Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

erano primi con 3 punti di vantaggio (la vittoria valeva 2 punti ancora), mancavano 4 partite alla fine.
Portandosi a 5 punti di vantaggio mancava solo piú la matematica.

Ma avessimo vinto si finiva a -1 e mentre noi avevamo 3 ultime partite "facili", loro avevano due trasferte a Torino e Roma.

Piu che altro quella partita la dominammo, primo tempo fu un assalto a Fort Apache con Pagliuca che para di tutto, poi il loro rigore, poi nuovo assalto nostro, rigore per Lothar che sbaglia...e da lí si é capito che potevi giocare 3 giorni di fila ma non sarebbe entrata mai

Samp vinse con merito quello scudetto, peró non avevamo niente in meno, quel ciclo meritava un secondo scudetto, peccato
Sul rigore Lothar sbagliò per il nervosismo a causa di un altro rigore che non ci avevano dato prima. Probabilmente se tutto fosse andato secondo le regole l'avremmo vinta.....
 
ho sentimenti contrastanti riguardo quella stagione.
sentivo addosso la scottatura per l'addio di ronaldo (forse la prima vera delusione che mi ha dato una persona, anche se indirettamente è stata una prima grande lezione di vita, a suo modo),non amavo cuper ed inoltre non ho mai amato vieri, che resta il simbolo di quella stagione. a posteriori dico che forse sbagliavo... ma nonostante quella e la precedente fossero due stagioni consecutive e "legate" dal gruppo dei giocatori e da cuper, le vivo tuttora come due squadre diverse. è difficile da spiegare, l'addio di ronaldo è stato uno spartiacque emotivo.

io non ricordo di aver patito così tanto nel 2003. periodi di ansia nerazzurra sono stati la settimana precedente a Parma Inter, da star male...
e chiaramente il periodo marzo-maggio 2010. un concentrato di elettricità ed emozioni che ha raggiunto livelli mai provati prima: ricordo che ogni anno ci dicevano che l'inter DOVEVA vincere la coppa ma a me sinceramente non me ne fregava nulla, la vedevo come un qualcosa di irrealizzabile. Ma da dopo il 3-1 al barcellona NON CI HO CAPITO PIU' NULLA... ma è inutile che te lo spiego, sono sicuro valga la stessa cosa anche per te...

p.s. anche mio papà mi cita tante volte inter samp del 91
Su Ronaldo ne abbiamo discusso a lungo nei giorni scorsi nel topic di Bobo, ti capisco perfettamente.
Noi di quella generazione di interisti del "post scudetto dei record" in Ronaldo avevamo riposto ogni speranza e sogno di riscatto, di vittoria, di potenza ritrovata.
Il numero 1 al mondo, l'alieno, il fuoriclasse del Barcellona, forse il piú grande talento di sempre. Che viene all'Inter, proprio all'inter, proprio da noi. Tutto vero.
Dicono che l'attesa é il piacere stesso, beh...l'attesa di rivederlo in campo dopo gli infortuni fu tanta, condita da tanta passione e affetto, tanta speranza e tanta fiducia che, una volta tornato nei ranghi, con Bobo e coi soldi di Moratti che avrebbe comprato altri campioni, saremmo tornati a vincere, soprattutto lo scudetto, per noi nati in quegli anni un'ossessione.
E poi...
E poi ho provato quello che hai provato tu e che abbiamo provato tutti quel giorno, dai, e credo anch'io da quel giorno l'approccio emotivo al calcio sia cambiato in tanti di noi. Hai detto bene, nel suo piccolo, pur se concretamente distante dalle nostre vite reali, fu una lezione di vita. Amara, ma di quelle che con le dovute proporzioni segnano ed insegnano.

La cavalcata 2010 in coppa l'ho vissuta con quello spirito anch'io, del resto ne ho gia raccontato ampiamente proprio su questo topic.
Ma quell'euroderby...beh no, ansia alle stelle.
Ma alla fine non credevo né badavo troppo nemmeno io alla coppa, forse non mi rendevo conto o forse mi sembrava un qualcosa di troppo irreale e grande, era il derby in Europa peró a rendere elettrica la situazione.
Giá sai che per me il derby é l'evento sportivo dell'anno, da sempre e per sempre, che sia coppa Italia, campionato o coppa delle galassie.
Ma quel derby lí...ziofa, la pressione salí alle stelle.
Erano oltretutto due squadre entrambe non in formissima, allenatori entrambi in bilico, era anche quello uno spartiacque, uno dei tanti delle due milanesi quando si incrociano. Se loro perdono Ancelotti salta e poi il Milan di quegli anni a venire probabilmente non sarebbe esistito.
Se vinciamo noi, eh, poi si aprono le porte dell'infinito. Magari dell'Inferno, quasi sicuramente, ma con vista sul Paradiso.
Fu drammatico.
Avessimo perso contro un'altra sticazzi, dopo il 2002, tra 5 maggio e Ronaldo out, capirai...peró il derby contro quel Milan scassatello piú o meno come noi..eh, non fu simpatico.
 
