Non è stata sicuramente una prestazione come l’Epic Brozo ammirato nel primo semestre della stagione 2015/2016 sotto la guida di Roberto Mancini, ma il Brozovic ammirato nel match di domenica sera contro il Napoli è stato una delle versioni più belle e pulite del croato da quando veste la casacca nerazzurra. Schierato in cabina di regia, a formare lo schermo davanti la difesa in compagnia di Gagliardini, Brozovic era l’uomo di qualità che nelle idee spallettiane avrebbe dovuto prendere per mano il gioco interista, garantendo qualità e velocità nel palleggio, al cospetto di una squadra-il Napoli- che fa dell’aggressività e del bel gioco il suo marchio di fabbrica.
Una responsabilità importante per Marcelo, considerando le ultime non felici prestazioni di fronte il pubblico di casa, condite anche da sonori fischi. Ma si sa, il pubblico del Meazza è un pubblico dal palato fine e nel momento in cui vede venire meno l’impegno e la determinazione non perdona nessuno. E Brozovic, nelle ultime uscite ha pagato questo suo atteggiamento.
Finalmente Brozovic
Troppo svogliato, discontinuo, a tratti irritante. Così, nelle ultime uscite casalinghe, il pubblico della San Siro nerazzurra ha cominciato a subissarlo di fischi; perché si può avere anche grande talento sulla carta, ma se non dai tutto, il tifo nerazzurro non perdona. Per questi motivi, le sue prestazioni non esaltanti e considerando la caratura dell’avversario che si aveva di fronte, la scelta di Spalletti di schierarlo titolare ha sorpreso un po’ tutti. Complice il momento di appannamento di Borja Valero, Luciano da Certaldo ha caricato di responsabilità il croato che ha risposto presente, sfoggiando una prestazione positiva, fatta di qualità e quantità che gli ha permesso di ricucire almeno in parte in parte il rapporto con la San Siro nerazzurra. Secondo i dati Opta è stato insieme a Miranda uno dei migliori in campo, con 47 passaggi positivi, 9 lanci esatti, 4 contrasti vinti e 3 palloni recuperati, limitando gli attacchi pericolosi di palleggiatori ed incursori bravi come Allan ed Hamsik, coprendo bene il campo per la durata di tutta la gara.
Intermittente come un faro
Ma il problema di Brozovic è proprio la sua continuità. Troppe volte ha abituato tifosi, compagni e società a prestazioni esaltanti seguite poi da vere e proprie partite anonime. Un vero e proprio peccato, considerando che il 25enne croato è sulla carta il centrocampista più completo nella mediana nerazzurra, in quanto l’unico capace di abbinare corsa, buona tecnica, inserimenti, gol ed assist. Quello che tutto l’ambiente nerazzurro chiede al giocatore è di garantire maggiore continuità di prestazione visto che il suo valore non è assolutamente in discussione. Solo così può rafforzare il suo rapporto con il tifo interista, che vede in Brozovic uno dei fari anche per l’Inter che verrà, vista l’età e la capacità anche di adattarsi in più ruoli del centrocampo. Tutto il mondo Inter, si augura che le prestazioni da “Epic Brozo” tornino ad essere la regolarità e la normalità e non siano solo dei casi isolati ogni tanto. Perché in questa volata finale verso la qualificazione alla prossima edizione della Champions League ci vuole il massimo impegno e sforzo da parte di tutti.
Amala.