Il mercato sta infiammando i tifosi dell’Inter. Con tutti questi botti è chiaro però che ci vorrà un po’ di tempo prima che la vera Inter 18/19 prenda forma.

Il calciomercato dell’Inter sembra non volersi più fermare. Ieri mattina ha svolto le visite mediche Sime Vrsaljko, il terzino ex Atletico è il sesto colpo di questa campagna acquisti e probabilmente non sarà l’ultimo; la trattativa per portare Arturo Vidal in nerazzurro è alle battute finali e, inoltre, col passare delle ore diventa sempre più calda la pista che porterebbe all’ombra della madonnina un giocatore incredibile, il centrocampista più forte al mondo, Luka Modric. Certo, da provarci a vederlo davvero in nerazzurro ce ne passa, ma già il solo tentativo di strappare alla squadra più forte del mondo la sua stella, da prova di come l’Inter targata Suning non si accontenti di essere una semplice spettatrice in Italia e in Europa.

Trovare l’equilibrio

Dunque sei acquisti già messi a segno, ai quali si aggiungerà sicuramente un settimo (se non un ottavo). Ciò che colpisce è che l’Inter ha trattato (ed acquistato) solo ed esclusivamente potenziali titolari. Dalla concretezza di Asamoah, Nainggolan e De Vrij, alle giovani certezze come Lautaro e Politano, passando da un terzino d’esperienza come Vrsaljko. Se poi a questi ci aggiungeremo davvero Vidal e/o Modric, l’Inter avrebbe aggiunto al parco giocatori otto individui impossibili da lasciare in panchina. Quest’anno le partite saranno tantassime, e il mister ha specificato più volte di volere una rosa ampia e forte per fronteggiare al meglio tutte le battaglie in arrivo. Detto questo, è chiaro che non sarà possibile vedere tutti i nuovi dall’inizio. Ogni nuovo giocatore passa da un inevitabile processo di integrazione all’interno di un team, in questo caso parliamo di quasi un intero 11 che dovrà passare da questo processo. Ai nuovi acquisti si aggiunge anche il “problema” dei croati Brozovic e Perisic, due pedine fondamentali nello scacchiere di Spalletti, che avrà a disposizione solo dall’8 di agosto, a soli dieci giorni dall’inizio del campionato insomma. Il mondiale prosciuga le energie di chiunque, a maggior ragione di chi come Ivan e Marcelo ha lottato fino alla finale. Risulta impensabile che i tre (quattro?) croati siano a disposizione per il 19 agosto, per la prima giornata di Serie A, con soli dieci giorni di preparazione alle spalle.  Più probabile vederli in match ufficiali agli inizi di settembre, pronti per l’esordio in Champions League.

(inter.it)

Calendario fortunato

Come detto in precedenza, tanti acquisti fanno luccicare gli occhi, ma necessitano per forza di cose di tempo per inserirsi negli schemi e nelle idee della nuova squadra. Fortunatamente i vari Lautaro, Nainggolan, Asamoah, De Vrij, e Politano non dovrebbero avere questi problemi, avendo svolto tutto il ritiro in nerazzurro. Per Vrsaljko e i possibili nuovi innesti invece, viene in aiuto il calendario di Serie A. L’inizio di campionato propone un avvio soft, otto partite (prima del derby del 21 ottobre) che vedranno l’Inter impegnata contro: Sassuolo, Torino, Bologna, Parma, Sampdoria, Fiorentina, Cagliari e Spal. Ovvio, tutte le partite possono nascondere delle insidie, ma questo mini torneo permetterà a Spalletti di avere più liberta di sperimentare tutte le varie soluzioni di cui la nuova rosa dispone, in modo da individuare il giusto equilibrio in campo e magari un 11 tipo per la stagione. A settembre poi, l’Inter tornerà ad ascoltare la musichetta della Champions League, dopo una logorante attesa di 6 anni. L’esordio è previsto per il 19 settembre, la speranza è che per quella data la squadra abbia raggiunto una forma ottimale o perlomeno adeguata ad iniziare il percorso nella massima competizione per club.

Conclusioni

Senza nasconderci troppo, l’Inter quest’anno è forte e competitiva. Solo il campo saprà dirci fino a che punto, ma è evidente che numericamente e tatticamente l’asticella si è alzata e anche di parecchio, in un processo naturale di crescita che vede finalmente il gruppo nerazzurro più maturo e completo, e perfettamente attrezzato per questa lunga stagione. Tutte le certezze della scorsa annata sono state, ad oggi, confermate. A queste si sono aggiunti profili di primo piano, essenziali alla causa interista. Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo affinché i nuovi si inseriscano nei meccanismi che i vecchi già conoscono, ma questo è del tutto naturale. Più breve sarà il tempo di miscelatura tra il nuovo e il vecchio e prima vedremo l’Inter 2018/2019 al pieno delle sue potenzialità. Noi tifosi dobbiamo solo aspettare ed avere pazienza, quest’anno la squadra è forte, quest’anno l’Inter is Here.

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