40-50 mln di Plusvalenze entro il 30 Giugno e poi dal 1 Luglio addio al SA. Un big sacrificato?
Il
settlement agreement diventerà un lontano ricordo, ma solo a partire dal
1° luglio. Da quella data, l'Inter avrà le mani molto più libere sul mercato. Ma prima,
entro il 30 giugno, bisognerà replicare il solito discorso dei
40-50 milioni di plusvalenze per soddisfare un'ultima volta i paletti imposti dalla Uefa.
Lo spiega oggi la
Gazzetta dello Sport: "E qui si spiega l’esigenza di un incremento da parte del club nerazzurro del
player trading, ovvero della compravendita dei calciatori - si legge -. Anche perché molto difficilmente il traguardo 2019 sarà tagliato con l’aiuto dei giovani. La strada allora sarà probabilmente quella di
una cessione pesante che in un colpo solo sistemi la questione. In fondo, cedere per reinvestire è il modello che seguono quasi tutti i club di vertice: la stessa
Juventus di Marotta ha battuto più volte questa strada. L’idea nerazzurra è però mantenere il più possibile l’ossatura della squadra costruita già in questa stagione. Per intendersi: la rinuncia a un titolare è considerata tollerabile, più di uno non è oggi nei programmi. Sui nomi è bene andare cauti, anche perché su qualche cartellino l’Inter non è neppure padrona fino in fondo del proprio destino, leggi le clausole rescissorie di
Icardi e
Brozovic. Ma è chiaro che una particolare attenzione la merita la situazione di
Skriniar, per il quale la trattativa di rinnovo è in una fase di stallo. L’agente del difensore parla ormai di «prossimi mesi» come limite temporale (
RILEGGI QUI LE PAROLE)"
"L’altro nome da tenere bene a mente è quello di
Ivan Perisic, che non sta vivendo una stagione fortunatissima - sottolinea la
rosea -. Per Spalletti resta un elemento centrale a prescindere, ma per lui come per gli altri le offerte eventualmente in arrivo saranno valutate. E in fondo non è neppure un mistero che proprio nel settore degli esterni offensivi l’Inter si stia muovendo, alla ricerca di innesti potenzialmente titolari. Un indizio, non necessariamente una prova.
Certo è che dopo il 30 giugno 2019 l’Inter sarà più libera. Non avrà più mille condizionamenti nel compilare una lista europea, per dire. E costruire un futuro da vertice, se anche non dovesse essere in tempi rapidissimi, di sicuro sarà più semplice. C’era anche questo nell’ottimismo diffuso di
Zhang appena diventato presidente