ANEDDOTI, CURIOSITA' E STRANEZZE DEL CALCIO

La squadra più antica del mondo è la squadra inglese dello Sheffield Fc . Squadra, sia detto subito, da non confondere con i più noti Sheffield United e Sheffield Wednesday .

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Lo Sheffield Fc (nella foto sopra) fu fondato in quella città il 24 ottobre 1857. In mancanza di squadre rivali, le prime partite erano incontri tipo “scapoli contro ammogliati” o “tesserati contro giocatori liberi”. Queste sfide andarono avanti fino al 1861 , quando lo Sheffield Fc affrontò l’Hallam , nato un anno prima: fu il primo derby ufficiale della storia del calcio!
Lo Sheffield Fc, contrario a pagare i propri calciatori (dovevano gareggiare gratis, per il puro amore dello sport) dal 1885, quando furono introdotti i calciatori professionisti, iniziò a collezionare una lunga serie di sconfitte . Vinse un solo trofeo: la coppa d’Inghilterra per dilettanti. Oggi, la squadra dello Sheffield Fc gioca nella ottava serie inglese: dilettanti, appunto. Ma con un grande passato.


La più antica squadra di calcio del nostro Paese è considerata l' Internazionale Torino, nata nel 1891 dalla fusione di due squadre più vecchie, sempre di Torino: il Football & Cricket Club (nato nel 1887) e il Nobili Torino (nato nel 1889).
 
Postata sul 3d di Premier, ma la aggiungo anche qui...

Phil Mulryne, ex giovanili del Man Utd, difensore del Norwich e nazionale con l'Irlanda del Nord, ha preso i voti per diventare prete cattolico nell'ordine dei domenicani...

Che storia


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Nella foto, al centro e con la casacca verde, è l'unico calciatore ad aver segnato un gol ai Mondiali di calcio con due nazionali diverse: con la Jugoslavia nel 1990 e con la Croazia otto anni dopo. Inoltre, Prosinecki (padre croato e madre serba) è l'unico giocatore ad aver giocato per Olimpia Lubiana, Stella Rossa e Dinamo Zagabria, le squadre delle capitali di Slovenia, Serbia e Croazia, che non è un record ma una buona prova di coraggio.

Deki ha giocato per 3 nazionali ai mondiali

(ma non so se ha segnato)
 
bell'articolo di ieri:

Robin Friday, il più grande calciatore che non avete mai visto

"Il più grande calciatore che non avete mai visto". E' questa la migliore descrizione per raccontare la vita, la storia di Robin Friday, uno che ha mosso i primi passi da calciatore in una squadra... di carcerati. Nato ad Acton, quartiere povero di Londra, a 15 anni lascia la scuola e incontra subito alcool e droga che lo porteranno come detto alla detenzione. Nonostante i problemi sociali l'Hayes decide di puntare su di lui: una volta, durante una partita che avrebbe dovuto giocare titolare, fu trovato alcuni minuti dopo il fischio d'inizio al bar dello stadio completamente ubriaco. Entrò comunque in campo e alla fine segnò il gol decisivo per i suoi. Genio e sregolatezza, come e anzi più di un certo George Best. Forse anche per questa partita, il Reading decise di scommettere su questo genio del calcio che beveva troppo e giocava senza parastinchi. Si racconta che spesso la notte mettesse dischi heavy metal ad alto volume sotto effetto di LSD, cosa che ovviamente faceva scattare continue segnalazioni alla polizia. Nel '76 venne ceduto al Cardiff City: l'esordio avvenne dopo una notte brava in cui Friday si scolò la bellezza di 12 litri di birra ma riuscì comunque a ridicolizzare l'avversario Bobby Moore, omaggiato a fine gara con una strizzata ai testicoli. Ma la rete celebre, quella che lo consegnerà alla storia, arriva contro il Luton: il portiere avversario aveva rifiutato le sue scuse per un intervento e così Robin Friday recuperò palla in difesa, saltò tutta la squadra, mise a sedere il portiere e gli indirizzò il gesto della V col la mano, il corrispondente del nostro dito medio, in pratica. Questa immagine resterà nella storia tanto da diventare anche la copertina del cd dei Super Furry Animals, gruppo che gli dedicò la canzone 'The Man Don't Give a Fuck'. Queste sono solo alcune delle avventure del talentuoso Friday, uno che si ritirò dal calcio giocato a soli 25 anni. Oggi sono passati 65 anni dalla nascita del 'più grande giocatore che non avete mai visto'.
 
bell'articolo di ieri:

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"Il più grande calciatore che non avete mai visto". E' questa la migliore descrizione per raccontare la vita, la storia di Robin Friday, uno che ha mosso i primi passi da calciatore in una squadra... di carcerati. Nato ad Acton, quartiere povero di Londra, a 15 anni lascia la scuola e incontra subito alcool e droga che lo porteranno come detto alla detenzione. Nonostante i problemi sociali l'Hayes decide di puntare su di lui: una volta, durante una partita che avrebbe dovuto giocare titolare, fu trovato alcuni minuti dopo il fischio d'inizio al bar dello stadio completamente ubriaco. Entrò comunque in campo e alla fine segnò il gol decisivo per i suoi. Genio e sregolatezza, come e anzi più di un certo George Best. Forse anche per questa partita, il Reading decise di scommettere su questo genio del calcio che beveva troppo e giocava senza parastinchi. Si racconta che spesso la notte mettesse dischi heavy metal ad alto volume sotto effetto di LSD, cosa che ovviamente faceva scattare continue segnalazioni alla polizia. Nel '76 venne ceduto al Cardiff City: l'esordio avvenne dopo una notte brava in cui Friday si scolò la bellezza di 12 litri di birra ma riuscì comunque a ridicolizzare l'avversario Bobby Moore, omaggiato a fine gara con una strizzata ai testicoli. Ma la rete celebre, quella che lo consegnerà alla storia, arriva contro il Luton: il portiere avversario aveva rifiutato le sue scuse per un intervento e così Robin Friday recuperò palla in difesa, saltò tutta la squadra, mise a sedere il portiere e gli indirizzò il gesto della V col la mano, il corrispondente del nostro dito medio, in pratica. Questa immagine resterà nella storia tanto da diventare anche la copertina del cd dei Super Furry Animals, gruppo che gli dedicò la canzone 'The Man Don't Give a Fuck'. Queste sono solo alcune delle avventure del talentuoso Friday, uno che si ritirò dal calcio giocato a soli 25 anni. Oggi sono passati 65 anni dalla nascita del 'più grande giocatore che non avete mai visto'.

Bellissimo articolo, andrò a spulciarmi un po di storia di questo personaggio davvero interessante. Grazie
 
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