Calcio Catania

Sal Mou

Stella
  Bannato
Catania-Akragas 0-1: le pagelle rossazzurre


Di Grazia strepitoso (Rigoli, perché lo togli?), ok Bastrini e Fornito. Tra i peggiori Scoppa, Biagianti e Paolucci.


Pisseri voto 5,5: Mai seriamente impegnato dagli akragantini, che concludono in porta debolmente soltanto a seguito di alcune ripartenze nella ripresa, paga una scarsa visuale in occasione del tiro beffardo di Zanini, sul quale comunque doveva farsi trovare più pronto.

Parisi voto 5,5: All’esordio stagionale si distingue per continuità in fase di spinta, nella quale sfrutta l’asse con Di Grazia per sfornare diversi traversoni. Al netto di qualche difficoltà riesce a controllare il dirimpettaio Cocuzza, ma lascia colpevolmente troppo spazio a Zanini in occasione dell’harakiri finale.

Drausio voto 6: L’Akragas rinuncia ad attaccare e lo sgrava da compiti difensivi. Nel primo tempo il grande schermo costruito da Di Napoli attorno a Scoppa fa sì che sia lui ad impostare di tanto in tanto l’azione. A dieci minuti dalla fine si immola per fermare un contropiede avversario e si becca un giallo per aver fermato la sfera con le mani.

Bergamelli voto 6: Sopperisce con l’esperienza ad una forma fisica non ancora smagliante, che lo fa andare a volte in difficoltà in marcatura su Gomez. Una scaramuccia col numero 9 ospite gli costa un’ammonizione al minuto numero 81.

Bastrini voto 6,5: Per la prima volta da quando è a Catania gioca da terzino sinistro, e non sfigura affatto. Il passo non è quello di un fluidificante, ma dal suo mancino partono un paio di cross insidiosi nella ripresa. Solido in fase difensiva.

Biagianti voto 5: Il capitano si sfianca ma non riesce a svolge al meglio il ruolo di vigile urbano della mediana, commettendo ogni tanto errori evitabili, come accade al 48° quando un suo retropassaggio sbagliato mette in difficoltà la retroguardia. Anche in proiezione offensiva si aspettano progressi: al 74° ha sul sinistro, in piena area, la palla del possibile vantaggio, ma calcia male.

Scoppa voto 4,5: Si ripete il copione già visto nelle ultime uscite esterne. Stavolta Di Napoli gli piazza in marcatura Salandria e l’argentino non riesce quasi mai a farsi notare dai compagni per ricevere il pallone e smistarlo.

Fornito voto 6,5: Intercetta quando c’è da ricucire, si butta in avanti quando serve spingere, cerca di orchestrare l’azione e appena ha spazio prova pure il tiro, impensierendo Pane in due circostanze nel secondo tempo. Un centrocampista polivalente preziosissimo sotto il profilo tattico.
dal 78° Piscitella voto 4,5: Gioca nel suo ruolo preferito (ala sinistra) senza riuscire mai a creare la superiorità, rendendo vano il suo ingresso. All’84° sciupa una clamorosa occasione in area di rigore.

Calil voto 6: Rigoli lo schiera da trequartista e per gran parte del match deve dedicarsi ad un lavoro sporco che vanifica le proprie prerogative. Se non altro è bravo a conquistare diversi calci piazzati. Nella ripresa, specialmente dopo l’ingresso di Russotto, avanza il proprio baricentro e si fa vedere dalle parti di Pane, segnando anche un gol ingiustamente annullato per fuorigioco. Quando il tecnico decide di giocarsi la carta Anastasi, richiama in panchina lui nonostante sembri più pericoloso rispetto al partner Paolucci.
dall’83° Anastasi SV: Prova a spizzare in avanti qualche lancio che giunge dalle retrovie.

Paolucci voto 5: Primo da tempo da incubo, non riesce a gestire i palloni che gli arrivano compromettendo così possibili combinazioni pericolose. Nella ripresa riesce ad eludere un po’ meglio la marcatura di Marino, lotta con intensità e sfiora il gol in un paio di occasioni.

Di Grazia voto 7,5: Il “Massimino” ha adottato un nuovo beniamino. La stragrande maggioranza dei pericoli creati alla porta difesa da Pane proviene dalla sua testa o dai suoi piedi. Alla concretezza abbina anche giocate da categoria superiore. La traversa gli nega una gioia quanto mai meritata. Il suo diretto marcatore diretto, Genny Russo, stanotte lo sognerà nonostante i tre punti conquistati. I tifosi del Catania invece dormiranno poco a causa della sua prematura uscita dal campo.
dal 66° Russotto voto 5,5: Si sbatte come un dannato sulla fascia destra, prova ad impensierire la difesa in maglia rossa con dei cross non sempre fatti con il goniometro. Nonostante sia più fresco dei compagni di squadra, non rientra mai a dare una mano a Parisi, ed il risultato lo si nota al minuto numero 94.

