Big Tech VS Trump: quale futuro per la Politica?

carlo314

Fuoriclasse
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Non solo si è liberi di scrivere ogni cosa.
Non solo l'utenza media non sa distinguere bullshit (ma vale x chiunque xche tutti siamo ignoranti almeno in molti settori)

Ma la cosa piú grave è vengono azzerate le autorevolezze, un ******** puó scrivere le stesse cose di un nobel, a pari autorevolezza.

E poi il vero espertologo ti posta il link di wikipedia... :D Cioé io discuto con uno specialista di filologia armena che conosce tutta l'epigrafia medievale, si é fatto 8 anni di fieldwork sul Caucaso a registrare i canti tradizionali degli Ayaq ma io lo fotto con wikipedia :D
 
Lo youtuber, l'influencer o in generale chi lavora sugli spazi virtuali offerti da un'azienda privata è tenuto a rispettare obbligatoriamente netiquette ed ogni tipo di regolamenti e condizioni di utilizzo sin dall'inizio. Proprio perché è "un ospite" di quella azienda....


Il punto è: "il fine NON giustifica i mezzi". Se, per ottenere da vivere, devo propagandare notizie false, allarmistiche, complottistiche o comunque devo infrangere le regole che il servizio virtuale mi impone (esempio stupido: non condividere immagini pornografiche o non bestemmiare o non insultare chi ha un pensiero politico/religioso/calcistico diverso dal mio) e che io ho accettato all'atto di apertura del canale/della pagina, io vengo cacciato. Giustamente. Ma non vengo cacciato dal Web tout court. Vengo cacciato dal social di turno che, per motivi totalmente aziendali (come ben espresso da @marc.overmars in prima pagina), ritiene di non voler farsi veicolo di notizie potenzialmente pericolose. ...

Sono sempre stato dell'avviso che bisognerebbe istituire corsi di educazione a stare su Internet: strumento straordinariamente potente e straordinariamente meraviglioso che, se usato male, può provocare danni ingenti sulla società reale e sul mondo reale. Bisogna formare docenti e renderlo un corso obbligatorio a partire da una certa fascia d'età. E non è solo una questione anagrafica: saper stare in Rete non è banale come sembra. E' difficile come può esserlo la matematica o la letteratura.

Immaginate i danni provocati nella società se ognuno di noi decidesse arbitrariamente una propria matematica........

Tutto giusto...ma stiamo parlando proprio di due piani diversi imho...secondo me la regolamentazione di certe piattaforme, per l'importanza e la diffusione che hanno avuto, deve essere a livello PUBBLICO...tanto per capirci, nel caso dell'Italia, dev'essere un'organismo dell'Unione Europea (indipendente etc etc) a decidere se e come censurare o bannare da Twitter/FB un politico/attivista etc. etc. secondo delle policy e delle regole che si è data...
E' un po' come il diritto alle ferie/malattia per i dipendenti...i datori di lavoro sono privati, ma le regole le decide (giustamente) lo stato
 
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Tutto giusto...ma stiamo parlando proprio di due piani diversi imho...secondo me la regolamentazione di certe piattaforme, per l'importanza e la diffusione che hanno avuto, deve essere a livello PUBBLICO...tanto per capirci, nel caso dell'Italia, dev'essere un'organismo dell'Unione Europea (indipendente etc etc) a decidere se e come censurare o bannare da Twitter/FB un politico/attivista etc. etc. secondo delle policy e delle regole che si è data...
E' un po' come il diritto alle ferie/malattia per i dipendenti...i datori di lavoro sono privati, ma le regole le decide (giustamente) lo stato

Qualcuno mi dirà "Eeeh ma il bias ce l'hanno tutti, anche organismi pubblici nazionali/sovranazionali"....CERTAMENTE...ma lo riterrei un esercizio di potere più "legittimo" rispetto al libero arbitrio di un'azienda privata
 
Precedente pericoloso che è stato infatti condannato da tutti i principali leader europei.
Vanno create delle regole da parte dei vari stati meglio se fatta addirittura dall'EU per regolamentare tutti i vari social network qui da noi, poi in America facciano ciò che gli pare cazzi loro :ghigno
 
il settore (o la fogna conosciuta come social network e l'internet 2/3.0) va sicuramente regolamentato e la scelta del ban di Trump lascia adito a discussione (per me è assurdo che sia stato bannato solo adesso e non 6/7 anni fa).

I suoi seguagi e tutti i sovranisti filo complottari e adesso sbraitano contro queste piattaforme in quanto secondo loro "di parte" (che ci può stare), però dimenticano che è proprio grazie a queste piattaforme che determinati personaggi e fenomeni sociali sono saliti al potere e hanno preso piede nella popolazione (Trump, ma anche Farage e tutta la follia della Brexit, per non parlare della propaganda più becera e abietta di Morisi e soci, per non parlare di tutto l'anticastismo e il ggggentismo militante che hanno permesso a una banda di scappati di casa di entrare nelle istituzioni o tutto l'universo no-vax, no 5-g e no scie chimiche che fino a a 10 anni fa erano considerati dei reietti e adesso sono fenomeni diventati "mainstream")
 
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