In questi giorni diversi nomi sono stati accostati all’Inter e, per due di essi, stamattina giornali autorevoli come il Corriere dello Sport o la Gazzetta dello Sport hanno riportato che la società nerazzurra li ha in pugno e che manca solo l’ok definitivo di Suning, che deve verificare la sostenibilità degli ingaggi. Stiamo parlando ovviamente di Stefan De Vrij e Kwadwo Asamoah.

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I motivi per acquistare dei parametri zero: da quelli economici…

Molti tifosi hanno storto il naso alla notizia che la società stesse cercando delle occasioni favorevoli tra i parametri zero, accusando Ausilio e Sabatini di essere “tirchi”, “pezzenti”, finanche “barboni”. Tralasciando l’enorme delusione dei tifosi dovuta ai tanti proclami sulla stampa riguardo gli arrivi di diversi top player, c’è in realtà una logica dietro queste scelte: l’Inter, è bene ricordarlo, è ancora sotto osservazione ed è costretta a rispettare l’accordo con la Uefa che prevede l’applicazione del Fair Play Finanziario anche per la lista dei giocatori che potranno essere schierati nelle competizioni europee. Ricordate cosa accadde nel settembre 2016? L’Inter di De Boer aveva acquistato a caro prezzo Joao Mario e Gabigol ed entrambi furono inutilizzabili in Europa League poiché il valore dei giocatori acquistati doveva corrispondere a quello dei giocatori ceduti. Per questo motivo non fu possibile schierare nemmeno Kondogbia, giunto un anno prima con Mancini, e le 6 partite disputate in Europa lo scorso anno vennero viste più come un intralcio.

…a quelli tecnico-tattici

Sul piano tecnico, l’eventuale acquisto dei prossimi parametri zero sarebbe una manna dal cielo: l’olandese è uno dei difensori più forti della serie A, è ancora giovane e rimpiazzerebbe Joao Miranda, il quale a giugno potrebbe salutare l’Inter e fare ritorno in patria. Inoltre ha confidenza con il goal (4 reti quest’anno, non male per un difensore). Asamoah invece verrebbe per giocare come terzino sinistro, ruolo che ha interpretato bene nella Juventus; il suo arrivo significherebbe una bocciatura per Dalbert, per il quale sono stati spesi invano 20 milioni più bonus. Essendo duttile, potrebbe giocare anche a centrocampo, reparto dove ha iniziato la carriera e si è imposto in Italia ai tempi dell’Udinese. Per quanto riguarda Bernard, va detto che il trequartista è stato offerto all’Inter ma al momento non c’è nulla di concreto. Ciò non significa, tuttavia, che il giocatore non sia valido tecnicamente e che potrebbe essere una buona alternativa sulla fascia sinistra.

Un felice precedente

Ci sarebbe anche un altro motivo per non storcere il naso di fronte alla prospettiva di “pescare” tra i parametri zero: la prima Inter di Mancini venne costruita anche attraverso giocatori svincolati o comunque a basso costo. Al giorno d’oggi è complicato trovare un parametro zero valido, è vero, ma quando si presentano delle ottime occasioni (e De Vrij-Asamoah lo è), perché non sfruttarle?

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