A fine partita ho discusso e quasi litigato con mio figlio, disgustato per la maniera in cui abbiamo (non) giocato e vinto (immeritatamente). Mi faceva notare come, per la prima volta nella storia, non avessimo neppure esultato ad un goal dell'Inter (e questo effettivamente è vero). Io invece sostenevo quello che poi ho sentito affermare da TUTTI gli ex-calciatori nel dopo-partita, incluso lo stesso Gattuso: queste partite conta solo VINCERLE, non importa come. Gli scarsi risultati negli scontri diretti e l'incapacità di vincere le partite "sporche", quelle metà e metà, la scorsa stagione hanno fatto la differenza tra l'ottenere semplicemente ottimi risultati e portare a casa qualche trofeo. D'altra parte sono numerosissime le partite che non abbiamo vinto pur avendo stra-meritato, per cui prima di fare pari di partite come quella di ieri ne dobbiamo vincere ancora 4 o 5. Chiaro che se poi si gioca anche bene, meglio ancora, ma contro squadre tecnicamente migliori di noi (il Napoli ha mia avviso è la squadra potenzialmente più forte quest'anno, l'ho sempre detto) e nell'impossibilità di far valere la nostra fisicità (ieri sera nel secondo tempo eravamo distrutti) bisogna attaccarsi all'esperienza e, perché no, anche alla fortuna. Mio figlio ed io ci siamo arrabbiati di brutto alla sostituzione di Lautaro con Hakimi, perché l'esperienza ci dice che se vuoi difenderti efficacemente devi avere due attaccanti forti davanti, che allunghino la squadra ed offrano un punto di riferimento per i rilancia dalla difesa. A quel punto la squadra avversaria ha due scelte: o mantiene qualche uomo in copertura, evitando di assediarci, oppure lascia due difensori uno contro uno, così che se uno dei nostri vince un duello si ritrova in porta senza problemi. Evidentemente Conte ha pensato che se dovevamo difenderci, l'unico modo per farlo fosse presidiare l'area di rigore, ha avuto ragione lui.
Perché poi non si dica che cerchiamo alibi quando non arrivano i risultati, diciamo subito che l'arbitro si è dimostrato ancora una volta una totale chiavica, adottando un metro di giudizio ondivago, non fischiando falli evidentissimi, distribuendo i cartellini ad acazzum, l'unica cosa che ha azzeccato (ma c'era la VAR) è stato il rigore, nettissimo. Sull'espulsione di Insigne non mi pronuncio, anche se la penso come Gattuso: un arbitro dovrebbe capire la trance agonistica del momento e fingere di non sentire certi epiteti in momenti chiave della partita, riservando i cartellini ad interventi molto più gravi.
OK prendiamo i tre punti e portiamo a casa, meno uno dalla prima, ma sono preoccupato per le prossime due partite, molti dei nostri non ne hanno più ma mancano i ricambi.