Cinema [Thread Ufficiale]

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Sal Mou

Stella
  Bannato
é il mix bellezza-personalitá che me le ha sempre fatte vedere come irresistibili.

Restando alla sola estetica, dico Scarlett e Kate Beckinsale
ci sta
ognuno poi ripeto c'ha i suoi gusti..io prendo ad esempio Demi Moore,in ghost era la fine del mondo,in quel periodo a mio parere era la donna più bella del mondo..poi a seguire mi piaceva un sacco Sharon Stone,in basic instinct era illegale :sbav :D
attualmente confermo Scarletti Johansson e aggiungo Margot Robbie...si, ho un debole per le bionde :D
 
ci sta
ognuno poi ripeto c'ha i suoi gusti..io prendo ad esempio Demi Moore,in ghost era la fine del mondo,in quel periodo a mio parere era la donna più bella del mondo..poi a seguire mi piaceva un sacco Sharon Stone,in basic instinct era illegale :sbav :D
attualmente confermo Scarletti Johansson e aggiungo Margot Robbie...si, ho un debole per le bionde :D
Margot Robbie è spettacolare. Ho visto tanti suoi film, la adoro come adoro Scarlett.
 
Molto interessanti.

E' in effetti inquietante pensare che Matrix, 22 anni fa, é davvero per vari aspetti venuto a dirci sia come va a finire, che come comincerà, riuscendo piú o meno inconsapevolmente a catturare quello spirito del tempo che oggi, a distanza di un ventennio abbondante, possiamo riconoscere come tale

Quando 22 anni fa in una torrida estate di cittá sbigliettavo per la terza volta in 7 giorni l'accesso in sala per vedere questo film, non avevo ancora Internet. Mi incuriosiva, ma non ero minimamente in grado di intuirne la portata e le conseguenze.
Se volevo approfondire un argomento ero costretto a procurarmi il materiale, la ricerca poteva richiedere del tempo, e se eri disposo ad investire quel tempo nella ricerca delle informazioni desiderate dovevi essere determinato a farlo.
Anche lo scambio di opinioni e di conoscenza andava ricercato, dovevi trovare l'amico che condividesse il tuo stesso interesse specifico, e doveva necessariamente essere in carne ed ossa. Dovevi addirittura aprire la porta di casa ed uscire per trovarlo, ci credi?
Gli ibridi uomo/macchina ancora non circolavano, o erano merce rara.

Il primo Matrix mi era piaciuto tanto, era uno di quei film che, soprattutto se hai 16 anni, e soprattutto per i tempi, ti immergono in una serie di spunti, riflessioni, domande, metafore, filosofie e simbolismi su cui vorresti discutere per ore.

22 anni fa peró era difficile avere la piena consapevolezza che il progresso tecnologico cambia inevitabilmente l’habitat naturale, si fonde con l’umano, lo soppianta, lo ibrida, lo trasforma. Gli impulsi elettromagnetici del cervello, i flussi di dati, tutto è interconnettibile, basta dotarsi/dotarci di porte d’ingresso per l’interfaccia.

Sul film in sé cmq concordo con questa sintesi, che poi riassume quanto abbiamo detto varie volte qui parlandone:
Matrix è un apriscatole, un contenitore attraverso il quale si possono affrontare e metaforizzare tantissimi aspetti, per la forza figurativa e per la sua (suadente) vaghezza tematica, pronta a contenere ogni cosa e il suo contrario

Come avevamo discusso altre volte peró, per quanto geniale, intriso di significati, intricato e stimolantemente complesso possa essere, un film per me in due ore deve essere anzitutto capace di intrattenerti, deve saper essere accattivante, e deve avere un buon livello di accessibilitá, deve poter arrivare un po' a tutti, dalla signora Pina che ha studiato alla scuola della vita al fisico nucleare, dall'informatico al salumiere, dal credente all'ateo convinto.
Il primo Matrix é un film che regge benissimo come prodotto a sé stante, puoi attenerti alla supercicie e godertelo come un film action senza badare a tutto il resto, puoi andare a fondo e apprezzarne le tante tematiche cogliendoci tutto quello che ritieni di doverci o poterci cogliere, ma é un film che si regge bene da solo.

