Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

Io, purtroppo per me, sono abbastanza vecchio da ricordarmele tutte queste Inter, da HH in poi. Devo dire che l'emozione per la Grande Inter I non era minimamente paragonabile a quella delle altre, a quei tempi una squadra Italiana che trionfava in Europa era come sbarcare su Marte. Miei conoscenti che non avevano la TV a casa ed andavano a vedere le partite a quella del bar sotto casa mi raccontavano che l'entusiasmo si tagliava a fette e perfino quelli che tifavano altre squadre erano contenti delle nostre vittorie. Che tempi ! In estate, per motivi di lavoro di mio padre, andavamo al mare in Luglio ed era facile incontrare dei calciatori: a Forte dei Marmi ero vicino di ombrellone di Guarneri mentre gli anni precedenti a Castiglioncello ero addirittura vicino di casa di Sarti (suo figlio Riccardo ed io giocavamo spesso insieme), ricordo che dopo Mantova il grande Giuliano soffriva per terribili mal di testa a causa del trauma cranico che si era procurato sbattendo la testa contro il palo dalla disperazione per la papera che ci era costata il titolo. Quanto alla finale contro il Celtic mio padre, che detestava i Britannici come popolo ma li ha sempre ammirati per l'intensità che mettevano nel giocare al pallone, dopo dieci minuti mi disse papale papale che quella partita l'avremmo persa. Quando andammo in vantaggio tentai di dirgli che si sbagliava ma lui rispose che avevamo segnato perché avevamo più classe ma che alla lunga loro ci avrebbero travolto fisicamente. Infatti ... :cry:
Il mio primo derby a S. Siro fu nel '70, il giorno dell'esordio in A di Ivano Bordon. Sconfitta 3:0, a fine partita un signore seduto dietro di me prese per mano il figlioletto e gli disse: "Vieni, andiamo a cacciare l'allenatore !". Io ed un mio amico eravamo talmente sconfortati che pe rpoco non ci mettevamo a piangere. Lorenzi, che ci avev aprocurato i biglietti, ci Disse: "Tranquilli, il derby di ritorno è quello che conta e quello lo vinciamo noi !" Purtroppo al derby di ritorno (2:0 per noi) avevo l'influenza e non potei andare, mi consolai andando a Firenze l'ultima giornata di campionato.
Carissimo, credo che siamo più o meno coetanei, all'epoca di HH1 (Helenio) ero un bambino. Ho cominciato a seguire le partite nel 1965-66, ricordo di aver visto la semifinale di ritorno con il Real Madrid in tv. L'anno dopo seguii bene sia il campionato che, soprattutto la Coppa Campioni: quando perdemmo con il Celtic ero disperato e mi consolai convinto che ci saremmo rifatti l'anno dopo. Non avrei mai immaginato di dover aspettare fino al 2010 per rivincere la Coppa.
 

Spillodue

Esordiente
Si hai ragione. Ero bambino e ricordo che la vedevo mentre montano la pista Policar. La finale di Coppa Campioni si giocava di pomeriggio. Alla fine del primo tempo segnò Mazzola su rigore e si andò all'intervallo. Nella ripresa segnò il Celtic dopo un assedio e io spensi la Tv. La riaccesi e stavamo perdendo. Mi misi a piangere. Molti molti anni dopo la rividi su Espn. La squadra crollò letteralmente nel secondo tempo. Non stavamo in piedi come è successo poi il 5 maggio o più di recente contro il Toro l'anno scorso o contro Sinisa il mese scorso. Mancava Suarez e giocava Bicicli, che non era proprio la stessa cosa, ma erano tutti stremati.
Mi permetto di correggerli su un punto: il fallo su Cappellini e il relativo rigore segnato da Mazzola si verificarono sicuramente nei primi minuti del primo tempo, ora non ricordo con precisione il minuto, ma sicuramente prima del decimo. Per quanto riguarda gli assalti del Celtic ricordo che spesso andavano addosso a Sarti: più volte durante la telecronaca fu ribadito che in Gran Bretagna era concesso un simile comportamento: bisognerebbe controllare se effettivamente le regole dell'epoca lo consentivano.
 

