Il 2022 nerazzurro, in principio, sotto il punto di vista del mercato, doveva iniziare senza particolari colpi di scena, forse qualche assestamento, forse, e nulla più.
D’altronde, si sa, il mercato di gennaio raramente riserva grandi acquisti, i trasferimenti dei giocatori importanti, di quelli che entusiasmano le tifoserie arrivano sempre d’estate, magari mentre si è in spiaggia dopo un bel bagno ecco arrivare la notizia di un guizzo di mercato.
Invece, il calcio ha la capacità di ribaltare qualsiasi pronostico in campo e fuori e così di smentire in pochi giorni la nomea del mercato invernale con operazioni che ad inizio anno avremmo sicuramente definito fantacalcistiche. Quindi, mentre a Torino sponda Juventus tutti sono concentrati ed elettrizzati (a ragion veduta) per l’imminente arrivo di Vlahovic, con annesse polemiche, dalla Fiorentina, l’Inter piazza un gran colpo a sorpresa.
A sorpresa sì, perché tra i rumors su un possibile interessamento da parte della Milano tinta di nerazzurro per Gosens e l’ufficializzazione dell’acquisto del terzino tedesco sono passate sì e no 72 ore.
Non solo il gran colpo. L’Inter dopo l’infortunio di Correa contro l’Empoli in Coppa Italia aveva necessità di acquistare un attaccante, viste le partitissime ravvicinate del mese di febbraio (Milan, Roma in Coppa Italia, Napoli e Liverpool in Champions) ma più in generale per dare del riposo a Dzeko e poter contare su un’arma aerea, fisica quando il bosniaco è in affanno o semplicemente quando servono centimetri in area (vedi la partita con il Venezia). Ed ecco l’arrivo di Caicedo.
Così l’Inter chiuderà probabilmente il suo mercato invernale, completando la rosa con chi serviva fin da subito (Caicedo) e chi sarà fondamentale in ottica futura sulla fascia sinistra nerazzurra (Gosens) dato che il rinnovo di Perisic è ancora un’incognita.

A tutto Gosens
L’esterno mancino si è imposto grazie alle meravigliose annate trascorse all’Atalanta, conquistandosi così la nazionale tedesca e speriamo l’Inter alla guida di Inzaghi.
A ventisette anni è al momento giusto per dare una svolta decisiva alla sua carriera e per farlo non ha avuto dubbi sul trasferimento da una maglia nerazzurra all’altra.
L’impatto che potrà dare Gosens all’Inter è, sulla carta, devastante.
Pagato 22 milioni più bonus ad uno stipendio sui 3,5 milioni netti all’anno l’Inter si è aggiudicata uno dei migliori esterni sinistri in circolazione, sicuramente sul podio in Italia giocandosela con Theo Hernandez e Spinazzola, ad una cifra sicuramente più che accettabile per il calibro tecnico del giocatore. Gosens è un acquisto che va a coprire una zona a dir poco d’interesse per il piano tattico di mister Inzaghi ma principalmente toglie una preoccupazione sul futuro della fascia sinistra con il contratto di Perisic ancora in bilico, che probabilmente sulla bilancia tra continuare in nerazzurro o fare le valigie in questo momento pende più per la seconda opzione.
Marotta fa un capolavoro, a maggior ragione essendo un rinforzo (e che rinforzo!) che arriva a gennaio (anche se sarà disponibile causa infortunio solo, forse, per la gara di ritorno contro il Liverpool) rispondendo al mercato in casa Juventus e soprattutto l’arrivo di Robin rasserena su un intervento che avrebbe tolto concentrazione in estate sull’acquisto di una punta (Scamacca in primis) e avrebbe sicuramente alzato il prezzo del suo cartellino.
Dunque, benvenuto Robin!

