Taranto calcio

Sconfitta 2-1 negli ultimi istanti di gara contro la Paganese. Le squadre campane ci son sempre state ostiche, in qualsiasi categoria, specie in casa loro. Auguriamoci che questo sconfitta, specie per come è arrivata non abbia un contraccolpo psicologico sulla squadra soprattutto sui più giovani, gli under. Adesso ci aspettano 2 gare casalinghe consecutive, contro due matricole come noi (latina e monterosi), sulla carta alla nostra portata, incrociando le dita...
 
Ieri due punti persi contro l'attuale ultima in classifica. Peccato perchè vincendo ieri e se Giovinco avesse realizzato il rigore contro il monterosi, adesso saremmo secondi da soli alle calcagna del bari. Ma i rimpianti non portano da nessuna parte. In tutti i modi finora, se non fosse per la lepre bari (prevedibile), campionato equilibratissimo in zona playoff.
 
Domenica scontro di alta classifica contro il catanzaro, molto molto difficile
Questa partita mi riporta indietro negli anni, a un lontanissimo Taranto-Catanzaro finita 0-0, di un freddissimo febbraio del 1978. Mio padre, accanito tifoso interista e delle squadre della sua terra, mi propose di andare con lui a vedere la partiita. Partenza al mattino da un paesino dell'Alto Jonio cosentino, arrivo aTaranto dove eravamo attesi da amici di famiglia, pranzone domenicale come usa in terronia, quindi ci avviammo al vecchio Salinella, stadio fatiscente, con tribune in tubi innocenti e assi di legno, che metteva apprensione solo a vederlo. Lo stadio era gremito già un'ora prima della partita e dentro c'era un atmosfera particolare, che l'amico tarantino che ci accompagnava spiegò essere dovuta alla morte del bomber della squadra, Erasmo Iacovone, avvenuta pochi giorni prima in un incidente d'auto. Praticamente quella era la prima partita interna dopo la tragedia. Una mezz'ora prima dell'inizio cominciarono i cori per Iacovone, tutto lo stadio in piedi a battere i piedi sulle assi di legno e ritmare: Iaco-Iaco-Ia-co-vone! L'atmosfera era da brividi, lo stadio tremava tutto e la sensazione che potesse crollar giù e andare tutti di sotto, era palpabile. Poi cominciò la partita. Catanzaro attento e ben chiuso dietro, partita bloccata e priva di emozioni, con una sola occasione tarantina a seguito di un calcio di punizione di Panizza ben parato da Pellizzaro. A fine stagione Catanzaro secondo e promosso in A, Taranto che subì il contraccolpo della morte di Iacovone e dalla seconda posizione, occupata a febbraio, scivolò lentamente fino all'ottava piazza finale. A Taranto tornai per vedere una partita, una decina di anni dopo. Essendo sceso giù a Pasqua a visitare la famiglia (nel frattempo mi ero trasferito in Toscana per studio e dopo ci son rimasto per lavoro), mi venne curiosità di andare a vedere il Bologna di Maifredi, che faceva un calcio spettacolare che le valse la l'ascesa dalla C alla A inndue anni. Avendo la tessera di arbitro che dava accesso gratuito, in tribuna, in ogni stadio, non era per me un problema farmi i 100 chilometri tra il mio paesello e Taranto. Partita che il Bologna vinse 3-0, confermando quanto di buono si diceva sul suo conto. A fine gara la squadra ospite fu applaudita dallo sportivissimo publico locale. Di quel Bologna vidi un'altra partita, questa volta casalinga, contro la Lazio. Finì 0-0, nell'intervallo arrivò Mancini che si sedette pochi seggiolini dietro di me, con la gente che andava a salutarlo riverente. La serie A era ferma per una pausa dovuta alla nazionale e Ciuffo era tornato a salutare tifosi e amici della squadra dove inizio la carriera...
 
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Questa partita mi riporta indietro negli anni, a un lontanissimo Taranto-Catanzaro finita 0-0, di un freddissimo febbraio del 1978. ....Lo stadio era gremito già un'ora prima della partita e dentro c'era un atmosfera particolare, che l'amico tarantino che ci accompagnava spiegò essere dovuta alla morte del bomber della squadra, Erasmo Iacovone, avvenuta pochi giorni prima in un incidente d'auto. Praticamente quella era la prima partita interna dopo la tragedia. Una mezz'ora prima dell'inizio cominciarono i cori per Iacovone, tutto lo stadio in piedi a battere i piedi sulle assi di legno e ritmare: Iaco-Iaco-Ia-co-vone! L'atmosfera era da brividi,...
:( E' incredibile come a distanza di oltre 40 anni dalla sua scomparsa, il leggere questi ricord porti in pressochè tutti i tifosi rossoblu, un profondo magone, una sensazione di rabbia mista a malinconia per il destino beffardo che colpì questo ragazzo e i suoi cari. Qui c'è anche un pezzo di cronaca in diretta di quella partita dell'allora telecronista ufficiale del Taranto, Gianni Fabrizio
Ciao Iaco!!
 
:( E' incredibile come a distanza di oltre 40 anni dalla sua scomparsa, il leggere questi ricord porti in pressochè tutti i tifosi rossoblu, un profondo magone, una sensazione di rabbia mista a malinconia per il destino beffardo che colpì questo ragazzo e i suoi cari. Qui c'è anche un pezzo di cronaca in diretta di quella partita dell'allora telecronista ufficiale del Taranto, Gianni Fabrizio
Ciao Iaco!!
Si, questa è però la partita immediatamente successiva alla morte di Iacovone, la trasferta di Rimini. Il caso volle che io assistetti alla prima gara interna dopo l'incidente, che fu la partita col Catanzaro che ho descritto. Per ricordi diretti, quel Taranto era una bella squadra, dove militava gente del calibro di Panizza e Selvaggi. Senza la tragedia di Iacovone, che la privò di un attaccante di spessore nel momento cruciale dellla stagione, probabilmente sarebbe stata serie A. Dopo aver assistito a quella partita, il Taranto mi entrò un po' nel cuore e ne ho sempre seguito con simpatia le vicende. Tra l'altro, all'epoca era presieduta da Fico che era un personaggione. Quando riuscivo a captare il segnale di studio 100 mi divertivo un sacco ad ascoltare le sue interviste. Altro che Zelig, Quelli che il calcio o Mai dire gol! ???
 
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