Per me ( che mister non sono quindi tutto da prendere con le molle) e' un discorso di atteggiamento tattico. Conte da quando e' arrivato il covid e con Sensi out (ma anche con Eriksen non sono cambiate troppo le cose) ha deciso di andare in modalita' all-in con il calcio verticale. Abbiamo cominciato a rinkulare sempre di piu' e a cercare in maniera "patologica" gli 1v1 in profondita' che ti permettono di andare in porta con 2/3 tocchi. Il gol di ieri come e' nato:
Lukaku, per la prima volta in partita praticamente, riesce a gestire il pallone spalle alla porta e a servire Sanchez.
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Sanchez e' bravissimo a fare una mini esitazione per trovare il corridoio giusto per Hakimi
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Il centrale dx del Verona si butta su Achraf, sbagliando il tempo e lasciando le praterie a Darmian
Vedi l'allegato 2397875
Le prime due sono giocate "difficili" e si basano interamente sulle qualita' tecniche del giocatore: la forza fisica di Lukaku e la qualita' della seconda punta. Chiaro che per tutti i gol servono giocatori in grado di fare giocate, ma queste sono soluzioni sostanzialmente unicamente individuali e a 40/50m dalla porta.
Il "difetto" di questo approccio e' che non puoi decidere tu di controllare l'inerzia della partita in questo modo. Se gli altri difendono bene gli 1v1 e gestiscono bene il pressing offensivo (non pressando troppo per evitare gap, ma coprendo linee) ti trovi facilmente a buttare palloni a caso. Non hai soluzioni alternative, perche' se porti palla lentamente ti trovi ad attaccare a difesa schierata senza avere a quel punto gli spazi che servono ai nostri giocatori.
Ovvio che ci sono i vantaggi a sua volta. Quando la squadra pressa male e/o non sa difendere gli 1v1 (Romagnoli & Pirlo, I'm looking at you!) noi abbiamo praterie e prendi randellate in faccia. Inoltre, tendenzialmente, questo approccio fa si' che non subisci praticamente mai contropiedi, dato che hai sempre 6/7 giocatori stabilmente bassi a cercare di "stanare" il pressing avversario.