Eppure quel 24 Marzo 2002 credevo fosse fatta.
2 giornate prima una magia di Seedorf al 91' riacchiappa un risultato fondamentale contro la Juve, e già sembrava un segno chiaro.
Mancavano tipo 7 partite alla fine, la Roma era seconda in quel momento, noi primi, scontro diretto dal sapore decisivo.
A San Siro li distruggiamo, partita intensa, bella, perfetta, gli diamo 3 fischioni uno più bello dell'altro.
Virtualmente quella sera lo vinciamo, psicologicamente era una svolta, dopo un campionato dominato, quasi sempre in testa, a 7 dalla fine prendi a botte la diretta inseguitrice, a quel punto potevamo solo più perderlo.
99 su 100 in una stagione cosi, la prima in testa dall'inizio che picchia in quel modo la seconda a cosi poche giornate dalla fine poi vince.
Il turno dopo oltretutto andiamo addirittura a vincere a Firenze, uno dei campi su cui storicamente non vinciamo mai.

Ma inter is inter.
Non so se il ritorno di Ronaldo ha rotto il giocattolo, è stato un mix di cose.
Di sicuro lasciare fuori quel Recoba non era facile...non però al punto di fargli fare l'ala sinistra. Per di più sulla fascia proprio di Gresko.
Poi la squadra era stanca, forse prima mentalmente che fisicamente.

La mazzata fu perdere in casa con l'atalanta, a conti fatti penso che lo scudetto lo abbiamo perso li, psicologicamente.

Quella sconfitta ha tagliato le gambe ed alimentato terrori.
E ovviamente, vedendoci in difficoltà...gli arbitri hanno fiutato il sangue della preda, colpita e abbattuta con lo scandalo di Verona.

Alla partita di Roma ci arrivammo male, fisicamente e mentalmente.

Ma ancora oggi se penso a quel dramma, il rammarico grande penso sia quella maledetta partita in casa contro l'atalanta.
Sconfitta totalmente inattesa.
Fatale.
Sì, perso lì

Con Ronaldo furibondo in panca
 
Su Ronaldo ne abbiamo discusso a lungo nei giorni scorsi nel topic di Bobo, ti capisco perfettamente.
Noi di quella generazione di interisti del "post scudetto dei record" in Ronaldo avevamo riposto ogni speranza e sogno di riscatto, di vittoria, di potenza ritrovata.
Il numero 1 al mondo, l'alieno, il fuoriclasse del Barcellona, forse il piú grande talento di sempre. Che viene all'Inter, proprio all'inter, proprio da noi. Tutto vero.
Dicono che l'attesa é il piacere stesso, beh...l'attesa di rivederlo in campo dopo gli infortuni fu tanta, condita da tanta passione e affetto, tanta speranza e tanta fiducia che, una volta tornato nei ranghi, con Bobo e coi soldi di Moratti che avrebbe comprato altri campioni, saremmo tornati a vincere, soprattutto lo scudetto, per noi nati in quegli anni un'ossessione.
E poi...
E poi ho provato quello che hai provato tu e che abbiamo provato tutti quel giorno, dai, e credo anch'io da quel giorno l'approccio emotivo al calcio sia cambiato in tanti di noi. Hai detto bene, nel suo piccolo, pur se concretamente distante dalle nostre vite reali, fu una lezione di vita. Amara, ma di quelle che con le dovute proporzioni segnano ed insegnano.

