L’Inter di questo periodo ha fondamentalmente due problemi. Il primo, il più grave, è la dipendenza da Marcelo Brozovic. Il secondo, legato anche alla sorte, la difficoltà ad andare in gol. Per entrambi c’è, o ci potrebbe essere, una soluzione per questo finale di stagione da rincorsa

Dipendenza da Marcelo, come fare?

La dipendenza da Marcelo Brozovic è problema oramai risaputo. Se n’è dette talmente tante che chiunque volesse potrebbe scrivere un intero trattato con tesi e antitesi. Il problema c’è ed è grave. Nelle 3 occasioni in cui Brozovic non c’è stato è arrivata una vittoria sofferta in Coppa Italia, una sconfitta con il Sassuolo e un pareggio polemico a Torino. Statistiche che non mentono e danno un’idea chiara del problema. Fondamentalmente a destare dubbi è la gestione del mercato nerazzurro. In prima battuta la mancata acquisizione di un sostituto all’altezza del croato, mentre in secondo luogo l’aver ceduto, a cuor leggero, l’unico forse in grado di sostituirlo, Stefano Sensi: tanto fragile quanto utile in assenza del 77. A conti fatti ci potrebbe essere anche Chalanoglu come giocatore in grado di sostituire Brozo, ma la sensazione è che, a Inzaghi serve che il turco pesti zolle più vicino alla porta avversaria.

L’estenuante trattativa per il rinnovo è testimonianza di come il giocatore sia imprescindibile per l’Inter e per Simone Inzaghi. Non esiste, ad oggi, Inter in grado di vivere senza le prestazioni del croato. E’ giocatore fondamentale in cabina di regia con la sua lucidità. Non a caso, anche con il croato presente, l’Inter ha avuto problemi quando lo stesso Brozovic è stato marcato a uomo dai giocatori avversari. Un esempio è rappresentato dai 3 derby giocati laddove il trequartista rossonero, (1 volta Brahim Diaz e due volte Kessie), ha avuto il compito di bloccarne le iniziative. Sta a Inzaghi ora trovare le giuste contromisure per permettere a Brozovic di giostrare libero per il campo, ma, soprattutto bisogna sperare che nelle ultime 10 partite al croato non succeda nulla perché l’Inter ha dipendenza croata e non può vivere senza.

Il cambio modulo s’ha da fare?

Abbiamo accennato alle contromisure per liberare la creatività di Brozovic. Una soluzione può essere rappresentata da un cambio parziale di modulo che gioverebbe a molti e, di riflesso, all’Inter stessa.

Se, da un lato, la difesa non verrebbe toccata, dall’altro ci sarebbero modifiche dal centrocampo in su. Modifiche di interpreti e di posizioni. Ora come ora l’Inter si trova a dover rincorrere il Milan e lo scudetto. Anche con la vittoria nel recupero a Bologna, la formazione nerazzurra rimarrebbe dietro ai cugini di 1 punto e i due prossimi impegni non sono semplici. Cosa potrebbe cambiare Inzaghi?

A livello di esterni potrebbe usufruire di Perisic e Gosens insieme. Nel caso specifico sarebbe il croato a traslocare sulla destra. I due garantirebbero spinta e intraprendenza, ma, al tempo stesso, non verrebbe a mancare l’equilibrio visto che entrambi sanno fare, e bene, la doppia fase, (Ivan è cresciuto molto in tal senso). La cerniera centrale sarebbe composta dalla sostanza di Barella, abile anche nel costruire, a modo suo, l’azione e dalla suddetta creatività del 77 nerazzurro. I due s’alternerebbero nella doppia fase di possesso e non, aiutando l’attacco e proteggendo la difesa. Davanti a loro, Hakan Chalanoglu sarebbe, finalmente, messo nelle condizioni di poter guardare la porta da più vicino, potendo così, sia rifornire le punte, (Dzeko e Lautaro o chi per essi), sia arrivare a calciare direttamente in porta con il suo piede destro estremamente preciso. Questo cambio modulo, che s ha da fare,  potrebbe dunque far accrescere la pericolosità di un Inter che ora è vestita da rincorsa e vuol provarci fino in fondo.

L’Inter ha oggi due problematiche. La soluzione, a volte, può essere univoca e data dal cambiamento per liberare Brozovic e rinvigorire l’Inter che ne dipende gravemente.

 

Scrivere è bello. Farlo parlando della propria squadra del cuore credo sia la massima aspirazione per chiunque sogni di fare questa professione.