A.C. Milan

Cessione Milan: Li offre sue aziende in pegno per i finanziamenti.
Aggiornamenti (terrificanti) sulla cessione del Milan da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore News da [MENTION=15232]Willy Wonka[/MENTION]

Secondo le ultime ricostruzioni Li avrebbe quote societarie di aziende in Cina e le avrebbe date in pegno per ottenere i finanziamenti dagli istituti di credito. Gli istituti di credito non erano investitori ma finanziatori, nelle ultimissime ore avrebbero chiesto ulteriori garanzie che Li non aveva, ed è scoppiata la bomba.


Festa (Sole 24 ore) su Twitter: come ho già detto stamattina è inutile prendersela solo con i cinesi. Qui grandi colpe le ha anche, se non soprattutto, Berlusconi per la strategia di vendita adottata. Dice tanto di pensare al bene del Milan ma poi spara prezzi folli. Deve abbassare le pretese. Non è questione di quanto Forbes valuti o meno il Milan ma di pensare al futuro del club: gli vuoi davvero bene? Chiedi poco in termini economici con garanzie però di investitori seri. Oppure se Berlusconi, come sembra, vuole più bene alle sue tasche che al Milan spara alto. Il rischio è che il club finisca in cattive mani che nel breve termine lo porterebbero in tribunale. Non è importante la vendita in sè, ma tutto quello che ci sarà dopo, per questo andrebbero trovati personaggi seri e non questa cordata cinese. Fossi implicato in questo affare io farei solo una cosa, tabula rasa, e si ricomincia da zero cercando investitori seri.
Non ho mai visto in tutta la mia carriera una società comprata a colpi di caparre, tutta questa messa in scena dimostra pochissima serietà, sia di Fininvest che di SES.
Per ora non è uscito alcun comunicato ufficiale perchè stanno ancora trattando tra le parti, il closing per domani è praticamente impossibile, si discute sulla proroga di un mese con relativa terza caparra da 100 milioni. I soldi fin qui imputati a caparra sono stati concessi a Yonghong Li da istituti finanziari a tassi di interesse elevatissimi, vedremo come sarà per questa terza tranche, ma anche qui è probabile che si ricorra a nuovi debiti, con le banche che gli correranno dietro prima o poi.

Secondo Balestreri (Business Insider) il closing domani è sicuro al 100% che non si farà perchè anche volessero non ci sarebbero più i tempi tecnici per il trasferimento di denaro. La assemblea di domani si svolgerà comunque ma sarà archiviata in poco tempo. Comunicati ufficiali non sono usciti perchè non ci sarebbe ancora stata la richiesta formale del rinvio di un mese. SES al momento è considerata inadempiente e Fininvest può trattenere le caparre e far saltare tutto. I cinesi hanno fatto sapere in via informale che non sono in grado di onorare il contratto di vendita ma stanno cercando di finalizzare un accordo diverso dall'originale, ma al momento senza successo.

Premium: domani 3 marzo dovrebbero arrivare i comunicati di Sino e Fininvest sul rinvio del closing. Le nuove date delle assemblee dovrebbero essere il 5 ed il 7 aprile. I cinesi sono convinti che, una volta fatto il closing, la strada poi sarà in discesa. Le difficoltà sono arrivate a causa della stretta del governo sulla fuga di capitali. A questo punto, Sino cambierà anche struttura. Da fondo diventerà società di capitali offshore. La sede sarà ad Hong Kong.

sono perplesso
 
Cessione Milan: Li offre sue aziende in pegno per i finanziamenti.
Aggiornamenti (terrificanti) sulla cessione del Milan da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore News da [MENTION=15232]Willy Wonka[/MENTION]

Secondo le ultime ricostruzioni Li avrebbe quote societarie di aziende in Cina e le avrebbe date in pegno per ottenere i finanziamenti dagli istituti di credito. Gli istituti di credito non erano investitori ma finanziatori, nelle ultimissime ore avrebbero chiesto ulteriori garanzie che Li non aveva, ed è scoppiata la bomba.