Gli altri due capitoli sono troppo squilibrati in questo senso, troppo esoterici, passano un limite che li rende troppo...troppo.

Detto questo, attendo curioso questo quarto capitolo.
Quando uscirá faró prima un bel ripassone degli altri tre.

Tu, nato giá tra gli ibridi uomo/macchina, come l'hai vissuta? Pillola rossa o pillola blu? :D

Guarda, Matrix, per me, ha rappresentato una sorta di descrizione di status quo. Che la tecnologia facesse parte in maniera invadente della vita di ognuno di noi, per quelli della mia età era già ordinario, standard, quotidianità. Non era una rivelazione di un futuro chissà quanto lontano, più o meno verosimile. Era già realtà e, almeno io, sentivo (e sento tutt'ora) l'esigenza di fare un passo ulteriore, cioè di riflettere sul tentativo di riuscire a trovare una sana via di mezzo tra 'offline' e 'online', convinto, come sono, che la tecnologia, se usata bene, possa davvero essere uno strumento straordinario. Non a caso, aprii, in Off Topic, un thread su "Internet prima dei social" e sull'importanza della cultura della netiquette che ormai si sta perdendo. Internet, in particolare, e la tecnologia, in generale, possono davvero rendere la vita di ciascuno di noi migliore: ma quante volte, invece, sono strumento di sofferenza, di hate speech, di complottismi, di insulti tra sconosciuti, di arrivismi, narcisismi e business criminali? Discorso lungo.

Insomma, ho sempre ammirato Matrix per la capacità di registrare qualcosa che sarebbe divenuto effettivo e massivo 10/15 anni dopo: un po' come quando guardi Manhattan di Woody Allen e ti stupisci della genialità di descrivere ironicamente, in un film destinato al grande pubblico, un uomo newyorchese del 1979 lasciato da una donna... per un'altra donna. Forse, per questo motivo, cioè per il fatto di non aver vissuto 'in diretta' la "profezia", la trilogia ha avuto, a livello di immaginario collettivo, un impatto meno suadente su noi nati a cavallo tra i due secoli (ma qui c'entrerebbe molto un discorso sulla rilevanza della settima arte per le nuove generazioni, ma diventerei insostenibilmente logorroico più di quanto già non sia) rispetto a chi è venuto prima, anche se solo di una generazione. Soprattutto perché metteva al centro della questione l'importanza della Scelta e delle Scelte, cioè una tematica già ampiamente trattata - in maniera meno nerd e decisamente più grossolana e polare - da saghe come Harry Potter o - in chiave totalmente fantasy e senza alcun riferimento esplicito al 'nostro' mondo - dalla trilogia di LOTR prima o da serie come Il Trono di Spade, da cui la maggior parte di noi - chi più chi meno - è stata attratta. Forse, molti di noi avevano bisogno di qualcosa di più 'alla mano' o, addirittura, di 'ulteriore'.

Personalmente, ritengo il primo capitolo un capolavoro e gli altri due, per quanto inferiori, ottimi sequel. Un po' come il Padrino parte III: è nettamente inferiore ai primi due, ma è comunque un film pazzesco, uno di quelli che, pur con tutti i suoi difetti oggettivi, vale, da solo, l'intera filmografia di certi registi. E non nascondo che mi faccia piacere una certa rivalutazione di Reloaded e Revolutions anche da parte della critica.

Riguardo il 4° capitolo... staremo a vedere... non sono pessimista, ad essere sincero.
 
Molto divertente e parecchio “tecnico”
Eh immagino, aspetto che giocoforza si perde nel medium cinematografico...

E quel che rimane è un'odissea narrativamente piatta e superficiale, che finisce per valere poco anche come hard sci-fi, e si distingue soprattutto per il mappazzone di stereotipi molto cringe su quel che Hollywood ama immaginare che siano la NASA e l'astronautica.
 
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