46. Tommaso Berni

Carriera
Gli inizi: Inter, Wimbledon FC e Ternana
Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina e dell'Inter, inizia la propria carriera da professionista proprio con i Nerazzurri. Nel 2001 si trasferisce in Inghilterra al Wimbledon FC[1], senza però collezionare presenze. Nella stagione 2003-04 ritorna in Italia alla Ternana in Serie B, dove gioca per tre anni (gli ultimi due da titolare). Nei tre anni ha parato 4 rigori: Abbruscato, Ferrante, Cavalli e Biancolino.

L'arrivo alla Lazio
Il 10 luglio 2006 viene acquistato dalla Lazio con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Il 31 gennaio 2007 la Lazio lo riscatta totalmente per la cifra di 1,5 milioni di euro. Ha esordito in Serie A il 20 maggio 2007 nella partita Lazio-Parma (0-0).

Il prestito alla Salernitana
Il 2 febbraio 2009 viene ceduto in prestito alla Salernitana in Serie B. Il 23 marzo 2009, nel posticipo casalingo contro il Brescia, Tommaso para un calcio di rigore ad Andrea Caracciolo; ne para un secondo solo 6 giorni dopo a Vicenza ad Alessandro Sgrigna.

Il ritorno alla Lazio
Conclusa la stagione con la Salernitana, Berni torna alla Lazio. È inizialmente il terzo portiere biancoceleste, dietro Fernando Muslera ed Albano Bizzarri. A metà stagione però quest'ultimo si infortuna gravemente alla spalla nel corso di una gara di Europa League, quindi Berni diventa il secondo portiere per il resto dell'annata, giocando anche due partite da titolare in campionato contro la Fiorentina nel match del 27 febbraio 2010, terminato col punteggio di 1-1 e contro l'Udinese il 15 maggio 2010, ultima gara casalinga della stagione, vinta dalle Aquile per 3-1.

Questa gerarchia tra portieri rimane invariata anche nella stagione successiva, durante la quale Berni si accomoda stabilmente in panchina, venendo preferito al compagno di reparto Bizzarri. L'estremo difensore toscano viene chiamato a difendere la porta biancoceleste negli incontri di Coppa Italia 2010-2011. Il 20 febbraio 2011 fa il suo esordio stagionale in campionato da titolare nel match casalingo contro il Bari.

L'esperienza portoghese allo Sporting Braga
29 giugno 2011 trova l'accordo con la formazione portoghese dello Sporting Braga, dopo che il suo contratto con la Lazio era giunto a scadenza.[3] Il 29 agosto 2011 esordisce in Primeira Liga nel match Vitória Setúbal-Sporting Braga (0-1).

Il ritorno in Italia: Sampdoria, Torino ed Inter
Dal 3 agosto 2012 si allena con la Sampdoria, grazie al nullaosta concesso dallo Sporting Braga, in attesa di definire nei giorni successivi il suo trasferimento a titolo definitivo,[4] che avviene il 24 agosto.[5] Il 16 settembre esordisce con la maglia dei blucerchiati nella partita Pescara-Sampdoria 2-3 a causa delle assenze di Romero e da Costa. Il 30 giugno, scadutogli il contratto con la Samp, rimane svincolato.

Nell'estate del 2013 viene tesserato dal Torino, con il quale non collezionerà alcuna presenza in campionato durante tutto l'anno.

Il 2 luglio 2014 ritorna all'Inter, dove è cresciuto fra le giovanili, come terzo portiere dietro a Samir Handanovic e Juan Pablo Carrizo non collezionando però presenze in questa stagione.[6] Il 3 giugno 2015 rinnova per un'altra stagione con la società meneghina.[7] Neanche in questa stagione trova spazio per giocare, nonostante ciò, il 1º luglio 2016 viene ufficializzato il rinnovo di contratto con l'Inter fino al 30 giugno 2017.

Nazionale
Convocato per 48 volte nelle Nazionali giovanili italiane disputa in totale 27 partite. Durante la sua militanza a Wimbledon, esordisce nella Nazionale Under 21 il 20 agosto 2002, nell'amichevole di Grosseto contro la Germania, persa dagli azzurrini per 2-0. Totalizza altre due presenze nel 2004 e nel 2005, dopo il trasferimento alla Ternana.
 
Quanto ***** è bello Tommasone. :sbav

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@Interfan perchè non ha la sua sezione come tutti? :ghigno
 

Terence

Vice capitano
Cercavamo l'uomo-copertina?
L'abbiamo trovato!
Sul Corriere della Sera di oggi c'è un articolo su Tommasone Berni :dente

Inter, la pazienza di Berni: il portiere ha rinnovato ma non gioca da sei anni
Appena nove presenze in Serie A, ma fondamentale nello spogliatoio nerazzurro. Calciatore atipico, sempre con un libro in mano e appassionato di musica
Zero minuti in sei anni sono un record. Non negativo, piuttosto di professionalità, abnegazione, pazienza. Tommaso Berni è il giocatore che non gioca mai. L’Inter però a lui non rinuncia, anzi qualche giorno fa gli ha rinnovato fino al 2020 il contratto per la sesta stagione in nerazzurro. A 36 anni il terzo portiere interista è uno stakanovista, sempre presente agli allenamenti, 80 volte finito in panchina, ma mai, neanche per un minuto in nessuna competizione, schierato in campo da quando veste la maglia nerazzurra. Giocatore in settimana, tifoso la domenica. Berni è un recordman. Prima dell’Inter giocava (anzi non giocava) al Torino, e da sei anni ormai non entra in campo: in serie A nessuno è come lui. L’ultima presenza è datata 28 ottobre 2012: Sampdoria-Cagliari 0-1. La sua carriera si è congelata lì, con il gol subito al 2’ della ripresa su un colpo di testa di Daniele Dessena.

Gran Visir
Berni conta appena 9 presenze nella sua carriera di serie A, ma è presenza fondamentale nello spogliatoio dell’Inter. Si allena, dispensa consiglia ai più giovani, è una riferimento per i tanti tecnici che dall’estate 2014 si sono alternati sulla panchina nerazzurra e per la società stessa.

Calciatore atipico
Con uno stipendio di 200 mila euro, in uno spogliatoio dove il monte ingaggi supera abbondantemente i 110 milioni, Berni è un calciatore atipico. È facile vederlo sempre con un libro in mano, siano romanzi, testi spirituali o scientifici. Appassionato di musica, suonava la chitarra finché non si è rotto il mignolo, e della cultura anni 60-70. Soprattutto è curioso, estroso: un uomo che abbraccia la diversità. Il libro Sognavo l’Africa, della scrittrice e ambientalista italiana Kuki Gullman che da anni vive in Kenya, gli ha cambiato la vita. Il 3 gennaio scorso ha spostato la compagna Luna, proprio in Kenya. Un matrimonio non proprio convenzionale, celebrato dalla tribù dei Potok, che vive nel cuore dell’Africa tramandando riti secolari. Una scelta quella di Berni dettata da un’esigenza di spiritualità, dal desiderio di scoprire i luoghi antichi in cui trovare le radici dell’uomo. Non sarà l’unico matrimonio di Berni, con Luna si risposeranno di nuovo, in altre tribù: in Perù, in Asia, in altri luoghi remoti e puri della Terra. Un viaggio senza fine e senza dover stare a contare i minuti.
 
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