Festa (Sole 24 ore) su Twitter: come ho già detto stamattina è inutile prendersela solo con i cinesi. Qui grandi colpe le ha anche, se non soprattutto, Berlusconi per la strategia di vendita adottata. Dice tanto di pensare al bene del Milan ma poi spara prezzi folli. Deve abbassare le pretese. Non è questione di quanto Forbes valuti o meno il Milan ma di pensare al futuro del club: gli vuoi davvero bene? Chiedi poco in termini economici con garanzie però di investitori seri. Oppure se Berlusconi, come sembra, vuole più bene alle sue tasche che al Milan spara alto. Il rischio è che il club finisca in cattive mani che nel breve termine lo porterebbero in tribunale. Non è importante la vendita in sè, ma tutto quello che ci sarà dopo, per questo andrebbero trovati personaggi seri e non questa cordata cinese. Fossi implicato in questo affare io farei solo una cosa, tabula rasa, e si ricomincia da zero cercando investitori seri.
Non ho mai visto in tutta la mia carriera una società comprata a colpi di caparre, tutta questa messa in scena dimostra pochissima serietà, sia di Fininvest che di SES.
Per ora non è uscito alcun comunicato ufficiale perchè stanno ancora trattando tra le parti, il closing per domani è praticamente impossibile, si discute sulla proroga di un mese con relativa terza caparra da 100 milioni. I soldi fin qui imputati a caparra sono stati concessi a Yonghong Li da istituti finanziari a tassi di interesse elevatissimi, vedremo come sarà per questa terza tranche, ma anche qui è probabile che si ricorra a nuovi debiti, con le banche che gli correranno dietro prima o poi.

Secondo Balestreri (Business Insider) il closing domani è sicuro al 100% che non si farà perchè anche volessero non ci sarebbero più i tempi tecnici per il trasferimento di denaro. La assemblea di domani si svolgerà comunque ma sarà archiviata in poco tempo. Comunicati ufficiali non sono usciti perchè non ci sarebbe ancora stata la richiesta formale del rinvio di un mese. SES al momento è considerata inadempiente e Fininvest può trattenere le caparre e far saltare tutto. I cinesi hanno fatto sapere in via informale che non sono in grado di onorare il contratto di vendita ma stanno cercando di finalizzare un accordo diverso dall'originale, ma al momento senza successo.

Premium: domani 3 marzo dovrebbero arrivare i comunicati di Sino e Fininvest sul rinvio del closing. Le nuove date delle assemblee dovrebbero essere il 5 ed il 7 aprile. I cinesi sono convinti che, una volta fatto il closing, la strada poi sarà in discesa. Le difficoltà sono arrivate a causa della stretta del governo sulla fuga di capitali. A questo punto, Sino cambierà anche struttura. Da fondo diventerà società di capitali offshore. La sede sarà ad Hong Kong.

Si vabbè, qui non parte il conto alla rovescia per il closing, ma per il fallimento.
 
Campopiano: il closing verrà rinviato, salvo clamorosi colpi di scena. La nuova data sarà quasi certamente il 7 Aprile, mentre entro venerdì 10 Marzo SES verserà una caparra, la terza, da 100 milioni nelle casse di Fininvest. Gli advisor stanno lavorando senza dormire alla stesura dei nuovi contratti e il comunicato congiunto ufficiale arriverà nelle prossime ore, al più tardi domani.

Dopo aver avuto problemi con le autorizzazioni da parte del governo cinese, SES aveva ricostruito il fondo a Hong Kong trasformandolo però in una nuova società di capitoli off-shore con un unico azionista, Li Yonghong. Il suo piano per arrivare al versamento di 320 milioni per l'acquisto del club e 100 per la gestione ordinaria consisteva in un investimento personale di 100 milioni e i restanti erano stati raccolti attraversando finanziamenti da 4 istituti: Haixia Capital, Huarong, CCB e un quarto istituto di Hong Kong, il tutto impegnando le sue stesse personali quote partecipative all'interno di una serie di aziende cinesi.
La presenza di Huarong come finanziatore è confermata, l'investimento però è finalizzato al closing finale, nel senso che i soldi saranno versati da Huarong solo al momento della firma.

CCB doveva garantire una somma pari ad 80 milioni, ma nelle ultime ore ha chiesto a SES di sfilarsi perchè ha percepito fastidi da parte del governo cinese per l'intenzione di utilizzare capitali all'estero.
L'istituto di Hong Kong invece doveva garantire circa 100 milioni, e ha chiesto altre due settimane per raccogliere la cifra pattuita.
A 72 ore dal closing, Li si è ritrovato senza 180 milioni ed è scoppiato il panico. Se i 100 milioni per la gestione del club potevano essere versati in un secondo momento così non era possibile per i rimanenti 80 che doveva garantire CCB. Fininvest non ne ha voluto sapere di firmare subito con il versamento di questi soldi differito. Concederà però la proroga di un mese.

La stretta del governo di Pechino è legata solo alle acquisizioni di società e di aumento di capitale di queste, ecco perchè il piano industriale di SES prevede maggior libertà di azione superato il difficile scoglio del closing, i cinesi pensano di agire con shareolder loan, cioè prestiti degli azionisti a tasso zero, in poche parole, grande liquidità.
 
C575UpDXMAA6Ber.jpg
 
Alto