Atalanta - INTER 4-1

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nemeths

Guest
Condivido, anche se capisco che Spalletti, non avendo trequartista e temendo la fisicità dell'Atalanta ha preferito Gagliardini e Vecino lasciando Borja Valero e Joao Mario in panca ed a questo punto il 4-3-3 era inevitabile o quasi.
A mio modo di vedere il cardine di tutta la storia è che questa partita è capitata nel periodo peggiore che poteva esserci, neanche a farlo apposta, e cioè dopo quella contro il Barça, dispendiosissima dal punto di vista sia fisico che mentale e questo ha grandemente limitato il mister nelle scelte. Perché una squadra come l'Atalanta la si può limitare soltanto in due modi opposti: o aspettandola chiusi dietro e ripartendo approfittando del fatto che si scoprono sempre eccessivamente, o viceversa andandoli ad attaccare in profondità impedendo loro di ripartire da dietro con i difensori, schiacciandoli all'indietro e costringendoli a sbagliare. Noi siamo incapaci, per mentalità e per struttura, di usare il primo metodo, d'altra parte il secondo è quello che usiamo abitualmente (vedi Genoa, Lazio, ecc.), ma purtroppo non avevamo le energie per farlo con profitto. In più siamo mancati anche come qualità nel palleggio, abbiamo recuperato 200 palloni e 198 li abbiamo immediatamente riconsegnati a loro, come abbiamo fatto anche contro il Barcelona.

Condivido, secondo me non solo non era un periodo favorevole (a meta' tra Barcellona e sosta), ma soprattutto era un periodo tremendo dal punto di vista fisico. Brozovic e' apparso letteralmente in bambola per 90 minuti, Vecino non e' sceso in campo. Senza centrocampo e' difficile vincere le partite. La partita l'abbiamo persa con questo 4-3-3 scellerato che tutti osannano ma che non capiscono che sia un modulo basato sulla capacita' dei terzini di sovrapporsi e creare superiorita' numeri a centrocampo e pressione alta. In questa partita invece tutti i limiti del 'nostro' 4-3-3 sono saltati agli occhi fin da subito: D'Ambrosio e Asamoah sono veramente i meno indicati per questo tipo di scelta, non salivano mai, il primo perche' e' un mediocre e il secondo perche' tende a cercare l'interno e non l'estrema fascia. Avessimo avuto Dalbert e Vrsaljko forse la si poteva tentare, ma noi non abbiamo mai lavorato tatticamente per una pressione alta nei 90 minuti con i terzini sempre alti, la pressione alta da noi e' affidata al centrocampo (che non c'era). Insomma Spalletti ha fatto una scelta di strappo (il 4-3-3) mettendoci dentro una scelta di conservazione (la titolarita' di Miranda, D'Ambrosio e Vecino), sbaragliando qualunque senso avesse avuto il 4-3-3 con la Lazio o con il Genoa.

Possibile che Spalletti abbia sopravvalutato giocatori come Gagliardini, D'Ambrosio e Asamoah e la loro condizione fisica per riproporre il 4-3-3. Ma la verita' e' che e' stata l'intera preparazione ad incentrarsi su un livello di concentrazione che non avevamo e che non potevamo riproporre contro l'Atalanta. Noi dovevamo pressarli, aspettarli e colpire quando serviva. Invece abbiamo cercato (ancora una volta) di attaccarli sull'intensita' e siamo stati presi a salsicce in faccia. Dopo questa partita comincio a pensare che uno dei grandi limiti di Spalletti non sia il peccare di poca ambizione, ma proprio il peccare di troppa ambizione quando certe partite dovrebbero essere prese come quello che sono: una rogna da essere dominati per 85 minuti e poi vincere di una rete sfruttando il cinismo e le occasioni.
 

