Straripante, dominante. L’Inter vista domenica non la si vedeva da poco più di tre mesi, precisamente dal 5-0 rifilato al Chievo Verona, una gara che forse ha dato qualche illusione ai giocatori nerazzurri ed ai suoi tifosi. La squadra scesa in campo domenica, capace di chiudere la partita in 45 minuti, ha finalmente potuto contare in un attacco funzionante per vincere agevolmente; un attacco che, eccezion fatta per il capitano Mauro Icardi, ha ampiamente deluso da metà dicembre fino alla partita di Marassi. Perché la “resurrezione” delle ali nerazzurre è la vera chiave di svolta che può consentire all’Inter di poter competere per un posto nella prossima Champions League nonostante abbia conquistato negli ultimi 12 turni la miseria di 12 punti.

Precisa e dominante

Vediamo ora i dati di questa ritrovata Inter offensiva: sono ben 14 i tiri totali effettuati da Icardi e compagni, di cui 11 erano diretti in porta. Il più attivo, manco a dirlo, è Icardi, con 6 tiri totali e 4 indirizzati nello specchio della porta: una percentuale di realizzazione vicina al 100% per la punta argentina, tornato ai suoi livelli dopo un periodo di difficoltà (leggi qui il resoconto dei suoi 5 anni in nerazzurro). Un altro giocatore ritrovato è senza dubbio Ivan Perisic, autore di 3 tiri in porta di cui ha portato al goal (di testa, in realtà, ma viene contato tra i tiri) e secondo giocatore più attivo in fase offensiva. I restanti tiri in porta sono stati effettuati da Cancelo, D’Ambrosio, Candreva e Rafinha (con un tiro ciascuno). Interessante notare anche il numero di occasioni da goal per la squadra nerazzurra: 14, come i tiri totali. Un dato incoraggiante se si pensa alle partite precedenti, nelle quali l’Inter si dimostrava o cinica o sprecona, a seconda del momento.

Soluzioni offensive più efficaci

Va menzionato il cambio radicale nelle soluzioni offensive: nelle partite precedenti (anche nei momenti in cui l’Inter era in prima/seconda posizione) si registrava una copiosa mole di cross e lanci lunghi a cercare lo scatto di Perisic o Icardi. Ebbene, nel match contro la Sampdoria si sono registrati solo 6 lanci lunghi e 11 cross, dei quali più della metà sono stati fatti da Perisic. Antonio Candreva, famoso per la sua predilezione per i cross verso l’area di rigore e per questo spesso beccato dai tifosi interisti, si è limitato a fornire un solo cross per il compagno in area; non è un caso se nelle migliori prestazioni dei nerazzurri, l’esterno ex Lazio è risultato poco attivo in questo settore. Come è stato scritto nel nostro ultimo editoriale, bentornata qualità!

Artefice del proprio destino

Con una partita in meno da recuperare, l’Inter ora è quarta ad un punto dalla Lazio e potenzialmente i punti di vantaggio potrebbero diventare quattro, qualora i nerazzurri dovessero vincere il derby, mentre il terzo posto disterebbe solo un punto. Luciano Spalletti dovrebbe ripartire da questa prestazione per il raggiungimento dell’ultimo obiettivo stagionale rimasto, assolutamente alla portata dell’Inter ora che l’attacco, si può dire, è risorto.

 

(fonte statistiche: www.legaseriea.it)