dove porterà

Dal derby al derby. Dal 5 febbraio, e da quei 5 minuti folli, al 19 aprile e a una finale conquistata in maniera netta e quasi senza storia. Poco più di due mesi, 75 giorni, giorno più, giorno meno, in cui l’Inter è stata prima brutto anatroccolo e poi nuovamente cigno. Il quesito è: dove porterà la nuova alba nerazzurra?

Dove porterà questo spirito ritrovato?

Intendiamoci, il nuovo bagliore dell’alba nerazzurra si è intravisto a cominciare dalla sfida con la Juventus, ma il derby poteva darne la luminosità definitiva visto che era stata la partita che aveva portato le tenebre. Ma dove può arrivare quest’Inter?

Finale di Coppa Italia

Partiamo da ciò che di concreto ha portato la vittoria di ieri. La finale di Coppa Italia. Per la squadra di Simone Inzaghi, in ogni caso, si tratterà della seconda finale disputata nel 2022. Due finali, la prima vinta, racchiuse nel giro di 4 mesi, dal 12 gennaio, (Inter-Juventus), alla finale del 11 maggio di nuovo contro la Juventus per il più classico degli scherzi del destino. Se sarà piacevole o infame sarà il tempo a dirlo. Uno step importante che certifica la crescita della squadra nerazzurra nel corso degli ultimi anni. Se l’Inter confermerà la rinascita recente potrà sedersi comodamente al tavolo dell’Olimpico, anche se, ovviamente, da lì a vincere passa ancora un po’. Una finale di coppa nazionale manca dal 2011, cioè da quando una doppietta di Eto’o e un gol di Milito contribuirono a vincere la finale contro il Palermo di Miccoli e Pastore. Ritornare su questi palcoscenici fa sempre piacere. Se vincere aiuta a vincere, mettere un altro trofeo in bacheca, 4 mesi dopo l’ultimo sarebbe un passo in avanti non da poco per una squadra che fino a 3 anni fa contava un periodo di digiuno di 8 anni. Numeri che danno l’essenza della crescita di queste ultime stagioni

 

E in campionato?

Senza girarci troppo intorno. E’ chiaro a tutti come tra sabato, (Roma a San Siro), e mercoledì, (recupero con il Bologna), l’Inter si giochi tanto del suo scudetto. 6 punti vorrebbero dire sicuramente vetta della classifica, ma potrebbero voler dire anche altro. Si, perché Lazio-Milan di domenica sera era già sfida interessante, ma, paradossalmente, lo è diventata ancor di più. C’è curiosità, infatti, tra gli addetti ai lavori per vedere la reazione dei rossoneri dopo questo 3-0 subito nel derby. Saprà superarlo o rimarrà “impantanata” come successe a febbraio ai cugini? Il campo darà la risposta definitiva.

Tornando all’Inter, almeno sulla carta, la gara più insidiosa è quella di sabato con la Roma dell’amico Mourinho. Una squadra, quella giallorossa, piena di qualità, (anche se mancherà Zaniolo), ed in piena lotta per l’obiettivo quarto posto distante 5 pt, (6 considerando il fatto che gli scontri diretti con la Juve sono a sfavore). L’Inter delle certezze ritrovate può superare questo scoglio e trovarsi davanti a 5 gare, (Bologna, Udinese, Empoli, Cagliari e Sampdoria), in cui solo le ultime due hanno qualcosa da chiedere ancora alla classifica. E’ presto per capire se sarà scudetto, ma sicuramente quest’Inter, tornata a esprimere bel calcio, rispetto all’Inter del dopo 5 febbraio ha qualche cartuccia in più da sparare. Si legga, ad esempio, alla voce Robin Gosens, giusto per citare una risorsa importante tra i “non titolari”. Si legga alla voce seconda stella sempre più immagine viva nella mente di giocatori e allenatore

Dove porterà la nuova alba?

E’, per forza di cose, più facile dire cos’ ha già portato. Sicuramente entusiasmo. Quello della squadra che ha ripreso a giocare libera e spensierata e quello dei tifosi che con il Milan han cantato dal primo all’ultimo minuto galvanizzati da una bella prestazione della Beneamata. C’è tanta voglia di far bene alla Pinetina. L’aver ritrovato il gioco, i risultati e l’essere tornati ad avere in mano il proprio destino sono tutti fattori che han contribuito a rendere radiosa l’alba, nell’attesa di capire se porterà a vedere il bagliore dorato di qualche trofeo e di una stella in più.

 

Scrivere è bello. Farlo parlando della propria squadra del cuore credo sia la massima aspirazione per chiunque sogni di fare questa professione.