Massimo Moratti

Moratti: "Superlega, Inter entrata ed uscita di nascosto. Fa effetto vedere maglie senza strisce. Mou non ha tradito"​

"Vorrei che i festeggiamenti per l’Inter durassero all’infinito, e per fortuna noi tifosi possiamo ancora goderne vedendo delle belle partite anche ora. Una bella dimostrazione di responsabilità visto che la squadra continua a giocare con grande determinazione". Parla così Massimo Moratti ai microfoni di Quotidiano Nazionale a poche ore dal derby d'Italia Juventus-Inter, di scena oggi alle 18 all'Allianz Stadium. Sfida decisiva solo per i bianconeri, ancora in corsa per un piazzamento in Champions League. "Per la Juve la partita è importante, ma sono certo che l’Inter pur avendo vinto il titolo vorrà onorare il derby d’Italia. E poi Conte non ha il carattere di chi vuol far felici i bianconeri. Spero sia una sfida bellissima e che l’Inter faccia un grande regalo a me e pure ai tifosi. Agnelli? Se si vince tanto può capitare di fare errori. È pure possibile che tutto sia dovuto al fatto di pensare di essere cosi forti da potersi permettere anche un allenatore molto intelligente ma non esperto come Pirlo piuttosto che una 'svolazzata' come la Superlega... Ma Andrea è uno coi piedi per terra, si rifarà. La Juve ripartirà da lui e tornerà ad essere protagonista e avversaria molto pericolosa per l’Inter".

Poi sulla Superlega: "Direi che l’Inter è entrata di nascosto e ne è uscita di nascosto (sorriso, ndr)... Credo sia stata una prova di superficialità visto che in 24 ore si è dimostrata un grande insuccesso. In Italia con le scuse si chiude tutto, in Europa non so...". Sul taglio degli stipendi di Zhang: "È proprio nel dna dell’Inter quella di non riuscire a godersi i momenti più belli, perché c’è sempre una 'grana' cui devi fare attenzione. Ma questa è l’Inter, i tifosi la conoscono e sanno sopportare. Magari gli stessi gradirebbero dei punti di riferimento della tradizione: fa un certo effetto vedere maglie che non hanno strisce e i nostri colori". Steven che ha festeggiato il titolo in Italia e poi ha chiesto sacrifici economici "non lo ha fatto apposta. Era in Cina con l’impossibilità di rientrare. Si prevedeva che in Italia non sarebbe tornato solo per portare valigie piene di quattrini ma pure per cercare di giustificare la situazione. Lo scudetto è arrivato anche per merito di Zhang, lui ha scelto Conte e fatto investimenti importanti. Certo, magari sperava nella Superlega e invece adesso gli tocca la parte più antipatica, ovvero guardare la realtà e spiegare che le cose non vanno così bene. Se ci sarà un ridimensionamento? Temo di sì, partendo dalla campagna acquisti. Anche se il gruppo attuale andrebbe conservato e preservato, perché dal punto di vista psicologico, fisico e tecnico la squadra è di valore".
 

Faroneroazzurro

Vice capitano
“gli tocca la parte più antipatica, ovvero guardare la realtà e spiegare che le cose non vanno così bene”
La realtà perché calciatori, allenatori e procuratori vivono in una realtà parallela.
 
Ogni volta che penso a Moratti mi viene in mente una scena in particolare, quando al triplice fischio di barcellona, inquadrano lui che esulta salvo ricomporsi mezzo secondo dopo per stringere la mano al presidente avversario accanto a lui. Sempre stato un signore nei modi, sempre stato fiero di averlo avuto come presidente
 
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