All. Rigoli voto 4,5: Azzecca la mossa Di Grazia e l’asse creato da quest’ultimo con Parisi sulla destra che mette in crisi Russo ed apre un varco nella difesa avversaria. Bene anche Bastrini terzino, ma nei primi 45’ non si tira mai in porta. Nella ripresa con una maggior collaborazione in avanti si sfiora a più riprese il gol di un vantaggio che sarebbe meritato e che l’assistente di Pagliardini ingiustamente annulla. Ma poi il tecnico di Raccuja si getta la zappa sui piedi sostituendo il man of the match. Da quel momento in poi i rossazzurri continuano a creare pericoli ma più coi nervi che con il gioco. Nel finale la squadra commette l’enorme errore di sfilacciarsi troppo e lo paga ben oltre i propri demeriti. Ma resta l’impressione che la gestione delle sostituzioni abbia cambiato in negativo le sorti della partita.
 
Io credo finchè c'è Pulvirenti il Catania non lo fanno risalire...ma Lo Monaco, visto che era il presidente del Messina, non è in grado di gestirla lui, ha fumato tutti i soldi sullo Stretto? Al limite per tornare in B, poi dovrà trovare soci, ma con tutti i ganci che ha non credo sia impossibile trovarne...
 

Sal Mou

Stella
  Bannato
ESCLUSIVA TMW - Catania, Rigoli rischia l'esonero
Secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, il Catania starebbe valutando la posizione di Pino Rigoli. In particolar modo il club etneo non ha gradito la sconfitta con l'Akragas ed il pareggio nella gara di questa sera con l'Unicusano Fondi valida per la terza giornata di campionato.
 

Sal Mou

Stella
  Bannato
Respinto dalla Fifa il ricorso del Catania: rossazzurri ancora a meno 7

Confermato il -6
Nuova sconfitta per i legali del Catania che si sono visti respingere dalla Fifa il ricorso sul cosiddetto "Caso Castro", costato una penalità di 6 punti in classifica ai rossazzurri.

Si tratta della penalizzazione per il mancato pagamento al Racing Club de Avellaneda di una rata per l'acquisto del cartellino del giocatore Lucas Castro. Com'è noto il Catania contava di ridurre, se non addirittura azzerare, la penalizzazione sulla base dell'accordo transattivo intervenuto col Racing dopo che la FIFA aveva aperto il procedimento sanzionatorio.

Adesso alla società etnea non resta che ricorrere al TAS di Losanna per una revisione del verdetto.
 

Sal Mou

Stella
  Bannato
Catania-Messina 3-1: le pagelle rossazzurre

PISSERI voto: 7 Ancora un’ottima prestazione per il numero 12 rossazzurro. Sull’1-0 ringrazia sentitamente la traversa sulla quale s’infrange la violenta conclusione di Pozzebon, mentre sul gol del numero 9 peloritano è incolpevole. Nella ripresa il duello con la punta messinese si conclude con due parate determinanti.

PARISI voto: 6,5 Dopo la buona prestazione di Taranto il numero 28 etneo inanella un’altra prova positiva. Nella prima frazione di gioco, così come avvenuto in Puglia, si spinge spesso in avanti. Dopo sette minuti, addirittura, sfiora il gol con un poderoso colpo di testa che finisce alto di poco. Nella ripresa, in considerazione del cambio tattico operato da Marra, che ridisegna il Messina dal 4-3-3 al 4-2-3-1, si concentra maggiormente sulla fase difensiva, limitando con successo l’esperto Madonia.

GIL voto: 5,5 Pozzebon è davvero un brutto cliente anche per il difensore brasiliano. Da una sua ingenuità nasce la rete messinese che riapre la gara. Nella ripresa prova in tutti i modi a contenere le sfuriate della punta messinese, riuscendovi in parte.

BERGAMELLI voto: 7 Oltre ad esser il leader del reparto arretrato è anche uno dei punti di riferimento dell’undici di Pino Rigoli. Sull’1-0 è decisivo su Ferri lanciato verso l’area etnea. Coordina al meglio, con tutta la sua esperienza, l’intera difesa rossazzurra. Perno insostituibile.

DJORDJEVIC voto: 6 Al rientro dal primo minuto il difensore serbo disputa una gara senza infamia e senza lode. La condizione fisica non è ancora delle migliori ma il buon Stefan ci mette tanta generosità e aggressività; talvolta anche troppa. Al minuto 35, per esempio, un suo intervento un po’ troppo irruento nella metà campo del Messina gli procura un cartellino giallo evitabilissimo. Nella ripresa si limita alla fase difensiva avanzando raramente. In crescita.

BUCOLO voto: 7 Seconda gara da titolare e secondo ‘7’ rimediato in pagella. Così come avvenuto a Taranto sette giorni or sono il centrocampista catanese, uno tra gli ex di turno, sfodera un’altra prestazione gagliarda. Preferito a Scoppa, nel ruolo davanti alla difesa, combatte come un guerriero, dando equilibrio a tutto il centrocampo. Conclude la partita con la fascia di capitano ereditata da Biagianti. Un piccolo grande premio per un calciatore che sta diventando sempre più importante per gli equilibri tattici della squadra.

