Ottavi superati

Ottavi superati e missione compiuta. L’Inter torna da Oporto con in tasca il biglietto di una qualificazione sofferta e costruita (e 20 mln in più), oltre che sul gol di Lukaku, su una prestazione stoica di chi ha saputo soffrire quando c’era da soffrire. Venerdì, alle 12, il sorteggio e vedremo cosa ci dirà, ma intanto ai quarti di finale di Champions l’Inter c’è!

Eretto il muro come a Barcellona

Erano altri giocatori, era un’altra storia, era un’altra partita, ma tra stasera e quel Barcellona Inter qualche similitudine c’è. La più grande, la più importante e la più oggettivamente concreta riguarda la fase difensiva. Oggi, come allora, davanti all’estremo difensore è stato eretto un autentico muro difensivo che ha permesso a Inzaghi e ai suoi di portare a casa la qualificazione.

Se le punte hanno un po’ deluso da questo punto di vista, centrocampo e difesa sono stati semplicemente esemplari, nonostante qualche giocatore non proprio nelle migliori performance stagionali, ma tant’è, e quel che conta è il risultato finale che dice, anche con un po’ di fortuna, che l’Inter avanza al prossimo turno.

C’è stata sofferenza. Ce la si poteva aspettare. Così tanta? Ad essere onesti forse no, ma qua vanno attribuiti tanti meriti ai padroni di casa e, qualche demerito ai nerazzurri che del male han rischiato di farselo da soli. Il palo e la traversa colti e qualche parata di Onana decisiva van computati come rischi effettivamente corsi dalla banda di Inzaghi e quando a pochi minuti dal termine, Dumfries, fino ad allora peggiore in campo, salva un gol già fatto, è forse l’autentico segnale di turno superato: come a Barcellona, come 13 anni fa, ma quella era un’altra storia e con un finale da sogno.

3 autentici mostri come migliori in campo

Per la Uefa il premio Mvp è stato giusto assegnarlo ad Hakan Calhanoglu, ma, per quanto il turco abbia fatto bene, probabilmente la partita ha raccontato ben altro sotto questo punto di vista.

Ha raccontato di un Andrè Onana sicuro e impassibile davanti agli attaccanti avversari che le han provate tutte per fargli male, ma la pantera nerazzurra non si è fatta sorprendere regalando una prestazione mostruosa che ha nella parata con deviazione sul palo, la giusta immagine di copertina. Un autentico felino che ha parato tutto quanto è stato possibile parare, e quando lui non ci poteva arrivare, ha trovato la dea bendata che l’ha aiutato con la traversa.

Come lui, ci sono due difensori che han meritato, nella serata portoghese, il riconoscimento di migliori in campo, dal nostro punto di vista. Trattasi del duo italiano Acerbi-Darmian. Entrambi, oramai, sono diventati una sicurezza nello scacchiere di Simone Inzaghi. Entrambi hanno zittito gli scettici a suon di prestazioni davvero importanti che gli han fatto meritare la fiducia di tutti ad Appiano Gentile.

Darmian ha fornito la solita prestazione attenta e piena di forza di volontà che gli han permesso di arginare, da braccetto di destra, le idee del suo avversario diretto e quando, a circa 10 minuti dal termine si è arreso ai crampi, dopo una chiusura in corner, l’applauso alla prestazione è stata la giusta e doverosa conseguenza. Acerbi, invece, da perno centrale è stato semplicemente presente. Non si tratta di sminuirne la prova, anzi tutt’altro. C’è stato sempre quando contava e dove contava. Taremi ha dovuto pestare altre zolle per provare ad essere pericoloso. Il centrale di Vizzolo Pedrabissi ha fornito una prestazione di una caratura superiore ancora una volta, come i centrali di 13 anni fa, altri tempi. Un autentico muro difensivo

Simone si toglie qualche sassolino dalla scarpa

Il tanto bistrattato Inzaghi riporta l’Inter ai quarti. C’era chi parlava di esonero in caso di eliminazione e invece il tecnico ex Lazio si dimostra un autentico esperto delle partite da dentro e fuori. Battuto il Porto, una squadra che, in questi ultimi anni, si è rivelata una vera e propria bestia nera per le italiane in Europa: Lazio, Inter, Napoli, Roma, Juve e Milan: tra il 2003 e il 2021 i lusitani hanno incontrato e battuto tutte le più grandi squadre italiane. Un Inzaghi che con la solita eleganza ed educazione, si toglie però qualche sassolino dalle scarpe in conferenza stampa, promettendo che a tempo debito sarà lui a chiarire qualche situazione. Intanto, noi un bravo a Simone vogliamo dirlo.

 

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Ottavi superati, e ora?

Dopo aver superato gli ottavi, l’Inter guarda avanti. Guarda al sorteggio di venerdì, ma con che prospettive? Le partite vanno sicuramente giocate tutte, sempre e comunque. I quarti sono in calendario a cavallo della metà di aprile. Tra un mese esatto e tutto può cambiare tempo di allora, ma alcune considerazioni possono essere già fatte.

QUARTI DI FINALE: VUOI LA RIVINCITA CON IL MILAN?

Ci sono 3 palline da evitare assolutamente per provare ad andare ancora avanti. Real Madrid, Bayern Monaco e Manchester City rimangono obiettivamente di un’altra categoria. Un accoppiamento con una di queste tre, sarebbe pressochè ingiocabile.

Le due, (a meno di clamorosi scivoloni del Napoli), formazioni italiane rappresentano invece, sulla carta, un accoppiamento più abbordabile quanto riguarda il valore assoluto dell’avversario. Il Napoli è vero, ha un distacco abissale in campionato e lo ha praticamente già vinto, ma proprio con l’Inter a San Siro ha subito una delle rarissime sconfitte di quest’anno. La squadra di Spalletti sarebbe comunque favorita per quanto fatto vedere in Italia, ma in Europa l’Inter può dire la sua. Il derby, invece, è sempre il derby. Avrebbe il valore di una rivincita dopo la doppia semifinale del 2003 e i quarti di finale del 2005. Nei derby si sa, i valori contano relativamente e tutto può accadere, ma probabilmente, ad oggi, sarebbe la “meno peggio” per i nostri colori.

Chelsea e Benfica rappresentano due mine vaganti. Inglesi e portoghesi sono due squadre difficili da affrontare. Giocano un bel calcio, veloce e aggressivo. I lusitani, dell’ex Joao Mario, stanno facendo una gran Champions, mentre gli inglesi han evidenziato qualche alto e basso che gli han comunque permesso di arrivare fin qui. Tra le due è difficile scegliere

La strada continua davanti agli occhi e ai cuori dell’Inter e dei suoi tifosi. Cosa riserverà il cammino ancora non si sa, ma per scoprirlo basta aspettare venerdì, quando i 20 mln in più del passaggio dagli ottavi, saran oramai cosa certa.

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