La cavalcata 2010 in coppa l'ho vissuta con quello spirito anch'io, del resto ne ho gia raccontato ampiamente proprio su questo topic.
Ma quell'euroderby...beh no, ansia alle stelle.
Ma alla fine non credevo né badavo troppo nemmeno io alla coppa, forse non mi rendevo conto o forse mi sembrava un qualcosa di troppo irreale e grande, era il derby in Europa peró a rendere elettrica la situazione.
Giá sai che per me il derby é l'evento sportivo dell'anno, da sempre e per sempre, che sia coppa Italia, campionato o coppa delle galassie.
Ma quel derby lí...ziofa, la pressione salí alle stelle.
Erano oltretutto due squadre entrambe non in formissima, allenatori entrambi in bilico, era anche quello uno spartiacque, uno dei tanti delle due milanesi quando si incrociano. Se loro perdono Ancelotti salta e poi il Milan di quegli anni a venire probabilmente non sarebbe esistito.
Se vinciamo noi, eh, poi si aprono le porte dell'infinito. Magari dell'Inferno, quasi sicuramente, ma con vista sul Paradiso.
Fu drammatico.
Avessimo perso contro un'altra sticazzi, dopo il 2002, tra 5 maggio e Ronaldo out, capirai...peró il derby contro quel Milan scassatello piú o meno come noi..eh, non fu simpatico.
Per fortuna non sono l’unico a pensare che il Milan 2002/03 non era niente di che.
Milan che aveva acciuffato il quarto posto (e avrebbe vinto la coppa un anno dopo)proprio il pomeriggio di Chievo inter 2-2. Superando proprio il chievo...
Intrecci del destino.
 
Per fortuna non sono l’unico a pensare che il Milan 2002/03 non era niente di che.
Milan che aveva acciuffato il quarto posto (e avrebbe vinto la coppa un anno dopo)proprio il pomeriggio di Chievo inter 2-2. Superando proprio il chievo...
Intrecci del destino.
avevano una rosa importante, devo dire con piú qualitá della nostra, il che sembrava impensabile giá solo l'anno prima.
Ma da buoni cugini premurosi gli avevamo regalato Seedorf, dopo Pirlo, e gli avevamo anche regalato Simic come primo cambio dietro, ormai orfani appunto di Ronaldo.
Perché in famiglia ci si aiuta sempre :sizi

Ma avevano gente come Redondo e Rivaldo che era finita e non rese per come avevano pensato, la squadra non gli girava benissimo, e a quell'appuntamento ci arrivammo in condizioni simili, loro forse pure peggio di noi.
E nelle due partite ai punti avremmo meritato, soprattutto al ritorno ti ricorderai cosa si mangia Recoba...
 
Eppure quel 24 Marzo 2002 credevo fosse fatta.
2 giornate prima una magia di Seedorf al 91' riacchiappa un risultato fondamentale contro la Juve, e già sembrava un segno chiaro.
Mancavano tipo 7 partite alla fine, la Roma era seconda in quel momento, noi primi, scontro diretto dal sapore decisivo.
A San Siro li distruggiamo, partita intensa, bella, perfetta, gli diamo 3 fischioni uno più bello dell'altro.
Virtualmente quella sera lo vinciamo, psicologicamente era una svolta, dopo un campionato dominato, quasi sempre in testa, a 7 dalla fine prendi a botte la diretta inseguitrice, a quel punto potevamo solo più perderlo.
99 su 100 in una stagione cosi, la prima in testa dall'inizio che picchia in quel modo la seconda a cosi poche giornate dalla fine poi vince.
Il turno dopo oltretutto andiamo addirittura a vincere a Firenze, uno dei campi su cui storicamente non vinciamo mai.

Ma inter is inter.
Non so se il ritorno di Ronaldo ha rotto il giocattolo, è stato un mix di cose.
Di sicuro lasciare fuori quel Recoba non era facile...non però al punto di fargli fare l'ala sinistra. Per di più sulla fascia proprio di Gresko.
Poi la squadra era stanca, forse prima mentalmente che fisicamente.

La mazzata fu perdere in casa con l'atalanta, a conti fatti penso che lo scudetto lo abbiamo perso li, psicologicamente.

Quella sconfitta ha tagliato le gambe ed alimentato terrori.
E ovviamente, vedendoci in difficoltà...gli arbitri hanno fiutato il sangue della preda, colpita e abbattuta con lo scandalo di Verona.

Alla partita di Roma ci arrivammo male, fisicamente e mentalmente.

Ma ancora oggi se penso a quel dramma, il rammarico grande penso sia quella maledetta partita in casa contro l'atalanta.
Sconfitta totalmente inattesa.
Fatale.

La sconfitta di Bergamo poteva starci, anche la roma l'anno prima perse punti importanti alla fine, il nostro calo con arbitri normali non avrebbe inciso
 
Alto