INTER - Benevento 4-0 [Serie A]

eriksen è un regista, io l'ho sempre detto, pazzesco come gli abbiano sempre fatto fare il 3/4ista

Non è così pazzesco, in Inghilterra con più spazi poteva giocare anche lì, ha tiro e assist pazzeschi. Spesso però anche nel Tottenham partiva molto indietro o in fascia per fare gioco. In Italia può essere regista o mezz'ala di possesso (difficilmente con l'idea di calcio di Conte).
 
pagelle fc.inter.news


HANDANOVIC 6 - Il voto è politico. Passa tutta la partita da spettatore non pagante, indicando ad Eriksen le zolle di campo da calpestare.

SKRINIAR 6,5 - Confermato nel terzetto di difesa, è il sostituto di Conte in campo: parla e guida tatticamente i compagni, coprendo con intelligenza la zona di competenza e concedendosi anche qualche cambio di campo. Regge gli scontri con l'imponente fisico. DAL 73' DE VRIJ SV.

RANOCCHIA 6
- È l'uomo di fiducia chiamato a far rifiatare l'insostituibile De Vrij a pochi giorni dalla Juventus. Incide sulla gara con la sua stazza disturbando legalmente Improta in occasione del vantaggio nerazzurro, ma poco dopo rischia grosso per un intervento scomposto su Lapadula: il 9 di Inzaghi è più rapido di lui e lo mette in difficoltà, costringendolo spesso a staccarsi di qualche metro.

BASTONI 6,5 - Torna dal 1' dopo il turno di riposo in Coppa Italia, mettendo tecnica e centimetri a servizio della squadra. A differenza di Ranocchia cerca di giocare d'anticipo su Lapadula e sugli altri attaccanti giallorossi, correndo complessivamente pochi pericoli.

HAKIMI 6,5 - Nel match di andata aveva bagnato la prima da titolare in nerazzurro con un gol e un assist. Anche se non mette la firma (rete annullata per fuorigioco), a distanza di un girone la musica non cambia: sgroppa sulla fascia e manda in crisi Improta, sempre alla ricerca del tiro o del passaggio vincente. Conferma la buona intesa con Barella.

BARELLA 7 - È l'unico dei tre centrocampisti (solitamente) titolari chiamato a fare gli straordinari. Nessun problema per Nic, che si rimbocca le maniche e macina chilometri come da abitudine. Sbaglia qualcosa in avvio di gara anche a causa dell'eccessivo altruismo, poi sale in cattedra uscendo con eleganza dalle situazioni più intricate. Inesauribile, si concede una mezzora di riposo nel finale. DAL 64' VIDAL 6 - Fa girare le gambe trotterellando in mezzo al campo, mettendo benzina in vista della nuova guerra dell'ex contro la Juventus.

ERIKSEN 7 - Ha una grande chance dal 1' dopo la perla nel derby che ha spedito l'Inter in semifinale di Coppa Italia. E la sfrutta subito: è da un suo tagliente calcio di punizione che arriva la deviazione-beffa di Improta. Si applica nel nuovo ruolo perché vede il calcio come pochi: palleggia con personalità in mezzo al campo smistando palloni e inventando corridoi in verticale difficilmente leggibili per i comuni mortali. Aggiunge una traversa alla personale collezione di legni.

GAGLIARDINI 6 - Conte sceglie i suoi centimetri per dare ossigeno a Vidal. Gioca semplice e fa il suo, inserendosi di tanto in tanto a fari spenti e garantendo costante apporto nei duelli aerei. Il 2-0 di Lautaro nasce da una sua intuizione in verticale. DALL'80' SENSI SV

PERISIC 6
- Trova posto dall'inizio sull'out di sinistra al posto di Young, raccogliendo qualche cambio di gioco. Prova a puntare verso la porta di Montipò senza troppa convinzione, ma si dimostra utile in qualche ripiegamento difensivo. Meglio nella ripresa, quando si aprono gli spazi.

LAUTARO 7 - Si rivede in campo dall'inizio con tanta voglia di ritrovare il gol, come dimostra l'atteggiamento gladiatorio dopo aver tirato il fiato in settimana. Svaria su tutto il fronte d'attacco e va a conquistarsi palloni contrastando come un mediano e arrivando più volte alla conclusione senza la giusta precisione. Nei secondi 45' buca due volte Montipò: nella prima occasione l'assistente di Pasqua alza la badierina, nella seconda è invece il Toro ad alzare le braccia al cielo e a togliersi un grosso peso dalle spalle, come dimostra l'urlo di rabbia nell'usultanza. Intercetta il pallone spedito in rete da Lukaku. DAL 73' SANCHEZ 6,5 - Mette da parte le voci di mercato dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo: il colpo di genio in verticale vale l'assist per il poker di Lukaku. Incisivo.

LUKAKU 6,5 - La squalifica in Coppa Italia spinge Conte a non risparmiarlo neanche contro la sorpresa Benevento: per una buona fetta di gara fa fatica a farsi notare, gravitando nell'ombra. Alla prima palla invitante, però, non perdona e strappa la sufficienza nonostante una prestazione sottotono: il piattone di sinistro vale il tris nerazzurro. Non contento, si concede addirittura il bis su assist di Sanchez e lascia il campo. DALL'80' PINAMONTI SV

ALL. STELLINI (CONTE) 7
- Con il Milan in mini-fuga e il fiato sul collo della Juventus è chiamato a prendersi i tre punti prima del tour de force tra campionato e semifinali di Coppa Italia. Per riuscire nell'intento mister Conte (non in panchina per squalifica) cambia sei uomini su undici rispetto alla formazione vista nel derby di coppa: uno di questi è Eriksen, rilanciato come regista e decisivo per mettere in discesa la partita. Mette in ghiaccio il match senza difficoltà assicurando anche un po' di riposo ai big.
 

quintomoro

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  Bannato
Non è così pazzesco, in Inghilterra con più spazi poteva giocare anche lì, ha tiro e assist pazzeschi. Spesso però anche nel Tottenham partiva molto indietro o in fascia per fare gioco. In Italia può essere regista o mezz'ala di possesso (difficilmente con l'idea di calcio di Conte).
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