Com'era Internet prima dei social?

Eleonora C. Caruso, giornalista e scrittrice: «La mia è stata una generazione cerniera tra l’analogico e il digitale. Ed è come se quelli tra noi che si sono buttati per primi online fossero diventati gli adulti della Rete di oggi. [...] Chi oggi confonde Facebook con Internet spesso si dimostra anche privo delle competenze per usare la Rete in modo sensato ed educato. Molto spesso si tratta delle stesse persone che non capivano cosa facessi quindici anni fa quando passavo le ore connessa dal pc di casa. [...] Per me, ad esempio, Internet ha significato la fine della solitudine perché ho iniziato a navigare, nel 1998, spinta dal bisogno disperato di parlare con qualcuno della mia passione per i fumetti: essendo cresciuta in un paesino di 2500 abitanti, non avevo quasi nessuno con cui farlo. Per tanti, nella mia generazione, la Rete è stata anche un luogo di formazione emotiva, per non parlare del fatto che ha influenzato le scelte professionali future di tanti di noi».

Prendendo spunto da questo estratto ( l'articolo originale lo trovate qui: https://www.corriere.it/tecnologia/...oi-d1a64d58-e5e3-11e9-b5eb-dc1ff9a38071.shtml e vi invito a leggerlo molto attentamente), mi rivolgo, in particolare, agli utenti con un po' di anni sulle spalle, sufficienti almeno per poter ricordare cosa fosse Internet prima della 'rivoluzione Facebook' iniziata nel 2008, sulla base della vostra esperienza personale o di eventuali studi fatti in merito.

Com'era la Rete di un tempo? Sicuramente meno affollata, più costosa, più ardua da scoprire per chi non masticasse informatica. Ma era uno spazio forse più autentico, in cui chi vi accedeva era davvero interessato a parlare di passioni comuni e meno a 'esibirsi'? O quest'ultima è, in realtà, una visione romanticamente distorta della 'giungla senza regole' quale, forse, era il web anni fa? Come stavano davvero le cose? Cosa significava navigare 15-20 anni fa? In cosa era simile ad oggi e in cosa era diverso rispetto ad oggi?

Newsletter, blog, portali tematici, forum (ivi compreso questo grande forum sul quale scriviamo) etc., un tempo prioritari nel web, oggi sono inevitabilmente andati in secondo piano, sovrastati dallo strapotere dei social, quest'ultimi agevolati anche dalla diffusione degli smartphone. Sarebbe interessante, per esempio, se qualche utente storico raccontasse a sommi tratti l'evoluzione di questo stesso forum cercando di capire come Internet e la sua utenza siano cambiati negli ultimi vent'anni.

L'intento di questo thread non è assolutamente nostalgico né sentimentale (non fatemi leggere cose stucchevoli in stile "Serie A - Operazione Nostalgia", altrimenti chiedo subito ai mod di chiuderlo :ghigno ), né tantomeno quello di stabilire un 'migliore' o un 'peggiore'. Mi piacerebbe poter leggere interventi che permettano a chi, come me, non ha vissuto quel periodo, di capire le differenze tra l'odierno web social-centrico e il web di un tempo (come riferimento temporale, può andar bene il 1996-2008). Lo scopo è puramente divulgativo-conoscitivo, per potersi confrontare e capire cosa sia cambiato in meglio o in peggio.

In fondo, Internet è fatto di persone. Parlare dell'evoluzione di Internet significa, alla fine, parlare di noi e di come come sia cambiato, negli anni, il nostro approccio al mondo virtuale.

A voi la parola!
 