Prima El Panteron poi Scamacca
Diverso il discorso del secondo nuovo arrivo: Caicedo.
Da ieri l’ecuadoregno giunge in nerazzurro con la formula del prestito secco, sei mesi (cinque in realtà) in cui tenterà di dare una mano al reparto offensivo nelle partite che richiederanno maggior difficoltà nel far gol.
E’ l’uomo che mancava e possiamo dire che mancava da anni, con Icardi, Lukaku, fino ad arrivare appunto a Dzeko l’Inter ha sempre rifiutato di tutelarsi con una riserva del centravanti di riferimento. Stavolta si è voluti intervenire, per evitare un harakiri annunciato: qualora si dovesse perdere un’altra pedina in attacco il rimorso di non essersi attivati non sarebbe stato sopportabile, e poi ha inciso il famoso mese di febbraio che vede l’Inter in vantaggio sulle pretendenti e presentarsi contro di esse senza elementi sufficienti per contrastarle al meglio non era accettabile. Vedremo se Caicedo riuscirà in questo breve periodo a conquistarsi una riconferma il prossimo anno, nel frattempo, i dirigenti nerazzurri sono già proiettati nel cercare un nove che possa prendere le redini di Dzeko e dei suoi predecessori come bomber e gli indizi portano tutti ad un solo nome: Scamacca.
Scongiurato un possibile assalto juventino l’attaccante del Sassuolo sembra essere destinato a vestire la maglia nerazzurra nella stagione 22/23. Una trattativa che potrebbe trovare ostacoli solamente da possibili interessamenti esteri che però, a quanto a pare, non sarebbero graditi al giocatore neroverde.
Quindi, ci sarà da discutere sul prezzo e modalità di pagamento (si vocifera una valutazione sui 40/50 milioni con possibile contropartita tecnica da inserire: Pinamonti) ma vista la precoce volontà dell’Inter di assicurarsi un futuro roseo immaginiamo che i contatti siano già stati avviati e da un pezzo.
Idem il discorso per Frattesi che, come abbiamo già sostenuto, è l’indiziato numero uno se Vecino dovesse partire. Improbabile che ciò accada entro dopodomani ma possibilissimo a giugno.

Sensi va, Perisic andrà?
Mentre non è bastata l’emozione per il gol-qualificazione in Coppa Italia a far rimanere Sensi. Il centrocampista italiano va in prestito alla Sampdoria cercando di trovare minuti, continuità perché delle qualità del calciatore non si hanno dubbi. Sembrerebbe che al momento non verrà rimpiazzato a meno che non ci sarà un’altra partenza last-minute (tipo Vecino, vedi sopra).
E Perisic?
Beh, adesso la situazione del croato diventa interessante, per l’Inter.
L’acquisto di Gosens non è assolutamente una minaccia per l’esterno numero 14 bensì una tutela che si riserva la società qualora Ivan decidesse di non firmare il rinnovo. Che poi la domanda sorge spontanea: conviene rinnovare il contratto di Perisic?
In realtà, come in tutte le situazioni analoghe, ci sono dei pro e dei contro. Il ragazzo va per i trentatré anni e chiede un ingaggio almeno sui 5 milioni per due stagioni il che sarebbe poco conveniente per le casse interiste. Inoltre, tolto l’imminente acquisto di Gosens che si auspicherà una titolarità, l’Inter ha anche Dimarco da poter schierare in quel ruolo che ha dimostrato ampiamente di essere un giocatore da Inter. Detto ciò, rinnovare il contratto a Perisic non sarebbe una priorità soprattutto se confrontato con il rinnovo di Brozovic di gran lunga più importante ad oggi.
Certo, c’è un grandissimo pro: il rendimento di Perisic in campo. Se Ivan continua a giocare con questa intensità ed incisività diventa complicato non tentare di farlo continuare a vestire i nostri colori.
Ripetiamo, l’acquisto di Gosens è un segnale che fa pensare il contrario e cioè la volontà di entrambi (Inter e Perisic) di lasciar che le proprie strade si dividano.

Si vocifera che il patron Zhang resterà fino alla gara d’andata contro il Liverpool, da quando è tornato abbiamo alzato un trofeo ed acquistato un ottimo giocatore, speriamo rimanga fino alla sfida di ritorno..