Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

josethespecialone

Prima squadra
Mazzola ha dichiarato al Corriere della Sera di essersene andato perché si era accorto che Moratti si faceva segretamente consigliare sulla campagna acquisti da Moggi che, ovviamente, gli dava delle dritte sbagliate. A meno che Moratti e Mazzola non si confrontino pubblicamente, è difficile sapere la verità. Da calciatore Mazzola era non solo il mio idolo, ma il vero e proprio motivo per cui mi sono innamorato del gioco del calcio e dell'Inter.
Si da bambino era un mito. Ricordi il goal che segnò alla Svizzera in amichevole? Poi ha mostrato un livore verso Moratti che mi sembra francamente segno di un uomo da poco. Che Moratti parlasse con moggiladro mi sembra poco credibile. Vero è che si disse che lo voleva portare all'Inter, ma forse era una voce messa in giro da qualche malalingua, forse baffuta. Insomma una delusione. Credo che Moratti si ricordi di quando gli fece comprare Dabo, Camara e Silvestre, quello che non sapeva stoppare il pallone e che poi divenne titolare allo United!!!
 

Spillodue

Esordiente
A proposito del gol alla Svizzera ricordo di averlo visto a scuola: frequentavo la seconda media, era un sabato pomeriggio ( facevamo i doppi turni) e il prof. di educazione fisica ci portò nell'ufficio del vicepreside a vedere il secondo tempo nella sua ora. Un gol pazzesco, tra i più belli che abbia mai visto.
 

carlo314

Fuoriclasse
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Mi é venuto in mente a proposito della nostra leggendaria fortuna nei sorteggi di coppa...

Nel '77 becchiamo i sovietici della Dinamo Tbilisi, squadra sconosciuta e che tutti ritengono materasso. Ci buttano fuori al primo turno: 0-1 a San Siro, 0-0 a Tbilisi. Nell'era pre-internet non potevamo saperlo, ma quella era una squadra veramente forte con gente del calibro di Kipiani, Shengelia e Chivadze che faranno figure egregie anche in nazionale. Una squadra che l'anno successivo si prese lo scalpo del Napoli, quello dopo buttó fuori il Liverpool (2-1 in Inghilterra, 3-0 a Tbilisi) e coronó un ciclo vincente andando a vincere la coppa delle coppe 80-81.
 
Mi é venuto in mente a proposito della nostra leggendaria fortuna nei sorteggi di coppa...

Nel '77 becchiamo i sovietici della Dinamo Tbilisi, squadra sconosciuta e che tutti ritengono materasso. Ci buttano fuori al primo turno: 0-1 a San Siro, 0-0 a Tbilisi. Nell'era pre-internet non potevamo saperlo, ma quella era una squadra veramente forte con gente del calibro di Kipiani, Shengelia e Chivadze che faranno figure egregie anche in nazionale. Una squadra che l'anno successivo si prese lo scalpo del Napoli, quello dopo buttó fuori il Liverpool (2-1 in Inghilterra, 3-0 a Tbilisi) e coronó un ciclo vincente andando a vincere la coppa delle coppe 80-81.
i bei tempi dell'unione sovietica

vinsero la coppa battendo in finale il carl zeis jena, squadra della germanio dell'est anche questa sparita dal calcio europeo (adesso gioca in 3' divisione)
 
i bei tempi dell'unione sovietica

L'URSS, esattamente come la Jugoslavia, ha avuto solo lo svantaggio di non aver avuto allenatori moderni capaci di andare oltre al solito calcio estremamente schematico e scolastico, perché quando potevano scegliere trai giocatori nativi delle varie Repubbliche potevano mettere insieme delle Nazionali niente affatto male. Non è un caso che la Dinamo Kiev sia salita alla ribalta internazionale grazie a Lobanovski, che era l'unico ad avere delle idee un po' più moderne (oltre ad un paio di fuoriclasse mica da ridere).
Scusate l'OT.
 
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