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Ogni partita che passa l'Inter sta affrontando un conto alla rovescia.
"Conto alla rovescia tra virgolette. Noi dobbiamo giocare per vincere, col pedale sempre spinto. Non siamo squadra che può fare calcoli e nemmeno io voglio farli perché mi piace troppo vincere e voglio trasmettere questo ai calciatori. Stiamo iniziando a vedere la meta ma non è raggiunta, abbiamo vinto tre gare pesanti in otto giorni ma al tempo stesso sappiamo che non bastano perché mancano otto partite e dobbiamo continuare a vincere".
Ancora una volta la lettura della partita è stata giusta, non ha rinunciato alle due punte nonostante la gara non si sbloccasse. Date sempre una sensazione di dominio e di saper come fare male all'avversario.
"A volte è capitato di dover mettere il terzo attaccante, ma quando Sanchez è in panchina perché sa sparigliare le carte. Volevo continuare facendo entrare Lautaro perché sapevo che lui e Lukaku sono affiatati. Cambiare sistema in quel momento non serviva, avendo tanta qualità in mezzo al campo sapevo che i giri potevano cambiare. Se non avessimo segnato negli ultimi dieci minuti, avrei messo Pinamonti punta centrale con Lukaku e Lautaro ai suoi lati.
Avrei voluto vedere Lukaku sulla fascia e Pinamonti a far volare avversari in mezzo!
Mai una gioia.