Sanremo 2021

Sanremo 2021, Roby Facchinetti attacca il Festival: "Dimenticato Stefano D'Orazio, provo molta amarezza"​


Al cantante dei Pooh era stato assicurato dagli organizzatori che ci sarebbe stato un tributo al batterista recentemente scomparso per il Covid. "Non è successo e poco importa ora sapere se per sbadataggine, ignoranza o maleducazione". Furioso anche Red Canzian: "Una cosa orrenda". Nel pomeriggio le scuse di Amadeus


Il Festival di Sanremo ha dimenticato di onorare la memoria di Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh scomparso il 6 novembre per le conseguenze del Covid, e Roby Facchinetti ha affidato a Facebook uno sfogo molto amaro e un attacco durissimo agli organizzatori, al direttore artistico e agli autori del Festival: “Parole come quelle che ho scritto sopra” scrive Roby in riferimento al post di tributo che ha scritto per Stefano D’Orazio, “o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui! Buona domenica e ascoltate sempre buona musica. Roby”.

Il Festival di Sanremo ha dimenticato di onorare la memoria di Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh scomparso il 6 novembre per le conseguenze del Covid, e Roby Facchinetti ha affidato a Facebook uno sfogo molto amaro e un attacco durissimo agli organizzatori, al direttore artistico e agli autori del Festival: “Parole come quelle che ho scritto sopra” scrive Roby in riferimento al post di tributo che ha scritto per Stefano D’Orazio, “o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui! Buona domenica e ascoltate sempre buona musica. Roby”.

Il post è stato pubblicato su Facebook alle dieci del mattino, dopo che Roby ha aspettato inutilmente la fine della trasmissione a notte fonda nella speranza di poter ascoltare il tributo che gli era stato peraltro promesso e annunciato dalla Rai. “Cari amici del Festival di Sanremo”, scrive Roby immaginando ciò che poteva essere detto sul palco dell’Ariston e che invece non è mai stato pronunciato. “Cari amici della canzone italiana, ora vorremmo spendere un minuto delle nostre tante, tantissime, infinite ore di diretta per un ricordo davvero doveroso. Basterà un minuto solo, credeteci. Ma proprio dobbiamo onorare la memoria di un grande artista, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, “Uomini soli”, di una persona bella, franca, intelligente, leale. Non possiamo insomma dimenticarci di mandare un applauso a Stefano D’Orazio, che con i Pooh ha rappresentato la stagione più fertile della nostra grande canzone italiana. Questo palco, un Festival che si chiama “della canzone”, non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio. Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai”

.Poi il cantante dei Pooh e autore delle musiche della band spiega: “Ieri sera sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, cari amici, aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole come queste. Non per presunzione, o perché fossero pretese da me, dai miei amici per sempre, da Tiziana. Ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite. Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa. Tanto che quotidiani come L’Eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta. Invece, parole come quelle che ho scritto sopra, o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite”

Furioso anche il bassista dei Pooh, Red Canzian: "È stata una cosa orrenda, davvero molto brutta. Sapevamo che doveva esserci questo omaggio e siamo rimasti molto male quando non l’abbiamo visto. Perché credo che Stefano D’Orazio meritasse quel ricordo. In cinque serate piene di qualsiasi cosa, tre minuti si potevano trovare”. E ha aggiunto: "Per provocazione potrei dire che il tempo si poteva trovare persino al posto degli ultimi cinque in classifica, la cui assenza non avrebbe cambiato la storia della musica. Credo che Stefano in 50 anni abbia dato tanto alla musica italiana e che qualcosa poteva essergli restituito da quel palco. Non si può essere onorati solo quando si serve a qualcuno”.

Una polemica amara, una chiusura poco degna per il 71esimo festival nelle parole di due dei musicisti che quel palco lo conoscono bene, dedicate a un artista che ha combattuto il Covid scrivendo un inno a Bergamo di beneficenza, Ritornerò Ritornerai, e che poi il destino ha voluto che il Covid si portasse via. Nel pomeriggio sono arrivate le scuse di Amadeus: "Mi scuso, c'è stato un problema di sforamenti, di tempi. È colpa mia. Mi scuso con i Pooh. Quell'omaggio l'avevo voluto perché Stefano D'Orazio era un amico, quindi io sono il primo ad essere dispiaciuto".
 