Ultima modifica:
condivido al 100%. Internet prima dei social e degli smatphone, in pratica quando lo usavano in pochi o comunque non come adesso, dove il uebbe è invaso da bifolchi e ignoranti digitali, era una gran cosa.
Adesso è una fogna a cielo aperto
Purtroppo non posso che darti pienamente ragione.
La gente lo usa anche per le proprie frustrazioni...
 
condivido al 100%. Internet prima dei social e degli smatphone, in pratica quando lo usavano in pochi o comunque non come adesso, dove il uebbe è invaso da bifolchi e ignoranti digitali, era una gran cosa.
Adesso è una fogna a cielo aperto

Purtroppo non posso che darti pienamente ragione.
La gente lo usa anche per le proprie frustrazioni...

Però non era tutto rose e fiori: una volta navigare era più lento, difficile per chi non masticasse informatica, macchinoso e anche economicamente dispendioso (molto più di oggi). Non tutti potevano permettersi modem/router né tantomeno avevano le conoscenze per farlo. Oggi Internet è alla portata di tutti e di certo questo è un dato positivo che 15/20 anni fa era difficile pensare ed economicamente difficile da sostenere. Il problema che è sorto è il suo utilizzo 8 volte su 10 sbagliato e/o dannoso: complottismo, hate-speech, luogo per sfogare le proprie frustrazioni, etc. etc.

Il fatto che prima, per andare in Rete, bisognasse disporre di una certa quantità di denari e di conoscenze informatiche rappresentava una sorta di selezione dell'utenza che navigava. Non che all'epoca in rete non navigassero i precursori degli attuali troll e complottisti (senza parlare poi di coloro che alimentavano ieri come oggi attività illegali di ogni tipo), ma erano decisamente meno, perché navigare 15-20 anni fa era un atto disimpegnato e libero: il web prima dei social era come una terra selvaggia tutta da scoprire in cui blog, portali tematici, forum dominavano ampiamente. E il minimo comune denominatore era la passione comune per qualcosa: calcio, cinema, automobili, orologi, videogiochi, letteratura, fotografia etc. etc. etc. Era un luogo in cui si poteva essere se stessi e dire quello che si pensava per il piacere di farlo, senza l'ossessione della monetizzazione dei contenuti né tantomeno di apparire come corrispondenti ad un modello: l'esatto contrario dei social attuali, dominati dalla cultura dell'apparire ad ogni costo. Si dava importanza ai contenuti.

Oggi, invece, per la stragrande maggioranza di coloro che usano Internet, navigare significa utilizzare i social, specchio della cultura dell'apparire. E nel momento in cui è assente una sorta di 'cultura virtuale' o di 'educazione online', i danni sono enormi e sotto gli occhi di tutti (fake news, odio di ogni tipo, frustrazioni sociali etc.)
 
Vi riporto la parte finale dell'articolo che trovate linkato nel post di apertura:

La saggista e poetessa americana Patricia Lockwood, nel saggio Communal mind, rievoca con tono nostalgico la vecchia piattaforma “Diaryland” (definita da Vice nel 2014 «anti-social network»), chiamandola «il posto dove facevo battute che oggi provocherebbero il mio licenziamento». Ma la sua analisi fa un passo in più, quello più indispensabile. Internet, ricorda Lockwood, «è stato un luogo di gioco», sì, ma anche e soprattutto «un luogo dove potevi essere te stesso». E ora? «Gradualmente è diventato il posto dove tutti siamo come tutti gli altri».A ferirci di più, forse, è proprio questo: non solo la Rete attorno a noi è cambiata, ma, in qualche modo, è riuscita a cambiare anche noi. E, per curare questa ferita, non basteranno tonnellate di nostalgia.
 
Il fatto che Internet sia ormai diventato accessibile a tutti è sicuramente una cosa positiva. Il problema è che la maggior parte di coloro che lo utilizzano mancano di 'educazione virtuale'.

Inoltre, come dicono la Lockwood e anche la Caruso, prima ci si connetteva per sfuggire alla solitudine restando se stessi dialogando con utenti che condividevano i nostri stessi interessi e passioni. Oggi si naviga o per monetizzare o per sfuggire alla solitudine ma cercando di omologarci ai modelli altrui (vedi i social)
 
Internet prima dei social :

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