Matteo Darmian, nato a Legnano il 2 dicembre 1989, sembra non sentire il peso del tempo che passa e continua a dare un contributo di altissimo livello alla squadra. All’Inter dal 2020, è sempre stato visto come un’ottima alternativa, prima da Conte e poi da Inzaghi, per l’esterno di centrocampo che vedeva come titolari nella griglia di partenza estiva nomi del calibro di Hakimi o Dumfries. La realtà è che Matteo Darmian non è mai stato una riserva. Professionista vero che si è sempre impegnato in allenamento e in partita per mettere in difficoltà i due tecnici arrivando a collezionare 70 presenze in queste tre stagioni, numeri da giocatore titolare non certo da riserva. La costanza del rendimento e dell’attaccamento alla maglia nerazzurra hanno reso facile la trattativa che lo legherà ai nostri colori nerazzurri anche nella stagione 23/24.

La diligienza e la duttilità tattica

Che giochi come esterno di centrocampo o come terzo nei tre dietro (destra o sinistra non fa differenza) rende sempre ottime prestazioni anche quando la squadra non è in giornata. Ovunque lo metti saprà adattarsi. Oltre al grande contributo in fase difensiva è chiaro che le sue galoppate sulla fascia hanno portato molti assist per la LuLa durante la prima stagione e poi per il cigno di Sarajevo e Lautaro nella seconda. Caratteristica fondamentale del Darmian nerazzurro è l’impegno e la diligenza tattica: da fascia o da difensore sa sempre dove farsi trovare dai compagni, cambiando anche ruolo a partita in corso. Atteggiamento da professionista e sempre parte integrante del gruppo. Non è da tutti.

Gol pesanti

Sappiamo bene quanto siano importanti gli inserimenti delle fasce nella fase offensiva di una formazione che giochi con un 3-5-2 ma Darmian è andato oltre le aspettative: ha già segnato 6 gol con la maglia dell’Inter, niente male per un giocatore che non doveva essere la prima scelta. Di questi, come non citare il gol che ha regalato all’Inter l’accesso alla semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta proprio qualche settimana fa o i gol nell’anno dello scudetto prima con il Cagliari e poi con l’Hellas che hanno consacrato effettivamente Darmian come beniamino dei tifosi nerazzurri.

L’investitura di Javier Zanetti

Javier Zanetti in collegamento su Dazn ha coronato così il centrocampista di Legnano: “Se devo comprare la maglia di un interista, voto Darmian. Credo che sia preziosissimo per la squadra, dove lo metti fa il suo ed è un ragazzo di una serietà e professionalità incredibile. In qualsiasi gruppo fa la differenza avere giocatori così. Avere giocatori così, quando lotti per obiettivi importanti, è fondamentale “. Certo è che questo pensiero è stato condiviso sia da Conte sia da Inzaghi. Oltre alle emergenze il giocatore ha fatto spesso sedere in panchina i giocatori “titolari” e ha inoltre dato il tempo ad Hakimi di ambientarsi nel nostro campionato nel migliore dei modi. Zanetti fa bene a sottolineare l’importanza di questi giocatori. Che danno tanto, tantissimo alla causa.

Rinnovo al 2024

Il rinnovo è una formalità quando le due parti non vedono l’ora di proseguire il proprio percorso e così è stato tra la società e il giocatore. Parlando in esclusiva su Inter TV il giocatore ha così commentato la firma sul nuovo contratto: “Sono molto contento di questo rinnovo, mi spinge sicuramente a fare ancora meglio, a lavorare ancora di più e spero di continuare così e vincere ancora tanti trofei con questa maglia. Sono molto orgoglioso di fare parte di questa famiglia, abbiamo vinto quattro trofei e spero di aggiungerne tanti altri alla mia carriera, darò il massimo fino a che sarò qui”. Noi di Interfans  già siamo certi che sarà così.

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