seconda in Bundesliga) in Champions League.

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