INTER - Roma 1-1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

burruchaga

Campione
  Bannato
Ma non è affatto vero che a Londra siamo andati con un atteggiamento passivo. Ci siamo andati con l'atteggiamento di chi non aveva l'impellente necessità di vincere e si trovava in una situazione di svantaggio rispetto all'avversario dal punto di vista atletico e tecnico. In effetti le prime e più grosse occasioni per segnare le abbiamo avute noi, le abbiamo fallite e poi abbiamo beccato un goal tutto sommato stupido, a quel punto era difficile rimontare - ed infatti non ci siamo riusciti.
Per quanto riguarda il resto, vorrei farvi osservare che le squadre che giocano "con il coltello trai denti", ogni partita "come fosse una finale", ecc. ecc. sono sempre compagini di buon livello ma non top. Perché quelle di basso livello non hanno le qualità per giocare a ritmi alti, mentre quelle di alto livello preferiscono sfruttare altre armi. Per giocare in quel modo un allenatore deve convincere i giocatori che "sputare l'anima in campo" è l'unico modo per competere con squadre più attrezzate a livello tecnico. Ci vuole quindi coscienza di questo e massima disponibilità da parte dei giocatori, che appunto comprendono che altrimenti sono relegati in ruoli di secondo piano e quindi, per reggere la botta, devono correre al doppio della velocità. Infatti gli esempi classici di squadre che giocano così sono l'Atalanta in serie A e l'Ajax in CL.
Confermo tutto, il Gasperini (quello attuale) non troverebbe da noi la stessa disponibilita' che trova a Bergamo perché la piazza e' completamente diversa e le attese sono completamente diverse. Secondo me la tattica di Spalletti e' quella di tenere il piu' possibile la palla , anche in modo ripetitivo e noioso per un semplice motivo: se la palla l'abbiamo noi non l'hanno gli altri ; penso che conoscendo alla perfezione il nostro centrocampo vuole evitare gli assalti all'arma bianca perché alla prima palla persa qualsiasi avversario ci taglia come il burro e infatti i gol che prendiamo sono quasi sempre ripartenze (vedi Lazio e Roma tanto per parlare delle ultime gare o Chievo e Fiorentina prima)
 
Buona Pasqua a tutti, sono nuovo. Nato a Milano ma vivo in Abruzzo. Penso che mi stia venendo una sorta di gastrite quest'anno, me la sta mettendo questo finale di stagione. Ogni volta penso: ok, tre punti, terzi e poi finisce quest'incubo. Perchè per me è stato così. Sono anni che forse sul campo va peggio, ora si intravede una qualificazione champions, ma i casini di quest'anno mai. Mai visto mezzo stadio contro la curva, gente che entra in campo e riesce a sbagliare tre passaggi facili da subentrante. Il gioiello del mercato che fa finta di giocare perchè contro la sua ex squadra non se la sente. Sostituzioni che calcisticamente non comprendo: esce uno che ci mette un po' di cuore, Lautaro, per uno che non ha più nessuna voglia di giocare. Sono stremato, e con la gastrite appunto. Io non so che bisogna fare, a chi bisogna scrivere, sono disposto perfino a picchettare la sede, ma per favore facciamo ordine lì dentro, che si vendano i ribelli, i golpisti, i musoni, i mezzi giocatori, che al buon D'ambrosio si dia riposo in panca, che si rinunci a pensare che tolto Icardi, tolto Perisic, tolto chi vi pare lo stadio si riempirà lo stesso senza sostituti veri e non Dzeko, parametri zero, scontenti d'europa, occasioni anziane. Spero sia l'ultima stagione in cui nel cuore della stessa riaffiorano in campo quelli che ad Agosto dovrebbero essere panchinari per la coppa italia, per le sfide meno impegnative, per il turn over. Settembre 2018: 4 top player in squadra, Icardi, Perisic, Skriniar, Handa. Aprile 2019: nessuno. E oggi in campo si è visto, tolto Borja il resto stava pensando alla doccia finale, perfino con 10 minuti buoni e la Roma sulle gambe questi tenevano palla senza nessuna voglia di vincerla la partita. Se con la Juve giocano come oggi fra due giornate nemmeno la champions è così tanto sicura (Juve,Napoli, udinese per diverse motivazioni giocheranno alla morte...). Spalletti per me ha devastato un gruppo.
Hai scambiato il Forum per un reparto di gastroenterologia.
E forse anche squadra:l'Inter è per stomaci forti. Da sempre.
 
