È morto Maradona ?



il famoso "Hijos de puta " di Maradona


stadio olimpico...finale del mondiale 90,Germania-Argentina...lo sportivissimo pubblico dell'Olimpico che fischia l'inno nazionale argentino
Argentina colpevole di aver battuto l'Italia in semifinale a Napoli ai rigori....senza rubare nulla
pagina a dir poco vergognosa
questi siamo
 
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mi ha sempre fatto ridere la frase "si discute l'uomo non il calciatore"

l'uomo lo si è sempre e solo giudicato, mai discusso
a me fan ridere sia quelli che siccome ora é morto cercano di martirizzarlo come fosse stato un mezzo santo, sia quelli che cinicamente mettono il dito nella piaga ricordandolo come un farabutto.

Questa foga di trovare l'etichetta giusta all'uomo d'altra parte riflette bene le profonde contraddizioni che ne hanno creato ed alimentato il mito.

Qualcuno lo accostava ad Alí e Jordan. Vero, come icona del mondo sportivo, l'accostamento regge.
Maradona peró é stato un mito piú grande, di quei due.

Quei due erano due dritti, due esempi positivi anche fuori dal campo, due di cui puoi dire solo bene, erano come volevamo che fossero. Erano credibilmente irreali.

Quella di Diego é invece una storia incredibile, stupefacentemente (passami l'avverbio:ghigno) contraddittoria fino all'estremo piú inverosimile. Era poeticamente divino in campo e umano nel modo piú fragile e distruttivo, fuori. Era tutto quello che non si dovrebbe essere, che nessuno vorrebbe essere. Era un concetrato di debolezze, macchie e scandali.
Una spina nel culo della morale comune.
Anzitutto questo lo ha peró reso un mito anche per le nuove generazioni abituate alle fredde, anonime e perfette macchine da calcio dall'immagine pulita come Ronaldo7 e Messi.
Maradona aveva tutti i peggiori cazzi amari che ha il povero disgraziato del vicolo vicino al tuo. Anzi, ne aveva molti di piú.
Questa contraddizione tra l'eroe trascinatore di campo e l'antieroe disgraziato fuori dal campo affascina, perché nelle contraddizioni ci riconosciamo di piú.

Io sono convinto che avesse fatto le stesse cose che ha fatto in campo essendo un atleta provetto ed un uomo rispettabile, il suo mito sarebbe (molto) piú ridimensionato, oggi.
 
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a me fan ridere sia quelli che siccome ora é morto cercano di martirizzarlo come fosse stato un mezzo santo, sia quelli che cinicamente mettono il dito nella piaga ricordandolo come un farabutto.

Questa foga di trovare l'etichetta giusta all'uomo d'altra parte riflette bene le profonde contraddizioni che ne hanno creato ed alimentato il mito.

Qualcuno lo accostava ad Alí e Jordan. Vero, come icona del mondo sportivo, l'accostamento regge.
Maradona peró é stato un mito piú grande, di quei due.

Quei due erano due dritti, due esempi positivi anche fuori dal campo, due di cui puoi dire solo bene, erano come volevamo che fossero. Erano credibilmente irreali.

Quella di Diego é invece una storia incredibile, stupefacentemente (passami l'avverbio:ghigno) contraddittoria fino all'estremo piú inverosimile. Era poeticamente divino in campo e umano nel modo piú fragile e distruttivo, fuori. Era tutto quello che non si dovrebbe essere, che nessuno vorrebbe essere. Era un concetrato di debolezze, macchie e scandali.
Una spina nel culo della morale comune.
Anzitutto questo lo ha peró reso un mito anche per le nuove generazioni abituate alle fredde, anonime e perfette macchine da calcio dall'immagine pulita come Ronaldo7 e Messi.
Maradona aveva tutti i peggiori cazzi amari che ha il povero disgraziato del vicolo vicino al tuo. Anzi, ne aveva molti di piú.
Questa contraddizione tra l'eroe trascinatore di campo e l'antieroe disgraziato fuori dal campo affascina, perché nelle contraddizioni ci riconosciamo di piú.

Io sono convinto che avesse fatto le stesse cose che ha fatto in campo essendo un atleta provetto ed un uomo rispettabile, il suo mito sarebbe (molto) piú ridimensionato, oggi.
Come per tutti i poeti e gli artisti maledetti
 
a me fan ridere sia quelli che siccome ora é morto cercano di martirizzarlo come fosse stato un mezzo santo, sia quelli che cinicamente mettono il dito nella piaga ricordandolo come un farabutto.

Questa foga di trovare l'etichetta giusta all'uomo d'altra parte riflette bene le profonde contraddizioni che ne hanno creato ed alimentato il mito.

Qualcuno lo accostava ad Alí e Jordan. Vero, come icona del mondo sportivo, l'accostamento regge.
Maradona peró é stato un mito piú grande, di quei due.

Quei due erano due dritti, due esempi positivi anche fuori dal campo, due di cui puoi dire solo bene, erano come volevamo che fossero. Erano credibilmente irreali.

Quella di Diego é invece una storia incredibile, stupefacentemente (passami l'avverbio:ghigno) contraddittoria fino all'estremo piú inverosimile. Era poeticamente divino in campo e umano nel modo piú fragile e distruttivo, fuori. Era tutto quello che non si dovrebbe essere, che nessuno vorrebbe essere. Era un concetrato di debolezze, macchie e scandali.
Una spina nel culo della morale comune.
Anzitutto questo lo ha peró reso un mito anche per le nuove generazioni abituate alle fredde, anonime e perfette macchine da calcio dall'immagine pulita come Ronaldo7 e Messi.
Maradona aveva tutti i peggiori cazzi amari che ha il povero disgraziato del vicolo vicino al tuo. Anzi, ne aveva molti di piú.
Questa contraddizione tra l'eroe trascinatore di campo e l'antieroe disgraziato fuori dal campo affascina, perché nelle contraddizioni ci riconosciamo di piú.

Io sono convinto che avesse fatto le stesse cose che ha fatto in campo essendo un atleta provetto ed un uomo rispettabile, il suo mito sarebbe (molto) piú ridimensionato, oggi.
Trovo che la tua disamina sia perfetta ,sia da un punto di vista sociologico che antropologico.

mi rifaccio ai miti dell'antichità....il perfetto e quasi invincibile Achille,risulta più antipatico del "normale" Ettore..al primo puoi rimproverare la sua perfezione che lo fa sembrare disumano,quindi distante da te...col secondo hai una naturale empatia dovuta alla sua imperfezione umana
Come per tutti i poeti e gli artisti maledetti


Esatto.
 
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