Davanti a poco meno di 48.000 eroici tifosi nerazzurri in un freddo sabato sera milanese, l’Inter mette in scena uno dei peggiori spettacoli che si possano ricordare a memoria, almeno nel primo tempo. Oltre 45 minuti di un nulla cosmico di preoccupante gravità che inghiottirebbe un gigantesco buco nero hanno lasciato basiti e scoraggiati gli astanti che ancora non vedono una luce in fondo al tunnel nel quale questo gruppo di individui (n.d.a. chiamarla squadra pare eccessivo) è finita quasi 3 mesi fa. Praticamente poco meno di metà della durata dell’avventura di Spalletti sulla nostra panchina.

ANCORA TANTI PROBLEMI DA RISOLVERE

Di solito quando si affronta un problema ci si siede attorno ad un tavolo e nella maniera più lucida possibile si cerca di enucleare le cause dei guai, facendo attenzione a non confonderle con le conseguenze degli stessi. In questo caso i problemi ad ogni grado ed in parte sono talmente tanti da restare paralizzati, con il rischio di procedere per inerzia verso il fallimento o verso un non precisato miracolo consistente nel riuscire, senza sapere come a finire quarti a pari merito con la Roma e di sopravanzarla con gli scontri diretti. Spesso ci siamo soffermati nel denunciare le inefficienze a livello di proprietà e di dirigenza, oggi non possiamo non lamentarci di quanto i giocatori, tutti ad eccezione di Cancelo, non abbiano mostrato. Una squadra che punta alla Champions League che si fa dominare nettamente in casa, dalla peggior squadra della serie A non è ammissibile. Che il match non sarebbe stato facile lo si è capito sin dall’inizio, pronti via ed ecco la prima perla:

PERISIC ED EDER SONO RIMASTI AD APPIANO?

D’Ambrosio, Gagliardini, Vecino e Candreva hanno fatto gara a chi più faceva disperare i tifosi mentre Perisic ed Eder ancora non è chiaro se abbiano giocato o siano rimasti ad Appiano Gentile. Il match è svoltato con l’ingresso di Karamoh che ha dato quel briciolo di brio ed imprevedibilità con le sue accelerazioni. Suo l’angolo procurato da cui nascerà il vantaggio di Skriniar. Sul raddoppio di Ranocchia da sottolineare l’ottimo cross di Cancelo (n.d.a. Piero, ascoltami, Cancelo va riscattato assolutamente, senza se e senza ma). Sono contento per Andrea Ranocchia: persona dai valori umani importanti, che si è sempre preso le sue responsabilità e che ha sempre avuto l’anno forza di tornar a lottare. A lui, uomo come purtroppo non ce ne sono più nel calcio di oggi, va la mia stima.

I TIFOSI SI MERITANO DI PIU’

L’oro di questa squadra sono i suoi tifosi, anche oggi stupendi ed innamoratissimi della loro Beneamata. Tifosi delusi, arrabbiati e che gridano e si indignano per troppo amore, ma che di certo non mancheranno di sostenere Luciano Spalletti ed i ragazzi nel terribile trittico di partite che ci aspetta: derby nella tana del Milan, Napoli in casa e Sampdoria a Genova.