Un sabato sera movimentato a S.Siro. 90 minuti di quelli che non si vedevano da un po’ in casa nerazzurra. Dalle stalle alle stelle in un match che sulla carta doveva essere una passerella visto che al Meazza arrivava l’ultima in classifica…doveva…appunto
Dalle stalle alle stelle….
Il bello, o il brutto, del calcio è che nulla è mai veramente scritto prima di giocare. Anche la partita, all’apparenza, più facile, può rappresentare una buccia di banana. Anche 45 minuti di dominio possono avere i lati negativi di due beffe. Non ci credete? Riguardatevi il primo tempo di Inter Monza…dalle stalle alle stelle….
L’Inter fa gli onori di casa. I nerazzurri stringono d’assedio il Monza. Collezionano calci d’angolo, trovano un gran Turati, si vedono annullare, (giustamente) un gol e pagano un errore difensivo poco dopo la mezz’ora. A Birindelli non sembra vero di poter arrivare, indisturbato, a concludere e battere Martinez. Per Keita è facile spedire, poco dopo, una palla beffarda all’incrocio dei pali…
S.Siro è ghiacciato. Non emette un gemito, un fremito, un battito. Un silenzio che, però, dura pochi secondi, un minuto o poco più: sponda di Dumfries e gol in tuffo di Arnautovic, un giocatore che sta diventando importante….
Calha is back
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Calha is back. Il centrocampista turco è tornato ad essere il centro di gravità permanente del centrocampo nerazzurro. Tutto molto bello per usare una citazione del grande Bruno Pizzul, (ciao Bruno). E’ Calha il volto del secondo tempo nerazzurro. Il numero 20 è letteralmente salito in cattedra guidando la remuntada.
Si è messo ai servizi dei compagni, salvo poi trovare la botta personale al minuto 63. E’ la botta del 2-2. E’ la botta che (ri)accende definitivamente il Meazza. E’ quella botta di vita che fa bene alla salute e alla psicologia di ogni essere umano, figurarsi a quella di un giocatore estremamente importante.
Il 2-2 è il colpo che ammazza il Monza. I brianzoli oramai non riescono più a pungere e prestano il fianco alle offensive nerazzurre. Offensive che diventano letali una volta ancora, a poco meno di 15′ dal termine. E’ li che il castello monzese crolla in maniera definitiva.
La psicologia della vittoria
Vincere aiuta a vincere. E’ questo un must che, nel calcio, è ampiamente risaputo. Vincere dà quella botta psicologica che ti permette andare oltre alle piccole disavventure, (infortunio Zielinksi, e Lautaro?), e a mettere pressione a chi ti deve rincorrere.
La palla passa agli avversari. Napoli in primis, Atalanta e Juve in seconda battuta. Sapranno rispondere a questa Pazza Inter che, stasera, gli ha lanciato un guanto di sfida grande così. Il campionato, e la stagione, sono ancora lunghi. Dove possiamo arrivare si vedrà. Per ora Inter-Monza è diventata storia, in una maniera che sa di passato, che sa di Pazza Inter
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