Ma non è affatto vero che a Londra siamo andati con un atteggiamento passivo. Ci siamo andati con l'atteggiamento di chi non aveva l'impellente necessità di vincere e si trovava in una situazione di svantaggio rispetto all'avversario dal punto di vista atletico e tecnico. In effetti le prime e più grosse occasioni per segnare le abbiamo avute noi, le abbiamo fallite e poi abbiamo beccato un goal tutto sommato stupido, a quel punto era difficile rimontare - ed infatti non ci siamo riusciti.
Per quanto riguarda il resto, vorrei farvi osservare che le squadre che giocano "con il coltello trai denti", ogni partita "come fosse una finale", ecc. ecc. sono sempre compagini di buon livello ma non top. Perché quelle di basso livello non hanno le qualità per giocare a ritmi alti, mentre quelle di alto livello preferiscono sfruttare altre armi. Per giocare in quel modo un allenatore deve convincere i giocatori che "sputare l'anima in campo" è l'unico modo per competere con squadre più attrezzate a livello tecnico. Ci vuole quindi coscienza di questo e massima disponibilità da parte dei giocatori, che appunto comprendono che altrimenti sono relegati in ruoli di secondo piano e quindi, per reggere la botta, devono correre al doppio della velocità. Infatti gli esempi classici di squadre che giocano così sono l'Atalanta in serie A e l'Ajax in CL.
Nelle righe che ho sottolineato c'è esattamente tutto il nostro limite.
Un punto di partenza (non siamo andati con atteggiamento passivo) ed un punto di arrivo che non combacia col punto di partenza (non avevamo l'impellente necessità di vincere).
Lo hai esattamente confermato volendomi però dimostrare il contrario.
Io da allenatore dell'Inter esigo, esigo, che l'Inter vada sempre in campo col solo obbiettivo di vincere.
E questo deve essere la norma contro chiunque, che sia sulla carta più debole o che sia sulla carta di un altro pianeta rispetto a Noi.
Non ci scendo in campo per fare calcoli o studiare l'avversario al fine di capire cosa fare per arginarlo e poi colpirlo.
Scendo in campo per batterlo, sempre.
Con acume, intelligenza, furia agonistica e se possibile qualità, ma sempre per guardarlo dritto negli occhi e metterlo sotto.
I calcoli li lascio alla schiera di commercialisti che abbiamo in società o nei vari forum a loro difesa e tutela.
Sul campo ci vado per vincere, sempre. A maggior ragione e con più voglia e determinazione se l'asticella si alza.
Spalletti a parole fa questo...a parole...in campo poi il suo mantra è primo non prenderle.
Il fatto che non siamo una grande squadra non giustifica questo atteggiamento e questa mentalità passiva che si traduce nel non gioco che dimostriamo ad ogni gara.
La palla la teniamo malissimo e lentamente per difenderci, perchè non abbiamo l'impianto mentale ed anche tecnico per fare diversamente.
Passi per la qualità che se scarseggia difficilmente la puoi proporre con costanza, ma l'atteggiamento e la preparazione mentale unite a tutte quelle componenti agonistiche ne vengono fuori come conseguenza diretta, non sono giustificabili in eterno.
Di pazienza il tifoso Interista ne ha in abbondanza...anche se a onor del vero parlerei più di Amore incondizionato che di pazienza...
Il punto focale è che se non si cambia al più presto questa mentalità perdente che abbiamo dentro, che piaccia o no, nessun fatturato top ci porterà ad essere sempre competitivi e non solo a fasi alterne.
Poi chiaramente entrano in ballo pure le questione tecniche, ma prima deve cambiare la mentalità.
 
Ultima modifica:
@Lothar10: ma certo che siamo scesi in campo per vincere. Ma c'è un'enorme differenza tra l'atteggiamento passivo che menzionavi ed il gettarsi all'attacco dal primo minuto. Per me, un atteggiamento passivo è quello di lasciar giocare gli avversari, badando unicamente a chiudere gli spazi - esattamente come ha fatto il grande City del grande Guardiola in casa del Tottenham. Noi invece, contro gli stessi avversari, abbiamo cercato di pressare il più alto possibile, cercando di ripartire ogni volta che ce n'era l'occasione - o meglio, ogni volta che ci riuscivamo, perché occasioni per farlo ne abbiamo avute parecchie, ma ogni volta c'era l'errore nella scelta o nel passaggio e l'azione sfumava. Ciò nonostante, qualche occasione l'abbiamo ugualmente creata, non mi sembra si possa parlare di atteggiamento passivo.
Detto questo, va bene l'orgoglio, va bene il blasone, va bene tutto ma poi in campo si fa quello che ci riesce di fare e quello che l'avversario ci concede. Francamente atteggiamenti rinunciatari nell'Inter non ne ho visti, poi è chiaro che se si pensa di poter affrontare la goBBa nello stesso modo in cui si affronta il Chievo, beh allora ci attendono grosse delusioni.
Tutti rimproverano l'atteggiamento negli ultimi minuti della partita con il PSV, dimenticando che eravamo partiti con l'idea di spaccare il mondo e dopo 5 minuti abbiamo beccato un goal, abbiamo pareggiato con molta fatica ed a quel punto era logico che la squadra tirasse un po' il fiato, senza considerare la paura di beccare un altro goal (gli Olandesi ci stavano mangiando vivi in contropiede).Quando è arrivata la notizia del pari del Tottenham ci abbiamo provato a vincere, ma era tardi.
Io atteggiamenti rinunciatari non ne ho mai visti, incapacità se mai ...
 

Angelus

Stella
  Moderatore
Lassa stà che se Luciano mi arriva secondo chiede agli Zhang un quinquennale come nei viaggi del Capitano Kirk
Perisic ha detto che le vinciamo tutte quindi dormi pure tra 10 guanciali
Legittimo chiederlo. Ma conosco i miei polli e so già che non le vinceremo tutte e 5 e che al massimo potremo blindare la qualificazione al penultimo turno con un pareggino in casa di un Napoli senza più nulla da chiedere al campionato.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto