Cassano

A livello di tecnica, visione di gioco, intuizione geniale di giocate che altri non riuscirebbero a concepire neppure dopo avergliele spiegate, per queste cose Cassano è stato assolutamente un top. Poi siamo d'accordo sul fatto che per essere ritenuti non dico un campione ma almeno un giocatore di alto livello ci vuol anche altro (continuità disciplina, spirito di squadra, ecc.) ma a livello tecnico Cassano era un top assoluto e non solo per l'Italia.
 
Cassano: “Voglio Higuain al posto di Icardi nell’Inter! Potevo essere come Messi, ma ho fatto troppi errori”
Una sola stagione in nerazzurro per Fantantonio, che lasciò Milano con l’arrivo di Mazzarri

di Marco Accarino, @AccarinoMarco


L’ex fantasista italiano Antonio Cassano è ospite di Sky Sport 24. Grande protagonista del calcio italiano agli inizi degli anni 2000, Fantantonio, così soprannominato fin dai tempi del Bari, ha sviluppato la sua carriera tra Roma e Genova, dove con la maglia giallorossa e con quella della Sampdoria ha saputo conquistarsi anche un posto in Nazionale. Ecco le sue parole: “Fossi nell‘Inter prenderei Higuain e lo metterei al posto di Icardi. L’argentino nerazzurro vuole andare via? Va bene. Gli direi grazie ed arrivederci e prenderei il Pipita perché è un super campione”.

Sul primo gol: “Mi agevolò, mi aiutò molto. Ma io sarei comunque arrivato a fare il calciatore ad alti livelli. Sono pieno di autostima, sono sicuro che ci sarei arrivato prima o poi, era il mio destino. Ma sicuramente quel gol di tacco contro l’Inter mi spianò la strada. In quella partita pensavo che io stavo facendo una grande partita ma che sarebbe stato il mio compagno a diventare famoso. La qualità della mia giocata fu pazzesca, non era casualità: era il talento che Madre Natura mi ha dato. Poi i miei anni migliori li passai alla Sampdoria, sono stati stupendi e con grande continuità. Oppure lo scudetto al Milan“.

Su Garrone: “Di errori ne ho fatti tantissimi, ma quello con Garrone pagherei tutto l’oro del mondo per non rifarlo. Gli mancai di rispetto e rimpiango quel maledetto errore, quel maledetto giorno. Ero molto indispettito e gli chiesi mille volte scusa, sia a lui che ai figli”.


Le partite più belle: “La mia preferita è Italia-Germania, dove vincemmo 2-1 in semifinale degli Europei. Feci una partita clamorosa per 60 minuti. Poi c’è anche Inter-Tottenham (4-1 Europa League 2012-13, ndr), anche lì giocai una gara stratosferica. Come ha detto Totti tempo fa io ho fatto il 50% di quello che realmente potevo fare. Facevo tanti disastri, non mi piaceva fare gli allenamenti. Se io per 15 anni avessi fatto quel che dovevo, diventavo come Messi! L’argentino rimarrà in eterno nella storia del calcio. Cristiano Ronaldo? Grandissimo lottatore ed atleta, ma Leo ha una capacità tecnica incredibile ed irraggiungibile”.

RIMPIANTI – “Non ho rimpianti per quanto riguarda i club. Diciamo che nel 2006 mi sarebbe piaciuto entrare in quella Nazionale che poi si è rivelata Campione del Mondo, ma Lippi aveva delle gerarchie di spogliatoio importanti, non voleva gente che faceva casino nello spogliatoio. Ho giocato nelle squadre più forti al mondo, non posso dire di non essere stato felice e fortunato. Sapevo che anche se avessi fallito, ci sarebbe stato un altro treno ad aspettarmi. Ne ho approfittato un bel po’…”

DERBY – “Quello più bello era quello di Roma. Il gol fatto di testa su Fernando Couto rimarrà nella storia. Quello più affascinante era quello di Genova. Atletico-Real? La differenza è abissale purtroppo, non può essere come gli altri derby”.

CORI INDESIDERATI – “Sconfiggere cori razzisti e violenza? E’ una cosa che ancora oggi non riesco a capire: siamo tutti uguali sulla faccia della terra. Purtroppo quando prendono di mira i calciatori di colore, non capisco. Dicono che qui in Italia non c’è razzismo? Per me sbagliano. Ho la vaga impressione che siamo un Paese razzista”.

BARELLA ED ALLAN – “Qui ora fanno 2-3 partite buone e valgono 50, 60, 70 o 80 milioni. Il calcio sta andando in una direzione che non mi piace e sbagliata, è una roba pazzesca. Allora Thiago Alcantara quanto lo devi pagare? Quanto valevano Iniesta, Xavi e Pirlo? Thiago vale 4-5 volte Barella. Sono tutti giocatori di quantità. E’ follia quello che si dice. Zaniolo erede di Totti? Sì, buonanotte…Lui è uno bravo, è giovane. Gioca molto sul fisico e per fare bene, deve stare bene. Mi piace perché ha anche personalità. Sarà un Pogba? Non lo so, ma mi piace. Se il PSG offre 80 milioni per Allan glielo porterei io a piedi a Parigi”.
 
Anche lui nella schiera dei pseudo-interisti o amici dell'Inter o ex dell'Inter da cui abbiamo avuto solo inculate:

la lazio, Simeone, Cassano, Campedelli, Di Marco, Ancelotti, Sacchi...

Chissà perché ci hanno portato meglio ex tifosi di altre squadre ... (es.... Nicolino Berti :))
 

Angelus

Stella
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Cassano: “Voglio Higuain al posto di Icardi nell’Inter! Potevo essere come Messi, ma ho fatto troppi errori”
Una sola stagione in nerazzurro per Fantantonio, che lasciò Milano con l’arrivo di Mazzarri

di Marco Accarino, @AccarinoMarco


L’ex fantasista italiano Antonio Cassano è ospite di Sky Sport 24. Grande protagonista del calcio italiano agli inizi degli anni 2000, Fantantonio, così soprannominato fin dai tempi del Bari, ha sviluppato la sua carriera tra Roma e Genova, dove con la maglia giallorossa e con quella della Sampdoria ha saputo conquistarsi anche un posto in Nazionale. Ecco le sue parole: “Fossi nell‘Inter prenderei Higuain e lo metterei al posto di Icardi. L’argentino nerazzurro vuole andare via? Va bene. Gli direi grazie ed arrivederci e prenderei il Pipita perché è un super campione”.

Sul primo gol: “Mi agevolò, mi aiutò molto. Ma io sarei comunque arrivato a fare il calciatore ad alti livelli. Sono pieno di autostima, sono sicuro che ci sarei arrivato prima o poi, era il mio destino. Ma sicuramente quel gol di tacco contro l’Inter mi spianò la strada. In quella partita pensavo che io stavo facendo una grande partita ma che sarebbe stato il mio compagno a diventare famoso. La qualità della mia giocata fu pazzesca, non era casualità: era il talento che Madre Natura mi ha dato. Poi i miei anni migliori li passai alla Sampdoria, sono stati stupendi e con grande continuità. Oppure lo scudetto al Milan“.

Su Garrone: “Di errori ne ho fatti tantissimi, ma quello con Garrone pagherei tutto l’oro del mondo per non rifarlo. Gli mancai di rispetto e rimpiango quel maledetto errore, quel maledetto giorno. Ero molto indispettito e gli chiesi mille volte scusa, sia a lui che ai figli”.


Le partite più belle: “La mia preferita è Italia-Germania, dove vincemmo 2-1 in semifinale degli Europei. Feci una partita clamorosa per 60 minuti. Poi c’è anche Inter-Tottenham (4-1 Europa League 2012-13, ndr), anche lì giocai una gara stratosferica. Come ha detto Totti tempo fa io ho fatto il 50% di quello che realmente potevo fare. Facevo tanti disastri, non mi piaceva fare gli allenamenti. Se io per 15 anni avessi fatto quel che dovevo, diventavo come Messi! L’argentino rimarrà in eterno nella storia del calcio. Cristiano Ronaldo? Grandissimo lottatore ed atleta, ma Leo ha una capacità tecnica incredibile ed irraggiungibile”.

RIMPIANTI – “Non ho rimpianti per quanto riguarda i club. Diciamo che nel 2006 mi sarebbe piaciuto entrare in quella Nazionale che poi si è rivelata Campione del Mondo, ma Lippi aveva delle gerarchie di spogliatoio importanti, non voleva gente che faceva casino nello spogliatoio. Ho giocato nelle squadre più forti al mondo, non posso dire di non essere stato felice e fortunato. Sapevo che anche se avessi fallito, ci sarebbe stato un altro treno ad aspettarmi. Ne ho approfittato un bel po’…”

DERBY – “Quello più bello era quello di Roma. Il gol fatto di testa su Fernando Couto rimarrà nella storia. Quello più affascinante era quello di Genova. Atletico-Real? La differenza è abissale purtroppo, non può essere come gli altri derby”.

CORI INDESIDERATI – “Sconfiggere cori razzisti e violenza? E’ una cosa che ancora oggi non riesco a capire: siamo tutti uguali sulla faccia della terra. Purtroppo quando prendono di mira i calciatori di colore, non capisco. Dicono che qui in Italia non c’è razzismo? Per me sbagliano. Ho la vaga impressione che siamo un Paese razzista”.

BARELLA ED ALLAN – “Qui ora fanno 2-3 partite buone e valgono 50, 60, 70 o 80 milioni. Il calcio sta andando in una direzione che non mi piace e sbagliata, è una roba pazzesca. Allora Thiago Alcantara quanto lo devi pagare? Quanto valevano Iniesta, Xavi e Pirlo? Thiago vale 4-5 volte Barella. Sono tutti giocatori di quantità. E’ follia quello che si dice. Zaniolo erede di Totti? Sì, buonanotte…Lui è uno bravo, è giovane. Gioca molto sul fisico e per fare bene, deve stare bene. Mi piace perché ha anche personalità. Sarà un Pogba? Non lo so, ma mi piace. Se il PSG offre 80 milioni per Allan glielo porterei io a piedi a Parigi”.
Parole sante. Uno dei pochi che ha il coraggio di dirlo pubblicamente.
 
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