BIAGIANTI voto: 7 Gran bella prestazione anche per il capitano rossazzurro. Nei primi minuti è indemoniato, con diversi recuperi palla in mezzo al campo. Intesa crescente sulla catena di sinistra con Djordjevic e, soprattutto, con Andrea Di Grazia. Esce esausto a pochi minuti dalla fine tra gli applausi del pubblico.
Dall’86’ SILVA s.v.

DI CECCO voto: 6,5 Nel primo tempo, tra i tre in mediana, è quello che fatica di più. Nei primi 45 minuti, infatti, perde qualche pallone di troppo che generano, talvolta, qualche grattacapo alla retroguardia etnea. Cresce alla distanza, riversando in campo tutta la sua esperienza e generosità. Nel secondo è tra i migliori: si procura diversi falli che spezzano il ritmo della gara facendo respirare la squadra. Rimedia un giallo per un fallo tattico su Madonia lanciato verso l’area rossazzurra. Un giallo ‘ben’ speso.

DI GRAZIA voto: 9 Nel primo tempo è semplicemente devastante: fa impazzire Mileto, dispensa assist d’oro per i compagni (a Calil dopo due minuti, a Barisic sull’1-0) e segna due reti una più bella dell’altra, la prima con una fucilata di destro di prima intenzione, la seconda con un tocco da biliardo al termine di un gioco di prestigio. Nella ripresa, così come tutta la squadra, arretra il suo raggio d’azione ripiegando in dietro spesso e volentieri. Appare, come per magia, per chiudere definitivamente i giochi con un destro chirurgico che s’infila in rete dopo aver accarezzato il palo. Oltre la solita ottima prestazione adesso sono arrivati anche i gol. Scusate se è poco. Esce tra gli applausi, a due minuti dal novantesimo, sostituito dall’ingiudicabile SCOPPA

CALIL voto: 7 Preferito a Paolucci, ha dopo due minuti la palla del possibile vantaggio: il suo piatto destro però s’infrange contro Berardi. Nonostante il gol mancato, si danna l’anima per tutti i novanta minuti dando una mano a tutta la squadra sfoderando una grande prova di generosità. Splendido l’assist al bacio fornito a Di Grazia in occasione dell’1-0.

BARISIC voto: 5 Lo sloveno è l’unica nota stonata del festoso pomeriggio rossazzurro. Al minuto diciassette spreca clamorosamente il gol del raddoppio a tu per tu con Berardi. Il contraccolpo per la ghiotta occasione mancata si ripercuote sul prosieguo della sua partita. Dopo un’ora, e una serie di passaggi sbagliati, lascia il campo a capo chino. Giornata storta per un attaccante che nelle precedenti partite, contro Fondi e Taranto, aveva ben figurato.

dal 57’ RUSSOTTO voto: 6,5 Dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo fa subito capire di avere lo spirito giusto effettuando un intervento difensivo che sbroglia una situazione complicata. Alla prima occasione nell’area avversaria sfiora il gol: il suo destro in diagonale, sporcato da un difensore avversario, finisce però sul palo esterno. Vorrebbe spaccare il mondo, ma non riesce a trovare la via del gol.

RIGOLI voto: 7 Rispetto alla gara di Taranto opera soltanto due variazioni: Djordjevic per Nava sull’out mancino della retroguardia, Calil per Paolucci nel ruolo di prima punta. Scelte azzeccate in un Catania che nel primo tempo crea diverse palle-gol. Giuste le sostituzioni: poco prima del sessantesimo tira fuori un nervoso Barisic, inserendo un Russotto decisamente pimpante. Nel finale dà respiro a Biagianti e concede la meritata standing ovation a Di Grazia. Da libro cuore l’abbraccio con il numero 23 rossazzurro dopo il gol del 2-0.
 

Sal Mou

Stella
  Bannato
Il Catania e il confronto con i tifosi a Melfi



Faccia a faccia finale tra i tifosi presenti a Melfi e la squadra di Rigoli. I rossazzurri sono chiamati a maggiore impegno.
30278409941_58c3d80f4e_c.jpg

Faccia a faccia finale tra il Catania ed i propri tifosi dopo il pareggio di Melfi. Al termine della gara tutta la squadra con in testa il capitano Marco Biagianti, seguito da Andrea Di Grazia, sono stati chiamati sotto il settore ospiti dello stadio ospite, per un chiarimento.

Durante il confronto, che si è sempre tenuto con toni civili ma duri e diretti, i circa 100 sostenitori rossazzurri presenti a Melfi hanno invitato la squadra di Pino Rigoli ad un maggiore impegno soprattutto nelle gare lontane dalle mura amiche, e contro avversari di inferiore caratura tecnica. Dopo circa tre minuti i rossazzurri sono tornati nello spogliatoi per poi riprendere in pullman la via verso Catania.
 
Alto