Spillodue

Esordiente
Sono andato a rivedere poco fa un video dell' epoca e Mazzola segna il rigore al settimo minuto, ma un'altra cosa mi ha fatto sobbalzare: il gol del pareggio di Gemmel era da annullare con le regole del fuorigioco dell ' epoca, bloccando l'immagine al momento del tiro c'erano ben tre giocatori del Celtic soli davanti a Sarti, oltre tutti i difensori dell'Inter. Almeno uno secondo me copre la traiettoria del tiro. Comunque a quel tempo bastava che un calciatore, partecipante o meno all'azione, fosse in fuorigioco, in quell'occasione erano tre.
 
Già, l'Inter del Trap: quell'anno vidi diverse partite dal vivo, tra le quali quelle a Pisa, a Firenze e quella dell'ultima giornata di campionato a S. Siro contro la Fiorentina (a proposito della quale avrei un altro episodio da raccontare, ma lasciamo perdere). Bene, per me è stata quela l'Inte rpiù divertente da guardare, era impressionante sia livello fisico che tecnico, un vero spettacolo, soprattutto Matthaeus ...
essendo nato nel 1988,non ho manco visto l'inter del Trap, i primi dolci ricordi miei sono quelli dell'inter del compianto Gigi e dei primi idoli djorkaeff zamorano e soprattutto il Fenomeno
 

josethespecialone

Prima squadra
Già, l'Inter del Trap: quell'anno vidi diverse partite dal vivo, tra le quali quelle a Pisa, a Firenze e quella dell'ultima giornata di campionato a S. Siro contro la Fiorentina (a proposito della quale avrei un altro episodio da raccontare, ma lasciamo perdere). Bene, per me è stata quela l'Inte rpiù divertente da guardare, era impressionante sia livello fisico che tecnico, un vero spettacolo, soprattutto Matthaeus ...
Fisicamente facevano impressione enorme quelli del 2007 - 2009. Viera, Matrix, un certo Ibra... Ero a Parma quando Julio Cruz segno al 90' il 2-1. All'entrata in campo restai stupefatto. Erano altissimi. E mancava Adriano.....
 

josethespecialone

Prima squadra
Carissimo, credo che siamo più o meno coetanei, all'epoca di HH1 (Helenio) ero un bambino. Ho cominciato a seguire le partite nel 1965-66, ricordo di aver visto la semifinale di ritorno con il Real Madrid in tv. L'anno dopo seguii bene sia il campionato che, soprattutto la Coppa Campioni: quando perdemmo con il Celtic ero disperato e mi consolai convinto che ci saremmo rifatti l'anno dopo. Non avrei mai immaginato di dover aspettare fino al 2010 per rivincere la Coppa.
Anche per me io ho la prima partita in Tv fu il ritorno contro il Real nel 1966.
 

josethespecialone

Prima squadra
Mio padre mi ha portato a vedere la mia prima partita a San Siro per potere vedere Corso prima che se ne andasse. Poi se ne andó e ci fece un goal (di testa!!!) con la maglia del Genoa (non ricordo se eravamo andati a Marassi?), mio padre era letteralmente costernato.
Da come me lo descriveva lui era un giocatore geniale e svogliato, che se faceva caldo presidiava la zona di campo in ombra :D
Io lo ricordo solo come allenatore (poveraccio) di un'Inter terribile, svogliata in campionato e che subí il solito furto a Madrid in coppa. Ce l'avevo con lui e non capivo che semplicemente non era un allenatore, aveva accettato di fare il traghettatore per spirito di servizio. Il mio avercela con lui faceva incazzare tremendamente mio padre, e io l'ho capito solo quando ho letto su questo forum le critiche a Bergomi e Zenga... Ragion per cui mi auguro che mai un Cambiasso, per dire, sieda sulla nostra panchina.
Ma guarda sul Bergomi giornalai sarebbe fa aprire una discussione.
Forse peggio ancora si è però comportato il signor Mazzola - mio idolo infantile - dopo che MM lo accompagnò alla porta.
 

Spillodue

Esordiente
Mazzola ha dichiarato al Corriere della Sera di essersene andato perché si era accorto che Moratti si faceva segretamente consigliare sulla campagna acquisti da Moggi che, ovviamente, gli dava delle dritte sbagliate. A meno che Moratti e Mazzola non si confrontino pubblicamente, è difficile sapere la verità. Da calciatore Mazzola era non solo il mio idolo, ma il vero e proprio motivo per cui mi sono innamorato del gioco del calcio e dell'Inter.
 
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