HBL

Stella
  Bannato
Condivido, secondo me non solo non era un periodo favorevole (a meta' tra Barcellona e sosta), ma soprattutto era un periodo tremendo dal punto di vista fisico. Brozovic e' apparso letteralmente in bambola per 90 minuti, Vecino non e' sceso in campo. Senza centrocampo e' difficile vincere le partite. La partita l'abbiamo persa con questo 4-3-3 scellerato che tutti osannano ma che non capiscono che sia un modulo basato sulla capacita' dei terzini di sovrapporsi e creare superiorita' numeri a centrocampo e pressione alta. In questa partita invece tutti i limiti del 'nostro' 4-3-3 sono saltati agli occhi fin da subito: D'Ambrosio e Asamoah sono veramente i meno indicati per questo tipo di scelta, non salivano mai, il primo perche' e' un mediocre e il secondo perche' tende a cercare l'interno e non l'estrema fascia. Avessimo avuto Dalbert e Vrsaljko forse la si poteva tentare, ma noi non abbiamo mai lavorato tatticamente per una pressione alta nei 90 minuti con i terzini sempre alti, la pressione alta da noi e' affidata al centrocampo (che non c'era). Insomma Spalletti ha fatto una scelta di strappo (il 4-3-3) mettendoci dentro una scelta di conservazione (la titolarita' di Miranda, D'Ambrosio e Vecino), sbaragliando qualunque senso avesse avuto il 4-3-3 con la Lazio o con il Genoa.

Possibile che Spalletti abbia sopravvalutato giocatori come Gagliardini, D'Ambrosio e Asamoah e la loro condizione fisica per riproporre il 4-3-3. Ma la verita' e' che e' stata l'intera preparazione ad incentrarsi su un livello di concentrazione che non avevamo e che non potevamo riproporre contro l'Atalanta. Noi dovevamo pressarli, aspettarli e colpire quando serviva. Invece abbiamo cercato (ancora una volta) di attaccarli sull'intensita' e siamo stati presi a salsicce in faccia. Dopo questa partita comincio a pensare che uno dei grandi limiti di Spalletti non sia il peccare di poca ambizione, ma proprio il peccare di troppa ambizione quando certe partite dovrebbero essere prese come quello che sono: una rogna da essere dominati per 85 minuti e poi vincere di una rete sfruttando il cinismo e le occasioni.

Il 433 lo fai con uno tra Borja e João
 
Condivido, secondo me non solo non era un periodo favorevole (a meta' tra Barcellona e sosta), ma soprattutto era un periodo tremendo dal punto di vista fisico. Brozovic e' apparso letteralmente in bambola per 90 minuti, Vecino non e' sceso in campo. Senza centrocampo e' difficile vincere le partite. La partita l'abbiamo persa con questo 4-3-3 scellerato che tutti osannano ma che non capiscono che sia un modulo basato sulla capacita' dei terzini di sovrapporsi e creare superiorita' numeri a centrocampo e pressione alta. In questa partita invece tutti i limiti del 'nostro' 4-3-3 sono saltati agli occhi fin da subito: D'Ambrosio e Asamoah sono veramente i meno indicati per questo tipo di scelta, non salivano mai, il primo perche' e' un mediocre e il secondo perche' tende a cercare l'interno e non l'estrema fascia. Avessimo avuto Dalbert e Vrsaljko forse la si poteva tentare, ma noi non abbiamo mai lavorato tatticamente per una pressione alta nei 90 minuti con i terzini sempre alti, la pressione alta da noi e' affidata al centrocampo (che non c'era). Insomma Spalletti ha fatto una scelta di strappo (il 4-3-3) mettendoci dentro una scelta di conservazione (la titolarita' di Miranda, D'Ambrosio e Vecino), sbaragliando qualunque senso avesse avuto il 4-3-3 con la Lazio o con il Genoa.

Possibile che Spalletti abbia sopravvalutato giocatori come Gagliardini, D'Ambrosio e Asamoah e la loro condizione fisica per riproporre il 4-3-3. Ma la verita' e' che e' stata l'intera preparazione ad incentrarsi su un livello di concentrazione che non avevamo e che non potevamo riproporre contro l'Atalanta. Noi dovevamo pressarli, aspettarli e colpire quando serviva. Invece abbiamo cercato (ancora una volta) di attaccarli sull'intensita' e siamo stati presi a salsicce in faccia. Dopo questa partita comincio a pensare che uno dei grandi limiti di Spalletti non sia il peccare di poca ambizione, ma proprio il peccare di troppa ambizione quando certe partite dovrebbero essere prese come quello che sono: una rogna da essere dominati per 85 minuti e poi vincere di una rete sfruttando il cinismo e le occasioni.

condivisibile, solo non comprendo come potevamo pressarli se la condizione fisica era disastrosa. Aspettarli ha del logico quando si devono risparmiare forze da usare nelle poche occasioni che ti vengono
 
Ma noi non siamo strutturati per giocare una partita di attesa, finiamo per schiacciarci troppo e poi non siamo in grado di ripartire, sia per una certa mancanza di qualità in chi dovrebbe impostare il gioco sia perché, pur avendo giocatori veloci, siamo incapaci di proporre contropiedi pericolosi che non siano palla a Perisic, volata fino in fondo e cross, sperando che Icardi abbia seguito l'azione. Infatti ricordo che anche Candreva, intervistato nell'intervallo di una partita che stavamo conducendo, disse papale papale che occorreva insistere e cercare il terzo goal perché noi non siamo strutturalmente capaci di gestire un vantaggio.
L'idea iniziale di Spalletti non era sbagliata, purtroppo però inapplicabile da quei giocatori in quelle condizioni.
 

burruchaga

Campione
  Bannato
Ma noi non siamo strutturati per giocare una partita di attesa, finiamo per schiacciarci troppo e poi non siamo in grado di ripartire, sia per una certa mancanza di qualità in chi dovrebbe impostare il gioco sia perché, pur avendo giocatori veloci, siamo incapaci di proporre contropiedi pericolosi che non siano palla a Perisic, volata fino in fondo e cross, sperando che Icardi abbia seguito l'azione. Infatti ricordo che anche Candreva, intervistato nell'intervallo di una partita che stavamo conducendo, disse papale papale che occorreva insistere e cercare il terzo goal perché noi non siamo strutturalmente capaci di gestire un vantaggio.
L'idea iniziale di Spalletti non era sbagliata, purtroppo però inapplicabile da quei giocatori in quelle condizioni.
Confermo tutto; noi soffriamo maledettamente le squadre che pressano alto per una nostra incapacita' di uscire in palleggio e mandare a monte il pressing avversario in due passaggi, se poi aggiungi che l'Atalanta ha quantita' ma anche qualita' la partita e' diventata per noi qualcosa al limite dell'impossibile.
In piu' aggiungo squadra scarica mentalmente all'inverosimile. L'unico che non denotava differenze rispetto alle precedenti partite e' stato Perisic rimasto in stato comatoso per tutti i minuti nei quali e' stato in "campo"
 
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alosio

Prima squadra
Confermo tutto; noi soffriamo maledettamente le squadre che pressano alto per una nostra incapacita' di uscire in palleggio e mandare a monte il pressing avversario in due passaggi, se poi aggiungi che l'Atalanta ha quantita' ma anche qualita' la partita e' diventata per noi qualcosa al limite dell'impossibile.
In piu' aggiungo squadra scarica mentalmente all'inverosimile. L'unico che non denotava differenze rispetto alle precedenti partite e' stato Perisic rimasto in stato comatoso per tutti i minuti nei quali e' stato in "campo"
Scusatemi continuo a non capire, ora l'Atalanta è diventata uno squadrone!! quantità e qualità ed allora quando incontri il napoli oppure i Gobbi che fai finisce 8-0 per loro?
Noi siamo l'Inter non certo una Spal, un Chievo oppure un Genoa, dai non scherziamo, ok ormai la partita è andata bisogna assolutamente ripartire con il piede giusto vincere subito e magari anche qualificarsi subito nel girone CHL.
 
Non conosco personalmente Gasperini, ma ugualmente e volentieri gli do una leccata perché la merita. L’Atalanta di domenica scorsa mi ha fatto godere più di tutte le fidanzate che ho avuto in oltre mezzo secolo. Per Spalletti un po’ mi dispiace, ma giusto un po’.”

Feltri Vittorio in arte Rocco Siffredi
 
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