Il_Sommo_

Vice capitano

Sanremo 2021, Roby Facchinetti attacca il Festival: "Dimenticato Stefano D'Orazio, provo molta amarezza"​


Al cantante dei Pooh era stato assicurato dagli organizzatori che ci sarebbe stato un tributo al batterista recentemente scomparso per il Covid. "Non è successo e poco importa ora sapere se per sbadataggine, ignoranza o maleducazione". Furioso anche Red Canzian: "Una cosa orrenda". Nel pomeriggio le scuse di Amadeus


Il Festival di Sanremo ha dimenticato di onorare la memoria di Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh scomparso il 6 novembre per le conseguenze del Covid, e Roby Facchinetti ha affidato a Facebook uno sfogo molto amaro e un attacco durissimo agli organizzatori, al direttore artistico e agli autori del Festival: “Parole come quelle che ho scritto sopra” scrive Roby in riferimento al post di tributo che ha scritto per Stefano D’Orazio, “o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui! Buona domenica e ascoltate sempre buona musica. Roby”.

Il Festival di Sanremo ha dimenticato di onorare la memoria di Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh scomparso il 6 novembre per le conseguenze del Covid, e Roby Facchinetti ha affidato a Facebook uno sfogo molto amaro e un attacco durissimo agli organizzatori, al direttore artistico e agli autori del Festival: “Parole come quelle che ho scritto sopra” scrive Roby in riferimento al post di tributo che ha scritto per Stefano D’Orazio, “o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui! Buona domenica e ascoltate sempre buona musica. Roby”.

Il post è stato pubblicato su Facebook alle dieci del mattino, dopo che Roby ha aspettato inutilmente la fine della trasmissione a notte fonda nella speranza di poter ascoltare il tributo che gli era stato peraltro promesso e annunciato dalla Rai. “Cari amici del Festival di Sanremo”, scrive Roby immaginando ciò che poteva essere detto sul palco dell’Ariston e che invece non è mai stato pronunciato. “Cari amici della canzone italiana, ora vorremmo spendere un minuto delle nostre tante, tantissime, infinite ore di diretta per un ricordo davvero doveroso. Basterà un minuto solo, credeteci. Ma proprio dobbiamo onorare la memoria di un grande artista, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, “Uomini soli”, di una persona bella, franca, intelligente, leale. Non possiamo insomma dimenticarci di mandare un applauso a Stefano D’Orazio, che con i Pooh ha rappresentato la stagione più fertile della nostra grande canzone italiana. Questo palco, un Festival che si chiama “della canzone”, non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio. Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai”

.Poi il cantante dei Pooh e autore delle musiche della band spiega: “Ieri sera sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, cari amici, aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole come queste. Non per presunzione, o perché fossero pretese da me, dai miei amici per sempre, da Tiziana. Ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite. Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa. Tanto che quotidiani come L’Eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta. Invece, parole come quelle che ho scritto sopra, o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite”

Furioso anche il bassista dei Pooh, Red Canzian: "È stata una cosa orrenda, davvero molto brutta. Sapevamo che doveva esserci questo omaggio e siamo rimasti molto male quando non l’abbiamo visto. Perché credo che Stefano D’Orazio meritasse quel ricordo. In cinque serate piene di qualsiasi cosa, tre minuti si potevano trovare”. E ha aggiunto: "Per provocazione potrei dire che il tempo si poteva trovare persino al posto degli ultimi cinque in classifica, la cui assenza non avrebbe cambiato la storia della musica. Credo che Stefano in 50 anni abbia dato tanto alla musica italiana e che qualcosa poteva essergli restituito da quel palco. Non si può essere onorati solo quando si serve a qualcuno”.

Una polemica amara, una chiusura poco degna per il 71esimo festival nelle parole di due dei musicisti che quel palco lo conoscono bene, dedicate a un artista che ha combattuto il Covid scrivendo un inno a Bergamo di beneficenza, Ritornerò Ritornerai, e che poi il destino ha voluto che il Covid si portasse via. Nel pomeriggio sono arrivate le scuse di Amadeus: "Mi scuso, c'è stato un problema di sforamenti, di tempi. È colpa mia. Mi scuso con i Pooh. Quell'omaggio l'avevo voluto perché Stefano D'Orazio era un amico, quindi io sono il primo ad essere dispiaciuto".
Brutta brutta brutta figura, che purtroppo passerà in sordina.
Evidentemente non potevano togliere 3 minuti al raccomandatissimo e scontato quanto banale Achille Lauro.
 
tutte canzonette uguali, tutti gli artisti che fanno i fenomeni e cantano (?) temi sociali, tutti diventati poeti.....mah

ma le belle canzonette spensierate degli anni 80 / 90 che ti facevano divertire e non spararti nei coglioni quando le ascolti dove sono finite?

aveva ragione bennato <sono solo canzonette.......>
 
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